
Greco di Tufo DOCG 2019
Greco di Tufo DOCG 2019Annata: 2019
Vitigni: Greco di Tufo 100%
Alcol: 12%
Profumi intensamente minerali, con note di mandorla, frutta e agrumi accompagnano un sorso asciutto e fresco, dal carattere forte e deciso.
Colore: Giallo dorato
Profumo: Ricco e molto territoriale, con spiccate sensazioni minerali e note di mandorla, pesca, ginepro e zolfo.
Un vino bianco molto territoriale, nato da vigneti collinari sovrastanti antiche miniere di zolfo.
Gusto: Asciutto, armonico, fresco e avvolgente, dalla mineralità affilata.
Vino ottimo da bere adesso, ma che può avere una bella evoluzione se lasciato riposare un po’ di tempo in cantina
€17.90
Fiano “Don Chisciotte”
Fiano “Don Chisciotte”Annata: 2020
Vitigni: Fiano 100%
Alcol: 12.5%
Color giallo dorato, esprime al naso gran complessità con sentori fruttati, floreali e delicate note aromatiche. In bocca è elegante e fruttato, di buona freschezza e sapidità.
Un vino naturale, che sfida le grandi pale eoliche nel bel paesaggio irpino ed esprime una forte potenzialità del territorio.
€20.90
Biancolella Ischia
Biancolella IschiaAnnata: 2021
Vitigno: Biancolella
Alcol: 12.5 % Vol.
Aromi del vino: colore giallo paglierino intenso e luminoso, consistente. profumo molto intenso di fiori bianchi e frutta bianca. fine ed elegante. in bocca si presenta morbido , caldo, sapido e fresco. armonico.
€17.40
Coda di Volpe Bianca
Coda di Volpe BiancaBenvenuti da Cantina Giardino
Siamo una cantina che dal 2003 produce vini comunemente definiti “naturali”,
usando uve di vitigni autoctoni, da vigne storiche, nel cuore dell’Irpinia,
culla dell’Aglianico, del Fiano e del Greco.
La nostra è una storia di amicizia, di passione per il vino e di voglia di fare la differenza
Cantina Giardino nasce ufficialmente nel 2003, ma già cinque anni prima, grazie all’intuizione di Antonio Di Gruttola, avevamo cominciato a vinificare (sperimentando) senza il ricorso alle biotecnologie.
L’idea era riuscire a fare un vino mediante fermentazione spontanea, senza filtrare, senza chiarificare e senza l’ausilio di solfiti.
Anni di prove e ricerche ci hanno confermato che quella poteva essere la strada giusta ed il ricorso alle vigne antiche sarebbe stata la chiave per arrivare ad ottenere vini sicuramente più interessanti.
L’azienda è nata grazie al supporto dei nostri amici storici che hanno creduto nel progetto e nelle competenze di Antonio, unico enologo e tecnico del gruppo.
€24.90
Pompei Bianco
Pompei BiancoAltitudine, Esposizione 230 – 250 m s.l.m., Sud – Sud/Est
Terreno Vulcanico – Sabbioso
Sistema di allevamento Spalliera a piede franco
POMPEI E IL VINO DEI ROMANI
SOLO DA UNA GRANDE UVA PUO’ NASCERE UN GRANDE VINO
La tradizione enologia della Campania ha origine antiche che risalgono ai tempi degli antichi Greci. Furono loro ad introdurre i semi della “vitis vinifera” e l’influsso della loro cultura è ancora oggi visibile in alcune tecniche di coltivazione e potatura.
Tuttavia furono gli antichi Romani a sviluppare appieno le potenzialità vinicole dei territori vesuviani impiantando tra l’altro le qualità di viti dette “Vesuvio” che secoli dopo daranno vita al famoso Lacryma Christi.
Pompei assunse un’importanza enologica molto elevata e divenne in breve tempo il punto di riferimento per il commercio di vino in tutto il mondo antico.
Negli scavi moderni sono state ritrovate molte vigne all’interno delle mura, per la maggior parte collocate nelle case in prossimità dell’anfiteatro.
I pompeiani avevano una profonda conoscenza dei segreti della coltivazione e della vinificazione.
Il vino era parte essenziale di ogni banchetto, per lo più diluito con acqua, calda o fredda a secondo i gusti e la stagione, e berlo puro non era considerato di buon gusto, sia perchè le cene abbondavano di brindisi, sia perchè all’epoca erano maggiormente alcolici.
I vini romani più pregiati venivano invecchiati, anche più di 100 anni, ma la maggior parte dei vini subivano una vera e propria “sofisticazione” con l’aggiunta di acqua di mare, spezie, gesso, profumi, ostriche tritate. Per un prodotto finale che era molto diverso dal nostro vino moderno.
A Pompei si produceva tra gli altri il “VINUM POMPEIANUM” che veniva invecchiato anche 25 anni.
Alcune famiglie pompeiane si erano specializzate nella viticoltura e facevano invecchiare nelle cantine le anfore di “mulsum”, un vino dolcificato con l’aggiunta di miele.
Tuttavia, sebbene il vino fosse per caratteristiche e gusto profondamente diverso dal nostro, è affascinante notare come tante conoscenze e tecniche utilizzate allora siano rimaste valide e molto simili a quelle che utilizziamo oggi.
L’esempio più evidente sono i “dolia”, recipienti di terracotta in cui veniva messo il vino, che nella fase di fermentazione, per controllare la temperatura, venivano interrati. Un uso del freddo, nel processo di vinificazione, molto simile a quello di oggi.
€18.20
Falanghiina del Beneventano
Falanghiina del BeneventanoQuesto vino rispetta la natura: le carte, gli inchiostri, le dimensioni, le quantità di vetro ed ogni materiale utilizzato per produrlo, vengono selezionati affinché abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente. La scatola è prodotta con carta proveniente al 100% da maceri della raccolta differenziata dei comuni campani.
Veniamo da un luogo benedetto dal cielo e dall’affezione, talvolta dalla frenesia nel ricavarne sostentamento , dove un argine di pietre a secco si erge a difendere la vita di un solo albero.
Veniamo da un luogo che ha avuto e che ha ancora bisogno di tenerezza dove un solo filare di vigna è il pentagramma di uno spartito del canto di millenni , il canto di uomini e donne che un tempo chiamavamo tristi.
Quegli uomini e quelle donne provano a camminare su questa terra leggeri, evitando di scalfire il destino , come il vento l’accarezzano con un canto di ringraziamento.
Questi uomini e queste donne ora dirigono la voce verso una passione diversa un nuovo modo di essere cilentani e ridono perché ridere è una preghiera alla vita.
Chi siamo
La nostra è una storia in divenire.
Un legame leggero tra passato e presente.
Una storia che nasce da sogni.
Una storia che è unione di affetti,amicizie e condivisioni,comprensioni e incomprensioni…
Un eco di lingue e di culture giunge in questo angolo di terra perché spinto dal bisogno o solo dalla curiosità .
Uniti sul limpido tappeto della cadenza cilentana accenti d’arabo, di polacco talvolta di scozzese, australiano, argentino, si mescolano in un unico coro che poi si libera in armonia.
Quello che produciamo è il nostro frutto , lo generiamo nella celebrazione della terra, la nostra, con i suoi ritmi, i suoi tempi e con le sue stagioni…
http://www.viticoltorideconciliis.com/index.html#
€10.90