Tratto da : “Le mille Bolle” Blog:Champagne cuvée Brut Réserve de L’Hommée 1er cru Roger Coulon.
Sono felicissimo di proporre alla vostra attenzione oggi, primo di una serie di tre articoli, lo Champagne di una piccola Maison di Vrigny nella Montagne de Reims, alcuni dei cui vini, importati in Italia dalla Bellenda distribuzione di Umberto Cosmo, mi avevano colpito in occasione della Giornata Champagne dello scorso 4 ottobre a Milano.La Maison si chiama Roger Coulon, e notizie dettagliate sull’azienda, su come sia stata selezionata da Cosmo, le potete leggere in questa scheda.
Si tratta di una “famille de vignerons, depuis 8 générations” una famiglia di vignaioli, di récoltants-manipulants da otto generazioni, di un’azienda animata da Eric Coulon, Président des Vignerons de Vrigny, e da Isabelle Coulon, impegnata nell’elaborazione dei vini, nelle visite in cantina, nelle degustazioni e nella commercializzazione.Un domaine che produce solo novantamila bottiglie, che vengono vendute in Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Svizzera, Giappone, Stati Uniti e Italia. Dieci ettari di vigneto di proprietà ripartiti su 5 villaggi e su 70 parcelles (vigne dai nomi evocativi come “Les Gouttes d’Or”, “Les 4 Vents”, “Les Champs de Vallier”) classificate come Premier Cru, con un terroir che “bénéficie d’une situation privilégiée à mi-coteaux exposés au Sud-Est et sur un sous-sol composé de calcaire tendre etd’argile du sparnacien”.Nei vigneti domina leggermente, con il 40% delle superfici il Pinot Meunier, mentre un 30% ognuno vanno a Chardonnay e Pinot nero, con un’età media delle vigne intorno ai 40 anni.
Altra cosa importante da sottolineare è che i vigneti vengono piantati con una selezione massale e assolutamente non clonale, così da assicurare e perpetuare il carattere originario. Rese limitate a 10 capi frutto contro i 15-20 abituali in Champagne, con l’abitudine, passando alla fase di vinificazione, di elaborare i mosti dello Chardonnay come pure i vins de réserve facendoli affinare in petits fà»ts de chàªne di almeno tre anni d’età . Inoltre la prima fermentazione avviene con il ricorso a lieviti indigeni e non agli assai diffusi lieviti selezionati che, annotano i Coulon, “tendent à uniformiser le goà»t”, ad uniformare il gusto, mentre i lieviti indigeni “apportent aux vins toute leur subtilité et permettent aux Terroirs de s’exprimer”, conferiscono nerbo ed eleganza ai vini e sprigionano la voce dei terroirs.
E tutte le fasi, di fermentazione (con la malolattica svolta solo quando si ritiene utile farla) e affinamento vengono fatti con tutta la calma possibile, perché i vini possano assumere struttura e materia, sviluppare carattere e tipicità e mantenersi eleganti e piacevoli da bere. Uno Champagne non millesimato, una cuvée che proviene dai millesimi 2002 e 2003, denominata Cuvée cuvée Brut Réserve de L’Hommée 1er cru che ha beneficiato di un affinamento sui lieviti protratto sino a cinque anni.
Cosa sia l’hommée , una unità di misura antica, ovvero “la superficie de vigne qu’un homme pouvait travailler en un jour, soit environ 3,33a”, ovvero la superficie di vigna che ragionevolmente un uomo poteva lavorare nel corso di una giornata.