Canto del Grillo
Canto del GrilloAnnusare quel calice è fare un viaggio senza biglietto in quell’isola siciliana.
Dove il vento caldo secco e salato piega le viti pantesche così come esso accarezza la delicata macchia mediterranea.
È il profumo dell’acqua di mare, degli agrumi che sprigionano la loro essenza, l’erba pettinata da una brezza.
E’ il sole che candisce la frutta , la bellezza estasiante candida e rosea dell’infiorescenza del cappero come il profumo dei suoi boccioli. E’ il sale, la frutta secca, lo charme e l’energia magica dei dammusi adornati da bouganville e longilinee palme.
E’ il refrigerio della sera appena il sole si dissolve nel mare.
Abbazia San Giorgio
Pantelleria è un’isola davvero speciale. Il nero cono vulcanico perso nel mare tra Sicilia e Africa è espressione di un carattere intenso, identitario, persino nei prodotti agricoli più semplici.
Ci sono dei celebranti che, pur non sapendo di esserlo, sono l’incarnazione di quanto appena affermato.
Uno di questi è Battista Belvisi, coltivatore, viticoltore, cantiniere ed enologo.
L’altro Beppe Fontana, bongustaio itinerante, glamour chef, la mente della comunicazione, del brand, del visual.
Oltre la simpatia reciproca con una medesima visione del vino pantesco, l’idea di combinare lavoro e competenze in un unico progetto ha una lunga gestazione, circa sette anni. Confluirà nel 2016 nella creazione di una piccolissima realtà chiamata Abbazia San Giorgio, i cui vigneti, tre e ettari e mezzo situati a Khamma si trovano nella parte sud orientale dell’isola.
Spezzettati in minuscoli corpi, a circa 300 mt. sul livello del mare con età media di 60 anni, sono allevati a zibibbo per i due terzi della superficie, mentre la restante parte è coltivata a Pignatello, qui conosciuto con in nome di “Nostrale”, Carignano e Nerello Mascalese. Le viti sono allevate ad alberello, con il tipico sistema pantesco, quello recentemente riconosciuto dall’Unesco patrimonio “immateriale” dell’umanità . La resa è ridicola, 30 quintali per ettaro.
Tutto ciò premesso, nel 2015 Battista e Beppe producono 1.000 bottiglie di Passito di Pantelleria, 2.000 bottiglie di uno Zibibbo secco e 1.000 bottiglie rosso, buona parte di queste già razziate sull’isola.
C’è una particolarità . Abbazia San Giorgio è impegnata sul fronte dei vini naturali: conduzione in BIOLOGICO con uso di tecniche BIODINAMICHE.
La lotta alle piante infestanti ed ai parassiti è condotta con mezzi agronomici, senza antiparassitari, crittogamici né altro tipo di prodotto chimico. Non si effettuano concimazioni di alcun tipo, non con concimi chimici e nemmeno organici. A fine inverno si interrano le erbe spontanee. In cantina, la fermentazione si avvia da sola ad opera dei lieviti indigeni.
Un ultimo dettaglio: durante i passaggi di trasformazione non si utilizza nemmeno l’anidride solforosa. NIENTE SOLFITI AGGIUNTI.
€22.20
Grillo Mozia
Grillo MoziaLa Tenuta Whitaker si trova sull’antica isola fenicia di Mozia, davanti alle coste di Marsala. Piccola ma incredibilmente ricca di testimonianze storiche, Mozia vanta un microclima in cui l’uva Grillo esprime tutta la sua forza vitale. La vigna è in una splendida posizione, circondata da siti archeologici e nei pressi di uno stagno salmastro dove anticamente si pescava con le reti da lancio. Qui i destini di due famiglie, Whitaker e Tasca d’Almerita, si sono intrecciati nella cornice di un ecosistema dove la vite ha da molto tempo un ruolo rilevante. Il primo impianto di viti a Mozia risale agli inizi del XIX secolo, quando gli inglesi, arrivati dalla vicina Marsala, vi individuarono caratteristiche pedoclimatiche molto favorevoli alla produzione di uva.
I suoli dell’isola di Mozia derivano da fondali di origine marina. Sono terreni sabbiosi e sciolti. Importante la presenza di calcare, che determina una reazione alcalina del suolo (pH 8,2) e che influenza le caratteristiche aromatiche delle uve.
La profondità della terra permette un adeguato sviluppo dell’alberello. La potatura lunga, “archetto alla marsalese”, è la più adeguata per l’uva Grillo, considerata la scarsa fertilità alla base del tralcio. La raccolta, leggermente anticipata, preserva qualche punto di acidità per mantenere la freschezza del sorso e la longevità , che il bianco di Mozia ha saputo dimostrare negli anni.
Zona vitivinicola: Mozia – Isola di San Pantaleo (TP), isolotto dello Stagnone a pochi chilometri dalla costa di Marsala – Sicilia
Sistema di allevamento: alberello
Tipo di potatura: alla “marsalese” corta e lunga
Densità di ceppi per ha: 3.300
Resa quintali di uva per ha: 50 ql
Dati analitici del vino: pH 3,15 – AT 6,44 g/l – ZR 1,8 g/l – ET 27,1 g/l
€20.50
Grillo
GrilloVigneto di provenienza vigna pianogrillo soprana
Esposizione: sud/sud ovest
Altitudine: 485 metri
Superficie: 2 ettari
Allevamento: alberobello con metodo biologico
Anno di impianto: 2014
Terreno: calcareo argilloso
Resa per ettaro: max 70%
PIANOGRILLO
La casa è da secoli sulla collina del Pianogrillo. Una vera “Manor” siciliana, distesa tra cipressi e olivi saraceni, affacciata sulla piana dell’Acate, nell’antica contea di Modica e Chiaramonte. Durante il medioevo torre d’avvistamento contro i pirati saraceni, fu trasformata nel 1700, in dimora padronale in stile ragusano, con cappella gentilizia e cantine interrate a volta tufacea.
Sorge in posizione panoramica al margine della zona archeologica di Akrillai, antichissimo insediamento neolitico dai contorni misteriosi e perduti nella notte dei tempi.
Ancora oggi a Pianogrillo restano antiche mole da olio in pietra lavica, risalenti al III secolo d.c. e, all’interno della stessa azienda, un’antica necropoli paleocristiana ubicata nella zona di San Nicola.
Fu antico feudo, per più di 300 anni,dei baroni Piccione di Grassura e del Molino d’Immezzo , originari di Acireale ma trasferiti al nord inseguendo le loro carriere, trasformato oggi in moderna azienda agricola da Lorenzo Piccione di Pianogrillo, ultimo discendente dei baroni, che si occupa della gestione, un siciliano di ritorno e di… rito ambrosiano…
Superfice coltivata complessiva oltre 80 ettari.
VIGNE
Estensione: 4 ettari vitati / 2 ettari in impianto
Quota media 480m slm
Marna calcareo argillosa
Portainnesto RU.140
Tecniche impianti: Guyot, Alberello a pedale d’olivo, Cordone speronato, Alberello
Cultivar trattate: Grillo, Nero d’Avola, Frappato, Grecanico, Carricante.
Produzione totale 30.000 bottiglie vendemmia 2015
LA NUOVA CANTINA
Costruita nel 2014 la nuova cantina, con sistemi ad impatto ambientale zero, contiene i vinificatori da 50hl e i tini troncoconici da macerazione da 25hl, nonché botti ed impianti di imbottigliamento sotto azoto.
Metodi di vinificazione: Vinificatori in acciaio da 50hl, tini troncoconico da 25hl, tini da 7hl per microvinificazione e inoculo mosto. Lieviti autoctoni e/o selezionati.
Tecniche in vinificazione: macerazione, follatura manuale, rimontaggio e délestage, svinatura, bâtonnage.
Tecniche in affinamento: botti in rovere di slavonia da 25h, tonneaux in castagno dell’Etna, acciaio, tini troncoconici in rovere francese da 22hl.
http://www.pianogrillo.it/it/azienda
€11.10
Grillo Sicilia
Grillo SiciliaVino certificato Vegan.
La Colosi è una azienda che opera nel campo del vino da quattro generazioni. La cantina è gestita dall’enologo Pietro Colosi che segue i vari passaggi, dalla vinificazione all’affinamento e dall’imbottigliamento alla commercializzazione dei vini. Da molti anni l’azienda si occupa della produzione dell’antico vino Malvasia delle Lipari. L’azienda comprende una superficie di dieci ettari in Salina (una piccola isola che fa parte dell’arcipelago eoliano) compresi tra Capo Faro e Porri. Tale zona è riconosciuta tra le migliori dell’isola sia per l’esposizione sia per la natura chimico fisica del terreno che essendo di origine vulcanica risulta particolarmente vocato per la coltivazione della vite. L’impianto del vigneto, reso particolarmente difficoltoso per la morfologia del terreno, è stato realizzato a terrazze ripristinando i vecchi muri a secco. La potatura tipo Guyot viene praticata lasciando poche gemme a frutto poiché l’impossibilità di effettuare l’irrigazione mette a dura prova le piante nei mesi più caldi. Nella seconda metà di settembre o inizi ottobre si vendemmia l’uva Malvasia che deve raggiungere la massima maturazione per ottenere una gradazione zuccherina oscillante tra il 28% ed il 30%. L’azienda produce altri vini tipici nella zona di Marsala nella Sicilia occidentale.