Aglianico del Vulture ‘Gricos’
Aglianico del Vulture ‘Gricos’Tutti i vini rossi della cantina sono prodotti utilizzando esclusivamente uve di Aglianico del Vulture: antico vitigno dal grappolo piccolo e acini di intensissimo colore, che predilige le pendici vulcaniche di alta e media collina del Monte Vulture.
Numero di bottiglie: circa 40.000
Area di produzione: Vulture, i vigneti si trovano nei comuni di Venosa, Maschito e Forenza.
Uvaggio: Aglianico 100% Certificato biologico
Età del vigneto: 10-30 anni
Altitudine: 450-550 mt s.l.m.
Sistema di allevamento: il capo a frutto si trova a circa 70 cm da terra con potatura a Guyot lasciando circa 10/12 gemme.
Densità : 5,000 piante per ha
€17.30
Rosato Manfredi Rosa
Rosato Manfredi RosaPer questa terra Federico II di Svevia ebbe particolare predilezione e rimangono a testimonianza stupendi castelli ancora perfettamente conservati. Re Manfredi alla morte del padre divenne reggente dell’Italia Meridionale nel 1258. Fu scomunicato dal Papa Innocenzo IV, che fronteggiava la sua indipendenza politica, eletto Re di Sicilia a Palermo, regnò fino al 1266 anno in cui morì nella battaglia di Benevento.
Dante parla di lui nella Divina Commedia. Manfredi emerge dal testo di Dante come una vittima del potere politico del Papa e dell’uso improprio a fini politici dell’istituto, totalmente religioso e spirituale, della scomunica.
Qui Re Manfredi, figlio di Federico II amava ritirarsi, e proprio a lui la cantina dedica il suo pregiato Aglianico.
€14.41
Contado Aglianico Riserva Molise DOC
Contado Aglianico Riserva Molise DOCContado Aglianico Riserva Molise DOC
Contado Aglianico Riserva Molise DOCI Fenici introdussero l’Aglianico in Italia dalla Grecia ed in particolare dall’Eubea, diversi secoli a.C. Da questo Antico Vitigno si produce un vino decantato anche da Papa Paolo III.
Il Contado del Molise
Nel Molise il vino ha una tradizione che risale ai Sanniti e ai Romani, i quali vi introdussero la coltivazione della vite. I metodi di produzione sono quelli tramandati da una generazione all’altra nell’Appennino meridionale, sempre legati ai valori del mondo contadino. La Masseria Di Majo Norante è ubicata a Nord del Gargano in contrada Ramitello, in agro di Campomarino, dove il terreno sciolto e in parte sabbioso e la brezza estiva concorrono a creare un habitat particolarmente favorevole. Alessio Di Majo, vignaiolo testardo e controcorrente, ha sacrificato produttività ed omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità , nella convinzione che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise. Segue una breve galleria fotografica della masseria Di Majo.
Una dedizione ereditaria
Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal 1800, come testimoniano le cantine sotto la piazza e nel vecchio palazzo di famiglia a Campomarino. La dedizione alla coltura della vite è ereditata prima da Luigi e poi da Alessio Di Majo ed è pianificata oggi insieme alla passione per la ricerca e la sperimentazione. Di Majo Norante produce i propri vini esclusivamente dagli 85 ettari dell’antico feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina. La filosofia enologica di Di Majo Norante rispetta l’approccio tradizionale alla conltivazione della vite ed alla produzione del vino, nel tentativo di conservare tutte le caratteristiche degli uvaggi mediterranei.
Tecniche secondo natura
Di Majo Norante pone una certosina attenzione alla selezione, alla raccolta delle uve ed alle tecniche di vinificazione, nell’ottica del miglioramento costante della qualità e della salubrità del vino. La vite è trattata esclusivamente con concimi di origine organica e minerale ed è difesa con l’estirpazione costante delle erbe infestanti e con la lotta biologica ai parassiti come la tignola, mentre i resti della potatura vengono asportati per evitare focolai di infezioni. La pratica di tecniche antiche e l’adozione di tecnologie moderne consentono così di produrre un vino per moltissimi aspetti biologico, che merita di essere goduto appieno nella profonda espressione della propria tipicità . Segue una breve galleria fotografica degli attuali impianti per la vinificazione, e imbottigliamento.
Nuovi vini d’antichi vitigni
La predisposizione a selezionare i cloni dei vitigni autoctoni attraverso lo studio della loro adattabilità al terreno di area meridionale è all’origine di tutti i vini Di Majo Norante. Ad uve classiche quali malvasia, Trebbiano, Montepulciano e Sangiovese ha affiancato dapprima il Bombino e l’Aglianico, e finalmente gli antichi vitigni Falanghina e Greco per la produzione dei bianchi. Ellenico-Aglianico, Prugnolo e Tintilia per i rossi. Moscato reale per il passito dolce. La sperimentazione con questi vitigni ed i buoni risultati raggiunti hanno spinto l’azienda vinicola a perseverare in una scelta coraggiosa che le consente di confezionare a prezzi naturalmente competitivi vini che rispondono perfettamente alla complessità del gusto contemporaneo.
http://www.dimajonorante.com/wines/red-wines/contado.php?lang=1
Aglianico del Vulture D.O.C. Syntesi
Aglianico del Vulture D.O.C. SyntesiTante facce un unico spirito
I generazione
Anselmo Paternoster pioniere della viticoltura locale, classe 1898, cavaliere di Vittorio Veneto ed inconsapevole artefice della nostra lunga storia sin dagli anni “ venti “.
II generazione
Pino Paternoster, classe 1919, figura carismatica, primo enologo di casa e probabilmente del Vulture, tecnico e manager allo stesso tempo. Molteplici le sue azioni, le prime botti in rovere pregiato, l’acquisizione di superficie vitata tra cui Villa Rotondo, i primi grossi meriti di diffusione dell’Aglianico del Vulture nelle varie partecipazioni a fiere e incontri, il Vinitaly sin dalla prima edizione. Corrispondente inoltre, di alcune riviste di settore dell’epoca e fautore della DOC Aglianico negli anni ’70.
III generazione e la nostra mission
Il ruolo che la storia ha affidato alla ns. famiglia ci riempie di orgoglio, di forte responsabilità e ci guida per sempre.
Il rispetto verso la natura che ci circonda, la storia, l’arte, le tradizioni e la nostra gente, ci gratifica più di ogni cosa.
Il rigore in vigna, in cantina ed in ogni processo successivo, è tal quale a quello di oltre 80 vendemmie or sono, di grappolo in grappolo, di generazione in generazione, con immutato spirito artigianale.
Sappiamo di essere privilegiati perché amiamo e viviamo in una terra speciale che si chiama Vulture con il suo simbolo più prezioso; sua maestà l’Aglianico.
E’ in questo contesto che la nostra famiglia si è formata, si è modellata, disegnando uno stile di vita coerente mai urlato, proprio come testimoniano i nostri vini o ancor meglio, i nostri “Vulture”, come amiamo chiamarli.
Frutto di un progetto preciso ma che posseggono un’anima, una fortissima personalità ed identità che con coraggio continuiamo a proporre nella loro impostazione originale, senza mai ricorrere a compromessi, condizionamenti, tendenze.
La nostra “mission” è unica, lunga e faticosa ma molto ambiziosa:
continuare a trasmettere nel tempo ed al mondo la forza del gruppo famigliare targato Paternoster, pari a quella del proprio terroir, “Il Vulture”.
Il prodotto che meglio sintetizza la tipologia, il territorio, la struttura, la longevità del vino Aglianico e dei terreni vulcanici dai quali proviene
Provenienza.Area del Vulture, fascia di vigneti dai 450/600 metri s.l.m.
Certificazioni
Certificati da: SUOLO E SALUTE IT- BIO-004 – Operatore 17-01965
https://www.paternostervini.it/contenuti/contenuto.jsf?contenutoId=1
€13.79
Aglianico del Vulture Superiore
Aglianico del Vulture SuperioreNel bicchiere sale subito in cattedra, forte, s
€22.00
Aglianico AAA
Aglianico AAATerroir, lavoro nel vigneto e vendemmia
Suolo: I terreni sono situati nell’agro di Altamura (BA) in contrada S. Giorgio. Il territorio è caratterizzato da innumerevoli situazioni pedologiche: dai suoli argillosi pesanti a quelli rossi più sabbiosi con presenza di scheletro siliceo-calcareo.
Vitigno: Aglianico
Estensione del vigneto: 4.0 ha. Lavorato in biologico.
Tipo d’impianto: Controspalliera Libera
Densità media ceppi per ha: 4545
Età media del vigneto: 18 anni
Produzione media per ettaro: 60.0 hl
Solforosa totale (SO2): 60.0 mg/l
Bottiglie prodotte: ca. 21000
Dopo vent’anni di Agricoltura Biologica e cinque di Agricoltura Biodinamica siamo riusciti finalmente a portare i nostri terreni a una situazione di equilibrio che è quella che in termini tecnici è definita agricoltura sinergica.
Nel momento in cui un ecosistema non presenta picchi di sviluppo di un essere vivente sugli altri, solo allora possiamo parlare di ecosistema in equilibrio. In altri termini, nel momento in cui assistiamo a una predominanza di una qualsiasi forma di vita sulle altre, significa che l’ecosistema non è in equilibrio e questo deve portare l’Uomo consapevole a comprendere i giusti interventi agronomici da porre in atto per giungere all’equilibrio tra tutte le forme di vita di quell’ecosistema specifico. Vogliamo sottolineare l’importanza della consapevolezza in quanto per noi dell’Archetipo il vero significato di Uomo consapevole è: colui che quando mangia sa cosa sta mangiando, quando parla sa cosa sta dicendo e quando opera sa cosa sta facendo.
Studiando e applicando per anni gli insegnamenti di Rudolf Steiner e Masanobu Fukuoka, a cui sono dedicate le nostre produzioni, si impara a ridare vita alla terra. Ciò è il fondamento del nostro divenire.
Per chi non ha ancora compreso quello che è stato fatto alla nostra madre terra negli ultimi 50-60 anni, deve sapere che l’uso di concimi chimici, diserbanti e antiparassitari, portano alla desertificazione del suolo, in quanto tali sostanze incidono su tutta la microflora e microfauna del suolo determinandone la morte.
http://www.triplea.it/producers/65-l-archetipo
€14.80