Ribolla Gialla
Ribolla GiallaI vini
Non si può non parlare di un vitigno intimamente legato a questo territorio, qual è la Ribolla gialla.
Di origine incerta, sicuramente tra i più antichi della regione, è stato riscoperto dai vignaioli locali e trasformato in prodotto di eccellenza che sorprende per l’intensità dei suoi profumi ed aromi.Qui ad Oslavia, la Ribolla, ferma e ottenuta da macerazioni più o meno lunghe, ha il suo territorio d’elezione e riesce ad esprimersi al meglio.
Piantata sulle sommità delle colline, dove i terreni sono più poveri ma con forte presenza di minerali, la pianta cresce meno vigorosa che altrove ma i pochi grappoli prodotti resistono sulle viti fino all’autunno e offrono una buccia spessa e ricca di polifenoli, antiossidanti naturali che consentono l’utilizzo di una quantità molto inferiore di solfiti.
Il compito del produttore è rispettare l’integrità dell’uva, preservandone il più possibile le proprietà che acquisisce con la maturazione, e cercare di ottenere vini sapidi, profondi e longevi, più genuini e meno sofisticati possibile.
https://lacastellada.it/
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Sauvignon
SauvignonL’AZIENDA
Nel 1954 Giuseppe Bensa, ritornato dalla Svizzera, dove lavorava come carpentiere, decise di acquistare degli appezzamenti di terreno ed una casa, per adibirla ad osteria dove vendere alla mescita i vini da lui prodotti.
Nel 1985, i figli Giorgio e Nicolò preferirono intraprendere un’attività diversa e decisero di iniziare ad imbottigliare il vino che già vendevano sfuso e di dedicarsi anima e corpo alla viticoltura, fondando così l’azienda agricola “La Castellada”, dal nome di una collina di Oslavia
Dei 10 ettari di vigneti che costituiscono l’azienda, una metà ha 45/55 anni e circa 3000/3500 ceppi per ettaro con una produzione di 50 q/ha, com’era abitudine una volta, mentre l’altra metà , più recente, di circa 25 anni d’età , conta 5500/6000 piante per ettaro con una resa inferiore di 50 q/ha, raggiungendo così ottime maturazioni e concentrazioni.
IL TERRITORIO
Oslavia, 180 m slm, è un piccolo angolo del Collio attraversato dai filari, situato sulle colline che attorniano Gorizia, a ridosso del confine sloveno.
Il suolo è composto da sedimenti sottomarini stratificati di marne ed arenarie (ponca o tecnicamente flysch) di origine eocenica, che spinge le radici delle viti a dirigersi in profondità per ricercare l’acqua e i sali minerali necessari al proprio sostentamento.
I VIGNETI
In campagna si utilizzano esclusivamente solfato di rame e zolfo per contrastare la peronospora e l’oidio.
I filari sono completamente inerbiti, così da creare un equilibrio fondamentale grazie agli elementi di biodiversità . L’inerbimento è, inoltre, un regolatore idrico tale da rendere inutile l’irrigazione.
LA CANTINA
Le tecniche naturali non si limitano al vigneto ma vengono applicate anche in cantina, dove si prende spunto dalle pratiche enologiche tradizionali.
Grazie alle macerazioni svolte a contatto con le bucce in tini troncoconici, per periodi più o meno lunghi a seconda del tipo di uva, i mosti iniziano la fermentazione con l’azione dei lieviti indigeni, per poi proseguire con l’affinamento per due anni in legno, in vecchie botti grandi, barriques o tonneaux.
Una bassissima solfitazione, l’effettuazione di travasi solo in casi di necessità e il non controllo della temperatura, perseguono la logica di un interventismo minimo. I vini affinati per uno o più anni in botti grandi e piccole, passano poi in acciaio, dove sostano per un anno, in modo da depositare i fondi, ed infine, senza alcuna filtrazione, in bottiglia, dove trascorrono l’ultimo anno prima dell’uscita sul mercato.
Questa terra, insieme all’aria, fresca e ventilata per la vicinanza alle Alpi Giulie e al mare Adriatico, creano un microclima che permette all’azienda di lavorare con metodi naturali ottenendo dei vini complessi, strutturati e di grande espressione territoriale.
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€29.90