Nebbiolo
NebbioloNebbiolo
NebbioloChiara diventò, dalla fne degli anni ‘80, una delle prime donne produttrici di Barolo. Dal 2010, a Chiara, si è unito il fratello Giorgio che condivide con lei la grande passione per il lavoro in vigna e in cantina. Il lavoro sulle viti, rigorosamente manuale, è svolto con estrema cura e rispetto dell’ambiente, seguendo i dettami della coltivazione biologica per la quale l’azienda è certifcata dalla vendemmia 2014. La produzione è molto limitata (circa 40.000 bottiglie annue), provenienti da uve di
produzione diretta.
Barbaresco Prunotto
Barbaresco PrunottoEra il 1904, quando a Serralunga d’Alba venne fondata la cantina sociale “Ai Vini delle Langhe” la quale, però, dopo poco meno di vent’anni iniziò ad avere seri problemi di bilancio e fu messa in liquidazione. Nel 1922, Alfredo Prunotto scelse di rilevare la società , dandole nel contempo il proprio nome. Da allora, annata dopo annata, il successo è stato ininterrotto, e la cantina Prunotto ha iniziato a esportare vini in tutto il mondo. Nel 1954, lo stesso Alfredo Prunotto decise di cedere l’azienda all’amico enotecnico Beppe Colla, che a sua volta, quarant’anni più tardi, nel 1994, scelse di vendere la cantina alla famiglia dei Marchesi Antinori.
Attualmente, la tenuta Prunotto possiede in totale circa cinquanta ettari vitati, ripartiti tra alcune delle migliori zone vinicole piemontesi. Potendo contare sulle più moderne tecnologie enologiche, l’impresa vitivinicola propone un’importante gamma di etichette, suddivise tra la linea classica e la linea delle selezioni, quest’ultima creata per esaltare i singoli cru. Dal Barolo al Barbaresco, passando per il Grignolino, il Roero e il Moscato d’Asti, si arriva alla Barbera e al Dolcetto: è così che, contraddistinti da uno dei nomi piemontesi più pregiati e rinomati enologicamente parlando, i vini Prunotto ormai da anni si fanno celebri interpreti di alcune delle denominazioni più prestigiose, dimostrandosi profondamente eleganti e oltremodo raffinati.
Perché ci piace
€30.60
Spumante Brut Metodo Classico Rosé Rosanna
Spumante Brut Metodo Classico Rosé RosannaDosaggio: 1 gr. litro.
Bottiglie Prodotte: 5.000.
Capacità d’invecchiamento: 4-5 anni.
Recensioni: “finale fragrante sulla frutta matura, ben persistente… invoglia subito un altro sorso”.
STORIA
La famiglia Germano è proprietaria dal 1856 di 6 ettari sulla collina della Cerretta, a Serralunga d’Alba, nel cuore della zona del Barolo. Il bisnonno Francesco, poi con il nonno Alberto, hanno coltivato l’azienda viticola, producendo piccole quantità di vino, ma principalmente vendendo l’uva, mercato predominante all’epoca nella zona. Ettore, figlio di Alberto, continua l’opera del padre, diventando anche abile innestatore, e comincia a ristrutturare i vigneti dagli anni ’50 in poi, usando selezioni massali curate personalmente, con densità comunque non inferiori alle 4000 piante per ettaro, con le classiche varietà locali, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Nel 2001, con la nascita della nuova DOC Alta Langa, spumante metodo classico, viene impiantato un ettaro di Pinot Nero adatto a produrre spumante, con un po’ di Chardonnay. Ora l’azienda consta di 10 ettari di vigneto a Serralunga, dove si coltivano esclusivamente varietà di uve rosse, e 5 ettari a Cigliè, dove si coltivano varietà esclusivamente dedicate a produrre vini bianchi. La gestione oggi è di Sergio e sua moglie Elena, che si occupano della coltivazione dei vigneti, vinificazione e commercializzazione, mantenendo intatta la tradizione ereditata dalla famiglia.
evoluzione
piccoli dettagli che possono variare il risultato finale
In vigneto:
• monitoraggio tramite stazioni meteorologiche aziendali, per essere tempestivi ed essenziali nei trattamenti fitosanitari;
• conversione biologica;
• taglio dell’erba nel sottofila con sfalcio manuale dove la pendenza ostacola le macchine;
•potatura, legatura manuale;
• zappatura manuale;
• concimazioni con stallatico;
• lotta biologica tramite confusione sessuale per le tignole;
• utilizzo di sovescio con leguminose e crocifere per ottimizzare la sostanza organica;
• vendemmia manuale in cassette arieggiate;
• in conclusione occorrono circa 800 ore di lavoro per ettaro di cui oltre il 90% sono manuali.
In cantina:
• operazioni delicate con diraspatrice e pressatura soffice con pressa polmone;
• controllo della temperatura durante la fase di fermentazione per preservare gli aromi primari.
• rimontaggi e travasi con pompaggi delicati, in modo da non maltrattare i mosti ed i vini;
• controllo qualità tempestivo con analisi chimiche e degustazioni frequenti per monitorare l’evoluzione delle fermentazioni e delle fasi di affinamento, grazie ad un laboratorio interno;
• approfondita ricerca e sperimentazione sulle chiusure con capsula a vite ( stelvin ) che ci permette di aggiungere meno solfiti all’imbottigliamento e mantenere inalterati il più possibile gli aromi .
€20.80
Nebbiolo Cainassa 2020
Nebbiolo Cainassa 2020Annata: 2020
Vitigno: Nebbiolo (Lampia e Michet).
Alcol: 13,5 % Vol.
Rosso granato con sfumature aranciate che si sviluppano con la maturazione. Il profumo è caratteristico, tenue e delicato, ricorda la viola e si perfeziona con l’invecchiamento. Un gusto secco e di buon corpo, giustamente tannico da giovane, vellutato e armonico.
€16.00
Nebbiolo Cainassa MAGNUM 2020
Nebbiolo Cainassa MAGNUM 2020Annata: 2020
Vitigno: Nebbiolo (Lampia e Michet).
Alcol: 13% Vol.
Rosso granato con sfumature aranciate che si sviluppano con la maturazione. Il profumo è caratteristico, tenue e delicato, ricorda la viola e si perfeziona con l’invecchiamento. Un gusto secco e di buon corpo, giustamente tannico da giovane, vellutato e armonico.
€32.60
Barolo DOCG Riva Rocca
Barolo DOCG Riva RoccaDati tecnici
Area di produzione Verduno (CN)
Vitigno Nebbiolo 100%
Età dei vigneti 30 anni
Sistema di allevamento Guyot
Densità 4000-5000 ceppi a ettaro (Ha)
Dati analitici
Gradazione alcolica 14.50 % vol.
Zuccheri 2.50 g/l
Acidità totale 5.80
PH 3.40
€57.30
Barolo
BaroloWine Spectator
Annata Vino 2018 Pubblicazione 2022 Punteggio 93/100
Il Barolo DOCG Classico è l’espressione d’insieme delle nostre colline. Prodotto da uve provenienti da diversi vigneti, è un omaggio alla metodologia classica con cui si vinificava un tempo.
€38.50
Nebbiolo Ciabot
Nebbiolo CiabotDal comune di Santo Stefano Belbo, terra che ha ispirato grandi scrittori come Cesare Pavese, salendo per la statale che conduce a Mango si costeggiano i crinali delle colline di Valdivilla dove la famiglia Perrone da parecchie generazioni conduce con orgoglio e profonda passione un’azienda di 19 ettari che raccoglie i siti migliori di questo naturale anfiteatro collinare.
La storia dell’azienda vitivinicola risale agli anni ’60, quando Mario produceva vino nella sua piccola cantina, destinato al consumo per i famigliari e gli amici. Col passare degli anni anche il figlio Mauro, contagiato dalla passione del padre, iniziò a collaborare nell’azienda specializzandosi nel settore e nel 1986 sperimentò la produzione del vino in bottiglia, in particolar modo del Moscato d’Asti. Da allora, partendo dalle uve, si impegnò ad ottenere la massima qualità in modo da ricavare un vino sempre più qualitativo.
L’azienda è condotta da Mauro, uomo dalla volontà ferrea, affiancato dalla moglie Bruna e dagli infaticabili genitori Mario e Maria. La figlia Sabrina invece si occupa di tutta la parte contabile. L’ultimo a inserirsi nell’azienda è stato il figlio FABIO che, dopo essersi diplomato alla scuola Enologica Umberto I° di Alba, intende continuare l’attività sfruttando tutto ciò che le generazioni precedenti gli hanno tramandato. L’azienda vitivinicola Cascina Galletto è a conduzione familiare e la famiglia Perrone si occupa personalmente dell’intero ciclo di produzione, a partire dalla conduzione dei vigneti fino al confezionamento della bottiglia finita. Malgrado le correnti tendano a meccanizzare sempre più le diverse operazioni, la famiglia ha da sempre preferito un approccio naturale, che permette di ottenere una migliore qualità delle uve e perciò di ricavare un prodotto finale di pregio. Infatti tutte le attività , dalla potatura alla raccolta delle uve, vengono svolte a mano, salvo la distribuzione dei trattamenti.
€13.50
Barbaresco BIOLOGICO
Barbaresco BIOLOGICOL’azienda Massimo Rivetti con i suoi 25 ettari di vigneti, coltivati interamente nel sistema biologico, presenta una gamma sia di vitigni tradizionali che internazionali. La produzione annuale è di circa 100.000 bottiglie, principalmente suddivise fra Barbaresco e Barbera d’Alba. Gli appezzamenti sono raggruppati intorno a tre cascine: Froi, Garassino e Palazzina. Nella prima, sita nel comune di Neive, si trova la cantina che sorge sulla collina Serraboella, una delle più importanti per la produzione di Barbaresco. Vigneti dai 35 ai 75 anni con produzioni ad ettaro limitate per massimizzare la qualità ed esaltare le caratteristiche del terroir e della zona di produzione. Sfalcio manuale per evitare ogni erbicida chimico. semina di oltre 20 varietà diverse di erbe che contribuiscono ad aiutare la pianta evitando stress e fungendo, inoltre, da fertilizzanti naturali. Utilizzo della “confusione sessuale” (metodo naturale che prevede l’uso di feromoni per evitare la riproduzione dell’insetto senza debellarlo chimicamente) e raccolta manuale delle nottue (vermi che, in primavera, si cibano delle gemme compromettendo la produzione). Vendemmia manuale solo dei frutti migliori nel momento di massima maturità seguita da una selezione accurata per evitare ogni compromesso.
€28.90
Barbaresco Bernadot
Barbaresco BernadotBarolo Brumate (Biologico)
Barolo Brumate (Biologico)Premi
2016
93 – Decanter
96 – Falstaff
95 – James Suckling
18.5+/20 – Mattew Jukes
quattro stelle – Vinibuoni d’Italia
95 – Vinous – Antonio Galloni
È una delle vigne più rappresentative del comune di La Morra e da sempre è considerato uno dei toponimi
di riferimento per l’intera denominazione. È una vigna intercomunale, l’appezzamento (di buona estensione, conta un totale di 28 ettari) è condiviso, dal punto di vista amministrativo, fra i comuni di Barolo e La Morra. I due versanti comunali per quel che riguarda il profilo pedologico non presentano, però, grandi differenza e anche l’esposizione (Sud/Sud-Est) è sostanzialmente omogenea; l’unica variabile è legata all’altimetria: si può andare, infatti, dai 230 mta sopra i 400 mt. I terreni, di periodo Tortoniano, sono caratterizzati dalla presenza di marne di S. Agata Fossili, con una buona presenza di sabbie, in particolare nella parte più alta della collina. La famiglia Ceretto possiede, nelle Brunate, poco più di 5 ettari e mezzo.
€115.00
Barolo MAGNUM
Barolo MAGNUMTre elementi compongono un grande vino:
il territorio, il vitigno e l’uomo
Il nostro territorio sono le Langhe, patrimonio mondiale dell’Umanità , antica terra da sempre vocata alla vitivinicoltura.
Il vitigno è il Nebbiolo, da cui si ottiene il Re dei vini: il Barolo. E le persone che lavorano i nostri vigneti lo fanno seguendo una tradizione di oltre due secoli di fatica, passione e dedizione alla qualità .
L’AZIENDA: Poderi e Cantine Oddero è uno dei marchi storici tra i produttori del Barolo. L’azienda ha radici che risalgono alla fine del XVIII secolo, quando gli avi della nostra famiglia cominciarono a vinificare in proprio. Le cantine, situate in Frazione Santa Maria di La Morra si innalzano su di un terrazzo naturale e gettano lo sguardo sulle colline delle Langhe. Immersa in un mare di curatissimi vigneti, la nostra azienda coltiva 35 ettari dei migliori cru delle Langhe e dell’Astigiano da cui ottiene l’eccellenza dei vini piemontesi:
Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti e Moscato.
Sapienza antica e aggiornate tecniche produttive. Tenacia, pazienza, rispetto della materia prima e del territorio. Produrre vini per noi significa curare ogni dettaglio: dalla potatura invernale alle primaverili operazioni in verde, dai diradamenti alla vendemmia, fino alla pigiatura, la fermentazione e il lungo affinamento. La qualità è un valore che si scopre nei dettagli.
VIGNETI:La superficie complessiva a vite di proprietà dell’azienda Oddero è di circa 35 ettari di cui 16,5 coltivati a Nebbiolo da Barolo e Barbaresco. Fanno parte dei possedimenti di famiglia una superficie di circa 6 ettari coltivata a nocciola, la prelibata Nocciola Piemonte IGP delle Langhe. Con i nuovi Disciplinari di Produzione per il Barolo ed il Barbaresco sono state ufficialmente codificate le “Menzioni Geografiche Aggiuntive”, aree geografiche di particolare pregio per la coltivazione del Nebbiolo. Tra queste rientrano quelle che sono di proprietà storica dell’azienda Oddero e che sono utilizzate già dagli anni ‘80, in etichetta, per i nostri Barolo e Barbaresco.
ZONA DEL BAROLO:I terreni dell’area del Barolo, sono di origine sedimentaria, marino-alluvionali, si sono formati gradualmente per il ritiro delle acque del mare padano nell’ Era Terziaria, periodo Miocenico Medio-Inferiore da 10 a 7 milioni di anni fa. Sono costituiti da marne argillo-calcaree e sabbie in proporzioni diverse.
€78.30
036 • Rosso di Valtellina D.O.C.
036 • Rosso di Valtellina D.O.C.Capacità di conservazione: 10 anni
PLOZZA WINE GROUP
Plozza Wine Group accomuna quattro aziende ricche di tradizione e con un’adeguata competenza settoriale: nella vinificazione propria oppure nel commercio di prodotti provenienti da tutte le regioni del mondo. Oltre alla Plozza Vini, il Plozza Wine Groupe è composto da Cottinelli Weinbau Malans, Kaufmann Weine Davos e Romedi Weine Madulain.
€12.30
Lessona
LessonaIl vitigno Nebbiolo trova da secoli una delle sue migliori espressioni sui colli lessonesi. La vigna della Prevostura, meravigliosamente esposta, sa donarci un vino di grande eleganza nella piena tradizione della nostra terra.
VITIGNI: Nebbiolo 100%
ZONA DI ORIGINE: Nord Piemonte, Lessona, filari sommitali del vigneto La Prevostura
CARATTERISTICHE DEL VIGNETO
ESPOSIZIONE: sud
ALTITUDINE: 390 m s.l.m.
TERRENO: 35% antiche sabbie marine, 40% limi, 25% argilla
SUPERFICIE: 1 ettaro
DENSITÀ D’IMPIANTO: 4500 piante ad ettaro
Una grande storia che si rinnova
Dell’Alto Piemonte Lessona rappresenta forse l‘espressione più elegante.
La Prevostura, collina tra le meglio esposte del nostro terroir, dona da secoli nobili grappoli di Nebbiolo.
Qui, nella tenuta un tempo appartenuta ai Marchesi La Marmora, la famiglia Quario a inizio ‘900 aveva portato alla fama il suo Lessona.
Se la seconda metà del XX secolo ha visto il declino della viticoltura nel Biellese, il nuovo millennio ne ha sancito la rinascita.
Vigneti e cantine a Lessona
Il nostro sogno romantico di riportare la Prevostura agli antichi fasti, iniziato nel 2001, porta oggi i frutti di una grande passione.
I 5 ettari di vigneti de La Prevostura, su terreni ricchi di antiche sabbie marine, coltivati con i vitigni tradizionali del territorio – Nebbiolo, Vespolina e Croatina – danno vita a Lessona, Bramaterra, Coste della Sesia rosso Muntacc, Coste della Sesia rosso Garsun, Piemonte rosato Corinna e vino rosso Giuinot.
€31.60
Barolo Riserva Lazzarito
Barolo Riserva LazzaritoAnno: 2015
Vitigni: Nebbiolo
Alcol. 14% Vol.
€99.10
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes€32.10
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles VignesL’azienda: sede CavesNel 1971, un gruppo di viticoltori, dopo aver ottenuto il D.P.R. dello 8-2-1971 la Denominazione di Origine Controllata al vino di Donnas, si è costituito in cooperativa col preciso scopo di tutelare e garantire la qualità e genuinità del vino. Tale Cooperativa con sede nella zona di origine del vino, dotata dei più moderni impianti di vinificazione e di una lunga linea di botti in rovere per l’invecchiamento, con una una capacità d’incantinamento di circa 1600 hl, provvede infatti alla raccolta delle uve, alla vinificazione e alle commercializzazione del vino per una produzione annua media di 150.000 bottiglie.
VISITA A 360° DELLA CANTINA »
La località :strada Romana di DonnasDonnas è un piccolo paese della Bassa Valle d’Aosta situato a 300 m sul livello del mare. Nel primo secolo a.C. i Romani vi lasciarono una visibile impronta della loro civiltà , scalpellando nella viva roccia , per più di 200 m., una strada ed un arco di pietra sotto il quale transitavano i carri che percorrevano la via delle Gallie. Donnas, per molti secoli ”capitale” della Bassa Valle, gode, nell’ambiente alpino, di un clima mite che permette di coltivare piante mediterranee (ulivo, limoni, palme , mimose) ma che soprattutto favorisce la coltivazione della vite, oggi come nel passato, come è dimostrato da numerosi documenti storici di diversi secoli, tra cui due del 1200.
La tradizione: pergole La viticoltura a Donnas, ha infatti tradizioni antichissime, anche se è una coltivazione difficile tenuto conto della forte pendenza della montagna. Ma i ripidi declivi sono vinti dai terrazzamenti secolari trattenuti da muri alti anche 4 metri. A Donnas, la situazione fondiaria delle aziende viticole è caratterizzata da dimensioni molto limitate e spezzettate. La lavorazione è manuale e distribuita su tutti i mesi dell’anno. D’inverno, mentre il vino matura, si costruiscono e si riparano le pergole, si pota e poi si legano i tralci con i vimini (gore). Successivamente si fanno 5-6 trattamenti per le malattie tradizionali della vite (oidio e peronospora) utilizzando prodotti a bassa tossicità . Se la produzione sembra eccessiva, si provvede ad eliminare alcuni grappoli perché quelli rimasti maturino meglio. Le vendemmie iniziano a Settembre col Pinot Grigio, proseguono ad inizio Ottobre col Vien de Nus, per il vino da tavola, e nella seconda metà di Ottobre col Nebbiolo-Picotendro e terminano a metà Novembre con la vendemmia tardiva dei grappoli già leggermente appassiti di Nebbiolo per il Vieilles Vignes.
Le uve:le uve di Donnas A Donnas, da sempre si coltiva il Nebbiolo , vitigno per grandi rossi da invecchiamento e di cui si hanno notizie a partire dal 1200, coltivato nell’Albese, nelle Langhe, nel Novarese (con la denominazione di Spanna), nella Valtellina (con la denominazione Chiavennasca) e nella Bassa Valle d’Aosta e Canavese (con la denominazione Picotendro o Picotener). Richiede una potatura lunga che ben si adatta alle nostre pergole; il portainnesti più utilizzato è il 420 A. I fattori ambientali (clima, suolo, ecc.) hanno influito a caratterizzare i Nebbioli delle diverse zone tanto da riconoscerne dei biotipi diversi nei cloni CVT 423, CVT 415 e CVT 308 delle nostre zone. Accanto al Nebbiolo, si coltivano i vitigni da uve rosse di Freisa e Neyret, anche questi con caratteristiche diverse dagli omonimi piemontesi, e gli autoctoni Vien de Nus e Fumin. Per i bianchi, sicuramente già nel 1800, si coltivava l’Erbaluce e poi in tempi più recenti, si è introdotto il Pinot Gris. Da segnalare che un tempo era molto più diffuso il Prié blanc, che è utilizzato come uva da tavola perché matura presto, lo si consuma già per il patrono di Donnas, S. Pietro in Vincoli, il 1° agosto.
http://www.donnasvini.it/index.php
Tagliata di cervo cotta nel fieno, con mela e frutti di bosco
INGREDIENTI:
per 4 persone:
600 g. sottofiletto di cervo pulito, in quattro pezzi
2 mele renette
200 g. tra lamponi, more, mirtilli e ribes
500 g. sale grosso per la crosta
una manciata di fieno, tritato grossolanamente
2 spicchi d’aglio, 4 foglie di alloro
2 albumi d’uovo
30 g. di di burro
PREPARAZIONE: Rosolare il cervo in padella con olio, aglio e alloro. Quando è ben colorito, adagiarlo su una placca da forno, coprirlo con la crosta di sale (preparata amalgamando il sale, il fieno e gli albumi) e infornare a 180° C per cinque minuti circa.
Cuocere le mele in padella insaporendole con 30 g. di burro e una goccia di aceto di mele e, in ultimo, unire i frutti di bosco. Servire con il cervo.
Ricetta tratta da “Valle d’Aosta in cucina” di Stefano Torrione, abbinamento e ricetta di F. Iacovone – Hotel Bellevue – Cogne
€32.10
Rosso Gheddo
Rosso GheddoI nostri viaggi nella Vallée d’Aoste ci hanno portato a scoprire gemme piccole e inaspettate, la più nuova delle quali è la Cantina di Cuneaz Nadir. La famiglia Cuneaz è situata a Gressan, alle porte di Aosta e possiede 0,5 ettari dove coesistono un mix locale di vitigni, alcuni dei quali sono stati piantati oltre 100 anni fa. La “cantina” è una delle stanze della loro casa, dove risiedono alcuni Barrique e alcune botti, nata nel 2009 ma esistente già dai tempi del nonno di Nadir. Vengono prodotte poche migliaia di bottiglie ma in modo totalmente rispettoso dell’ambiente, nessun trattamento chimico o pesticida.
In cantina la filosofia è la medesima, e si cerca sempre di esaltare e rispettare il frutto che con molta attenzione e amore si è portati a casa. Vini naturali, non nel riconoscimento o nella certificazione legislativa, bensì, cosa più importante, naturali nella sostanza. Petit rouge, Vien de nus, Fumin e Vuillermin gli autoctoni Pinot noir, Moscato, Pinot gris e Gewurztraminer gli internazionali: uve che regalano etichette originate da vitigni piantati anche oltre un secolo fa. Bottiglie frutto di amore e passione incondizionata per la propria terra e per le proprie origini.
http://www.vininaturali.it/produttori/aosta/la-cantina-cuneaz/
€19.80
Bianco Alpi Retiche 2021
Bianco Alpi Retiche 2021Nino negri
La Nino Negri rappresenta oggi la realtà vitivinicola Valtellinese che meglio concilia tradizione e tecnologia. Per ottenere grandi risultati è necessario lavorare sempre con il massimo impegno ed investire continuamente in cantina e nei vigneti.
Oggi la cantina conta 1500 barriques nuove di rovere francese e americano e ha completato la sostituzione delle grandi vecchie botti con più di 100 botti di dimensione diverse ma più piccole per permettere una maggiore selezione delle masse.
La stessa cosa vale per le nuove vasche d’acciaio e per i vinificatori più moderni che ci permettono di implementare nuovi sistemi di vinificazione. Sono stati reimpiantati 11 dei 31 ettari di proprietà con nuove selezioni clonali di nebbiolo e nuovi sistemi di impianto a girapoggio.
Vigneti
Un ambiente unico, che dà molto ma in cambio chiede fatica, sacrificio e passione. Le viti qui crescono in terreni straordinari, sulle pendici dei monti, protette dai freddi venti del nord, esposte al sole dal suo sorgere al suo tramonto.
Nel cuore di una zona vinicola così importante, la Nino Negri è proprietaria di ben 33 ettari di vigneti posti nelle zone più prestigiose.
Dalla vendemmia 2017, questa tipologia denominata in precedenza “Terrazze Retiche di Sondrio”, prende il nome di Alpi Retiche. Include vini rossi, rosati, bianchi,frizzanti, passiti, novelli, da vendemmia tardiva e spumante metodo classico,anche rosè. L’elenco dei vitigni ammessi comprende tutti quelli idonei e in osservazione in Regione Lombardia. i bianchi sono molto sapidi e serbevoli, fragranti se consumati giovani ma anche complessi e minerali sefermentati in legno e affinati in bottiglia.
€15.80
Gattinara Osso San Grato
Gattinara Osso San GratoGattinara Osso San Grato
Gattinara Osso San GratoL’azienda Antoniolo è stata fondata dal Cav. Mario Antoniolo negli anni 40, successivamente fu condotta dalla figlia Rosanna. Ora sono i nipoti Alberto e Lorella alla guida dell’azienda .
I vini prodotti dall’azienda si distinguono per austerità , coerenza territoriale ed eleganza. La sede originaria era presso un monastero del ‘400, di proprietà della famiglia, poi negli anni 70, per necessità logistiche, fu trasferita dove è attualmente.
Collocata nell’area dell’Alto Piemonte, l’azienda conduce attualmente circa 14 ettari con una produzione annua attestata intorno alle 55.000 bottiglie, i vigneti sono interamente di proprietà e tutti i vini sono prodotti solo da uve proprie.
I migliori risultati sono stati ottenuti escludendo dalla nostra viticoltura i terreni poco vocati ed in nostri nebbioli beneficiano quindi di collocazioni ideali su terreni vulcanici ed esposizioni sud – sud/ovest. Un approccio naturale in vigna, tramite utilizzo di metodi non invasivi e l’adozione di pratiche esclusivamente naturali in cantina completano la nostra filosofia produttiva