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Sauvignon

La Castellada

29.90

L’AZIENDA
Nel 1954 Giuseppe Bensa, ritornato dalla Svizzera, dove lavorava come carpentiere, decise di acquistare degli appezzamenti di terreno ed una casa, per adibirla ad osteria dove vendere alla mescita i vini da lui prodotti.
Nel 1985, i figli Giorgio e Nicolò preferirono intraprendere un’attività  diversa e decisero di iniziare ad imbottigliare il vino che già  vendevano sfuso e di dedicarsi anima e corpo alla viticoltura, fondando così l’azienda agricola “La Castellada”, dal nome di una collina di Oslavia

Dei 10 ettari di vigneti che costituiscono l’azienda, una metà  ha 45/55 anni e circa 3000/3500 ceppi per ettaro con una produzione di 50 q/ha, com’era abitudine una volta, mentre l’altra metà , più recente, di circa 25 anni d’età , conta 5500/6000 piante per ettaro con una resa inferiore di 50 q/ha, raggiungendo così ottime maturazioni e concentrazioni.

IL TERRITORIO
Oslavia, 180 m slm, è un piccolo angolo del Collio attraversato dai filari, situato sulle colline che attorniano Gorizia, a ridosso del confine sloveno.

Il suolo è composto da sedimenti sottomarini stratificati di marne ed arenarie (ponca o tecnicamente flysch) di origine eocenica, che spinge le radici delle viti a dirigersi in profondità  per ricercare l’acqua e i sali minerali necessari al proprio sostentamento.

I VIGNETI
In campagna si utilizzano esclusivamente solfato di rame e zolfo per contrastare la peronospora e l’oidio.
I filari sono completamente inerbiti, così da creare un equilibrio fondamentale grazie agli elementi di biodiversità . L’inerbimento è, inoltre, un regolatore idrico tale da rendere inutile l’irrigazione.

LA CANTINA
Le tecniche naturali non si limitano al vigneto ma vengono applicate anche in cantina, dove si prende spunto dalle pratiche enologiche tradizionali.
Grazie alle macerazioni svolte a contatto con le bucce in tini troncoconici, per periodi più o meno lunghi a seconda del tipo di uva, i mosti iniziano la fermentazione con l’azione dei lieviti indigeni, per poi proseguire con l’affinamento per due anni in legno, in vecchie botti grandi, barriques o tonneaux.
Una bassissima solfitazione, l’effettuazione di travasi solo in casi di necessità  e il non controllo della temperatura, perseguono la logica di un interventismo minimo. I vini affinati per uno o più anni in botti grandi e piccole, passano poi in acciaio, dove sostano per un anno, in modo da depositare i fondi, ed infine, senza alcuna filtrazione, in bottiglia, dove trascorrono l’ultimo anno prima dell’uscita sul mercato.

Questa terra, insieme all’aria, fresca e ventilata per la vicinanza alle Alpi Giulie e al mare Adriatico, creano un microclima che permette all’azienda di lavorare con metodi naturali ottenendo dei vini complessi, strutturati e di grande espressione territoriale.

l’azienda

Esaurito

COD: de22f5990d86 Categorie: ,

Descrizione

Vino che al naso evidenzia sentori minerali, note agrumate ed erbacee. Fresco e di buon corpo. Persistente.

 

I grappoli sono stati diraspati e il pigiato è stato messo a fermentare in tini aperti di rovere di Slavonia per 4 giorni. La fermentazione è proseguita in barriques e tonneaux dove successivamente il vino ha svolto anche la malolattica 11 mesi in barriques/tonneaux e 12 mesi in vasca d’acciaio inox e almeno 12 mesi in bottiglia. Senza filtrazione.

Informazioni aggiuntive

Vitigno

Temperatura

14°C

Produttore

Grado alcolico %

14,5%

Il sito è in manutenzione. Per conoscere vini e prezzi contattateci: 0438-207669 vetrina@sapaio.it
Il sito è in manutenzione. Per conoscere vini e prezzi contattateci: 0438-207669 vetrina@sapaio.it
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