Fixin Vieille Vignes
Fixin Vieille VignesI Molin sono viticultori Paysan di 5^ generazione e hanno un Domaine di 6.5 ht suddiviso in 40 parcelle, con una produzione annuale che sfiora le 30.000 bottiglie l’anno. L’arrivo in azienda del figlio venticinquenne ha indirizzato
il Domaine verso l’agricoltura biologica con la certificazione totale nel 2010, anche se già da tempo gli interventi sul vigneto non sono chimicizzati.
€44.90
Champagne Fleury Blanc de Noir MAGNUM
Champagne Fleury Blanc de Noir MAGNUML’art d’àªtre naturel non è solo il motto di questa maison che ha scelto la coltivazione biodinamica dal 1992, ma è lo stile di vita della famiglia Fleury. Parliamo di una maison storica, fondata nel 1929 a Courteron nell’Aube, la zona più a sud vitata principalmente a Pinot Nero.
Mr Jean Pierre Fleury ora affiancato dai figli Morgane, Jean Sébastien e Benoit, è una mosca bianca nell’universo champenois, per lui che da bambino sognava di diventare astronomo, l’incontro con l’agricoltura biodinamica che tiene conto della posizione degli astri, deve essere stata un’autentica rivelazione.
Fleury, produttore di Champagne da quattro generazioni, sono degli innovatori nell’ Aube.
Per primi han piantato le vigne col portainnesto dopo il disastro della filossera, per primi son ricorsi all’uso intensivo di chimica e tecnologia agli albori della vinificazione industriale, per primi son tornati indietro convertendosi alla agricoltura Biodinamica nell’allevamento della vite per produrre Champagne naturali.
Dal 1970 passano al diserbo meccanico abbandonando l’uso di diserbanti.
La prima conversione in Biodinamica è del 1989 per i primi 3 ha, per poi praticare la filosofia di Steiner su tutti i vigneti della maison dal 1992.
Utilizzano il cavallo per la lavorazione dei suoli, pratica che si sta diffondendo tra i produttori di vini naturali francesi.
Le fermentazioni avvengono attraverso l’uso di lieviti selezionati, ma da loro stessi e che quindi definiscono “autoctoni”. Tutti i 15 ettari che possiedono Fleury (90% dei quali è il Pinot Nero) sono coltivati con la biodinamica, che li il più grande produttore biodinamico in tutta la regione di Champagne ‘La chiave è la salute del suolo’, dice. ‘Dobbiamo mantenere la terra sana. La struttura del suolo restituisce l’essenza del terroir ‘.
https://teatrodelvino.it/2020/09/s-a-champagne-brut-blanc-de-noirs-bdn-fleury/
C’è persistenza e lunghezza di gusto in questo Champagne blanc de noirs, ovvero da pinot nero, della Cà´te de Bar. Ma vince soprattutto per equilibrio e gradevolezza olfattiva e di sorso.
Profuma di pane tostato, burro fuso, accenno di fiori bianchi arricchiti da incastonature al rosmarino, tè verde e talco mentolato. Un’acidità agrumata stempera la sostanza succosa che si palesa dolce e oleosa solo in centro bocca, per poi virare in un finale minerale e fresco. La bollicina dà un tocco di eleganza sia al tatto che al gusto, pur con una persistenza non paradigmatica. Da uno Champagne dal costo accessibile è difficile aspettarsi di più.
Imbottigliato nel 2014 e dégorgement datato gennaio 2019.
Fleury è marchio storico della Cà´te de Bar (a Sud della Champagne classica), attivo dal 1895. Conduce i 25 ettari della tenuta in regime biodinamico dal 1992 e il motto della Maison non a caso è “L’art d’àªtre naturel”: a me piace anche per questo.
Fonte: Maura Firmani – Intralcio
€121.30
Santenay Champs Claude
Santenay Champs ClaudeFINAGE di Santenay
Il Pinot franco e diretto
Superficie vitata: 330 ettari (85% rosso)
Con Santenay si va verso la parte finale della Cote d’Or trattandosi dell’ultimo comune appartenente al distretto della Borgogna. Questo consistente vigneto si sviluppa su due comuni, Santenay e Remigny, ed ha al suo interno oltre un terzo di climats classificati in premier crù. Nel Finage di Santenay, che ha la caratteristica originale di vedere i propri vigneti storicamente allevati in cordon royat, riappare il giurassico medio, molto calcarico e roccioso, estremamente favorevole
come in Cote de Nuits alla produzione del pinot noir. Il Finage di Santenay si estende tra i 215 e i 450 metri di altitudine in condizioni piuttosto ripide, sostanzialmente orientato verso sud e poggiato su terreni relativamente omogeni che danno vita a vini rossi solidi, decisi, piuttosto potenti e con un buon potenziale
aromatico.
Il Pinot Noir di Santenay è un vino solido dal frutto netto ed elegante e dalla struttura equilibrata. Nasce e brilla dentro un villaggio noto anche per le sue acque termali.
€43.60
Pinot Nero
Pinot NeroIl vigneto Alto Adige
Dall’alto della collina, lo sguardo si allunga nella vallata sottostante. Lo specchio d’acqua del lago di Caldaro, interrompe con grazia la precisa geometria dei filari che si estendono all’orizzonte. Le colline circondano, le vette più alte proteggono da lontano. Oltre la metà del vigneto Alto Adige si dispiega a partire da questo scenario unico. Qui, precisa come solo la natura sa essere, “l’ora del Garda” – un gentile vento estivo pomeridiano – l’escursione termica tipica di questi luoghi, le altitudini variabili (dai 200 ai 1000 m) così preziose per delineare la vita dell’uva e le diverse tipologie di terreno – calcareo, porfido e morenico – creano le condizioni ideali per vitigni fortunati, abili artefici dei vini altoatesini, noti e apprezzati in tutto il mondo.
Conferimento
A lavorare queste terre benevole, le mani esperte dei contadini altoatesini, che di generazione in generazione tramandano i loro gesti e le loro conoscenze. Tra questi, anche i circa 60 fedeli fornitori di Kettmeir, che da decenni conferiscono alla cantina la loro uva, lavorata con cura, dedizione e attenzione, in poco più di 55 ettari. Perché ciò che conta, è la qualità , non la quantità . Tra la cantina e suoi conferitori, dunque, rapporti costruiti e cementati nel tempo, basati sulla reciproca fiducia e sulla passione per il fare bene e sull’orgoglio di produrre, insieme, vini di altissima qualità .
Maso Chiuso
Presenza immancabile e imprescindibile, ad intercalare il variegato paesaggio altoatesino, il maso. Tipica residenza locale, comprende la casa in cui vivere e il terreno circostante, da sempre il centro dell’esistenza e la principale fonte di sostentamento dei suoi operosi abitanti. In particolare, a caratterizzare questi luoghi dell’abitare e del lavorare, una pratica antica: il Maso Chiuso. Indivisibilità del possedimento, garanzia di mantenimento attraverso l’attività agricola di almeno 5 persone, trasmissione del patrimonio per eredità ad un solo figlio e indennizzo degli altri: queste le poche e chiare norme che dal XV secolo caratterizzano, regolamentano e tutelano il tramandarsi della tradizione e della cultura rurale locale. Solo così infatti, i contadini dell’Alto Adige, anche nelle zone più impervie e dure, possono garantire a sé e al proprio nucleo familiare un reddito derivante dall’agricoltura, dall’allevamento e dall’agriturismo. Ed è grazie a questi premurosi custodi che il territorio altoatesino può preservare nel tempo la sua naturale bellezza, fatta di prati brillanti, boschi vigorosi e generosi vigneti, che si slanciano dal fondovalle fino alle più inaspettate e coraggiose altezze.
€15.10
Rosato Winkler
Rosato WinklerL’Azienda Agricola Winkler,certificata biologica, è situata nelle colline orientali della Marca Trevigiana. Le pratiche agronomiche sono focalizzate nel preservare la fertilità del terreno, la bodiversità e l’ecosistema complessivo collinare.
Alessandro Winkler, medico odontoiatra affascinato dal mondo del vino, qualche anno fa decise di acquistare alcuni ettari di terreno ottimamente esposti per coltivare l’autoctona boschera e farne una versione che si potesse caratterizzare “senza compromessi”. Nasce così l’idea di un prodotto ottenuto con il metodo ancestrale “sur lie” Pochissimi solfiti, nessuna chiarificazione nè filtrazione assieme all’utilizzo dei propri lieviti: questa la ricetta della Boschera di Alessandro.
€12.10
Vosne-Romanée 2017
Vosne-Romanée 2017Benvenuti a Domaine René Cacheux & Fils
L’avventura di questa piccola fattoria familiare immersa nel cuore del villaggio di Vosne-Romanée, ricca di know-how per 4 generazioni, inizia con l’arrivo di Franà§ois Blée a Vosne-Romanée all’inizio del secolo scorso. Continua con suo figlio Charles che, pur assicurando la sua posizione di manager alla Romanée Saint Vivant – allora di proprietà del generale Marey-Monge – succede a suo padre e con sua moglie Hélène amplia l’area della tenuta.
Nel 1966 l’operazione fu divisa tra le due figlie di Charles e Hélène.
La più giovane, Jacqueline, una sposa molto giovane, crea il Domaine René CACHEUX-BLEE con suo marito René CACHEUX.
Il figlio Gérald, dopo 18 anni di esperienza acquisita in varie operazioni viticole nella regione, è subentrato ai suoi genitori nel 2004. Ora gestisce il Domaine René CACHEUX & Fils.
Vosne-Romanée
A mi-chemin entre Dijon et Beaune, entre le Clos de Vougeot et Nuits-St-Georges, limitée à l’est par la route nationale 74, protégée à l’ouest des vents du Morvan par la Cà´te, Vosne Romanée, solidement ancrée sur ses vénérables caves, est par ses grands vins, une des communes viticoles franà§aises les plus connues du monde entier.
Vosne-Romanée
A metà strada tra Digione e Beaune, tra Clos de Vougeot e Nuits-St-Georges, limitato a est dalla strada nazionale 74, protetta a ovest dai venti del Morvan dalla costa, Vosne Romanée, saldamente ancorata nelle sue venerabili cantine, è dai suoi grandi vini, uno dei comuni vitivinicoli francesi più famosi di tutto il mondo.
Le viti sparse nel sol levante e le sue grandi denominazioni precipitano accanto alla chiesa al priorato di St Vivant. Alcuni vini cru 1er fiancheggiano la piazza del municipio e la denominazione Vosne-Romanée abbraccia il resto del paese.
€126.30
Champagne Fleury Blanc de Noir
Champagne Fleury Blanc de NoirL’art d’àªtre naturel non è solo il motto di questa maison che ha scelto la coltivazione biodinamica dal 1992, ma è lo stile di vita della famiglia Fleury. Parliamo di una maison storica, fondata nel 1929 a Courteron nell’Aube, la zona più a sud vitata principalmente a Pinot Nero.
Mr Jean Pierre Fleury ora affiancato dai figli Morgane, Jean Sébastien e Benoit, è una mosca bianca nell’universo champenois, per lui che da bambino sognava di diventare astronomo, l’incontro con l’agricoltura biodinamica che tiene conto della posizione degli astri, deve essere stata un’autentica rivelazione.
Fleury, produttore di Champagne da quattro generazioni, sono degli innovatori nell’ Aube.
Per primi han piantato le vigne col portainnesto dopo il disastro della filossera, per primi son ricorsi all’uso intensivo di chimica e tecnologia agli albori della vinificazione industriale, per primi son tornati indietro convertendosi alla agricoltura Biodinamica nell’allevamento della vite per produrre Champagne naturali.
Dal 1970 passano al diserbo meccanico abbandonando l’uso di diserbanti.
La prima conversione in Biodinamica è del 1989 per i primi 3 ha, per poi praticare la filosofia di Steiner su tutti i vigneti della maison dal 1992.
Utilizzano il cavallo per la lavorazione dei suoli, pratica che si sta diffondendo tra i produttori di vini naturali francesi.
Le fermentazioni avvengono attraverso l’uso di lieviti selezionati, ma da loro stessi e che quindi definiscono “autoctoni”. Tutti i 15 ettari che possiedono Fleury (90% dei quali è il Pinot Nero) sono coltivati con la biodinamica, che li il più grande produttore biodinamico in tutta la regione di Champagne ‘La chiave è la salute del suolo’, dice. ‘Dobbiamo mantenere la terra sana. La struttura del suolo restituisce l’essenza del terroir ‘.
https://teatrodelvino.it/2020/09/s-a-champagne-brut-blanc-de-noirs-bdn-fleury/
C’è persistenza e lunghezza di gusto in questo Champagne blanc de noirs, ovvero da pinot nero, della Cà´te de Bar. Ma vince soprattutto per equilibrio e gradevolezza olfattiva e di sorso.
Profuma di pane tostato, burro fuso, accenno di fiori bianchi arricchiti da incastonature al rosmarino, tè verde e talco mentolato. Un’acidità agrumata stempera la sostanza succosa che si palesa dolce e oleosa solo in centro bocca, per poi virare in un finale minerale e fresco. La bollicina dà un tocco di eleganza sia al tatto che al gusto, pur con una persistenza non paradigmatica. Da uno Champagne dal costo accessibile è difficile aspettarsi di più.
Imbottigliato nel 2014 e dégorgement datato gennaio 2019.
Fleury è marchio storico della Cà´te de Bar (a Sud della Champagne classica), attivo dal 1895. Conduce i 25 ettari della tenuta in regime biodinamico dal 1992 e il motto della Maison non a caso è “L’art d’àªtre naturel”: a me piace anche per questo.
Fonte: Maura Firmani – Intralcio
€61.50
Pinot Nero
Pinot NeroI vigneti sono collocati nella zona di Rovereto, in Trentino. La famiglia acquistò i primi vigneti nel 1979, oggi è Elisabetta che si occupa sia delle vinificazioni che delle vendemmie. Dal 2001 l’Azienda è conduzione biologica, i vigneti hanno dai 10 ai 32 anni, oggi seguono il regime biodinamico. Le rese sono molto basse e questo garantisce altissima qualità .
€33.30
Pinot Nero Picchio Verde
Pinot Nero Picchio VerdeBiologico
L’Azienda Agricola Baldessari è certificata “Azienda Agricola Biologica” sulla base delle direttive REG CE 834/2007.
Nelle sue vigne materia e spirito, uva e passione si uniscono per produrre vini che hanno i profumi ed i sapori della terra da cui nascono.
La presenza umana è delicata e rispettosa dei cicli vitali della vigna, con la quale crea un rapporto di estrema attenzione e minimo intervento.
Qui le erbe tradizionalmente definite “infestanti” vanno a fiore creando micro-eco sistemi equilibrati e delicati, dove insetti e animali prendono dimora.
Per mantenere intatti questi equilibri in tarda primavera e in estate gli sfalci fra i filari sono solo quelli funzionali al passaggio a chi lavora nei campi; le vigne non subiscono cimature continue e sfogliature violente che denudano il grappolo; la scelta di non irrigare lascia le radici libere di crescere in profondità , muovendosi e scavando alla ricerca di nutrimento che trasferisca all’uva il sapore della terra trentina.
E nella stagione invernale si interviene con potature dai tagli poco profondi.
Nelle vigne Baldessari i trattamenti consentiti nelle coltivazioni biologiche – zolfo e rame, prodotti naturali ammessi dal REG. CE. 834/2007 – sono utilizzati solo se l’occhio esperto di chi cura le vigne lo reputa indispensabile.
Anche i vini dell’Azienda Agricola Baldessari sono “Vini Biologici”, certificati secondo il regolamento della Comunità Europea (REG CE 834/2007).
In cantina si agisce con la stessa filosofia che accompagna il lavoro nelle vigne. Una buona coltivazione in campagna ed una selezione di uve sane, mature ed integre, sono presupposti fondamentali per la nascita di vini dagli eleganti profumi trentini.
Nella produzione dei vini biologici dell’Azienda Agricola Baldessari l’intervento umano sul vino è limitato allo stretto necessario, e avviene con la massima delicatezza e attenzione, con l’obiettivo di non alterare l’essenza profonda di quanto viene prodotto nella vigna:
– vi sono quantitativi ridottissimi di anidride solforosa: fra i 40 e i 50 mg/l (anche se i limiti di legge prevedono 210 mg/l per i vini bianchi, 160 mg/l per quelli rossi e fino a 260 mg/l per i vini passiti).
– si limita l’uso di lieviti selezionati e di chiarificante (si ricorre alla bentonite, un’argilla alimentare composta per lo più da montmorillonite).
Tutto ciò perché la qualità dei vini, prodotti in cantina con accuratezza, attenzione e rispetto, dipende in larga parte dal lavoro svolto nei vigneti.
Vigneto di provenienza
Borino; superficie 1 ha; sesto impianto 0,70×2,00; altitudine /slm 550; ceppi/Ha 7000; esposizione ovest
€16.10
Gevrey-Chambertin Les Corvées
Gevrey-Chambertin Les CorvéesDomaine Tortochot
Il Domaine Tortochot contiene dentro di seÌ€ tutti gli elementi che guidano la filosofia del nostro progetto finages de Bourgogne. L’attivitaÌ€ viticola della famiglia nel prestigioso comprensirio di Gevrey eÌ€ certificata da oltre 200 anni, durante i quali i Torcohot hanno respirato, vissuto e guidato ogni accadimento storico sociale e vitivinicolo del Finage… questo li ha portati nei secoli, a selezionare delle piante di Pinot Noir, che portano il nome di antenati familiari noncheÌ€ ad arrivare a possedere parcelle formidabili e storicamente di certificata qualitaÌ€ su molti dei piuÌ€ prestigiosi climats di Gevrey-Chambertin.
Alla guida del Domaine oggi si trova una donna determinata e talentuosa che alla fine degli anni 90, dopo una lunga esperienza, manageriale nel settore della gestione d’impresa, ha deciso con maturitaÌ€ e consapevolezza di voler raccogliere l’ereditaÌ€ di suo padre Gabriel nel celebre Domaine…
A piccoli passi, ma senza incertezze, Madame Tortochot ha perfezionato con femminile rigore i vini del Domaine, nel frattempo divenuto interamente biologico, dando vita a Gevrey-Chambertin dall’espressivitaÌ€ raffinata ed elegante con una forte personalitaÌ€. Il Domaine ha la chance di poter proporre un incredibile ventaglio di Premier Cru e Grand Cru. Ma anche a livello di vini di Village le parcelle vengono vinificate e imbottigliate singolarmente a testimonianza della fortissima volontaÌ€ di voler arrivare al cuore espressivo di ogni singolo climat. Il Domaine fa parte dei Vigneron indipendent.
Sono dei Pinot Noir dalla fortissma personalità, di solida struttura e con un naturale patrimonio tannico che li rende piuttosto austeri in gioventù ma con un potenziale di longevità unico. Pinot Nero di corpo e cuore.
Villaggio che può vantare un grande numero di Premier e Grand Cru, grazie alla qualità del terreno, alla protezione dai venti, all’esposizione, al deflusso delle acque. Ne nascono vini difficili, che non hanno note suadenti. Gli anziani lo definiscono “un padre di famiglia a cui non si deve chiedere nulla e che nulla dice: si deve solo ascoltare e capire”.
€79.90
Santenay 1er Cru « Comme »
Santenay 1er Cru « Comme »ANALISI DEL TERRENO A: Santenay 1er Cru
Questa trama si trova ai margini di Santenay e Chassagne-Montrachet in un luogo molto ventilato che è benefico per lo stato sanitario del raccolto che genera sempre una buona maturità .
Il terreno è argilloso-calcareo con un sottosuolo roccioso molto calcareo che ci conferisce mineralità e finezza. Parte della trama è piantata su terreno costituito da marna bianca che fornisce la struttura per vini, grassi e tannini. La trama è interamente erbosa, il che consente lo stress idrico per la vite, che costringe l’apparato radicale a penetrare nel seminterrato e limita notevolmente la pressione delle malattie crittogamiche della vite. L’erba è controllata da una falciatura regolare.
– Esposizione sud-sud-est ad un’altitudine compresa tra 275 e 300 metri
– Area: 1 ha 21 a 31 ca
– Potatura del cordone di Royat
– Vitigno Pinot Nero sul portainnesto 161-49
– Vite dai 20 ai 50 anni
Benvenuti nel Domaine Michelot
La tenuta è di proprietà della famiglia Michelot da 6 generazioni. È cresciutA negli anni, è decollatA negli anni ’60 con la forte personalità di Bernard Michelot e ora ha 19 ettari tra cui diversi cru 1er. Oggi la tradizione viene perpetuata e sviluppata dalle nuove generazioni.
Pratiche viticole del Domaine Michelot
• Coltivazione della vite: limitiamo il più possibile i trattamenti fitosanitari (seguendo il programma Plocher e Tonyx) e preferiamo una cultura ragionata con molti aratri.
Parte di ogni terreno è erboso e controllato da una falciatura regolare. Questa erba consente uno stress idrico della vite che obbliga l’apparato radicale a tuffarsi nel terreno e aiuta a limitare i trattamenti fitosanitari che accentuano i caratteri specifici di ciascun terreno.
La sfogliatura manuale (o meccanica) delle foglie viene effettuata sul lato est verso metà luglio (variabile a seconda dell’anno).
€45.90
Pinot Nero Bourgogna
Pinot Nero BourgognaDa 8 generazioni questa famiglia di viticoltori ha portato avanti la passione per i grandi vini, lavorando i vigneti nel pieno rispetto della terra e seguendo i metodi di vinificazione tramandati secondo la tradizione.
Oggi i coniugi Georges e Pascale producono qui grandi vini di Borgogna, in una superficie di circa 8 ettari di terreno.
Bottiglie Prodotte: 3.000
Capacità d’invecchiamento: 15 anni
€25.30
Pinot Nero
Pinot NeroAnno: 2019
Poco incline al compromesso, prima di piantare i suoi due ettari e mezzo di pinot nero alla densità di novemila ceppi per ettaro Vincenzo è stato a più riprese in Borgogna, affascinato dalla figura di Henri Jayer.
€45.00
Pinot Nero Blauburgunder
Pinot Nero BlauburgunderI vini Donà sono un prodotto vivo della natura, caratterizzato dal nostro inconfondibile ambiente montano. Nascono in seguito a processi produttivi estremamente sostenibili nei vigneti e in cantina.
Le principali caratteristiche dei vini Donà sono la loro eleganza, l’armonia, la freschezza alpina e la mineralità . Esprimono una considerevole capacità di sviluppo e sono quindi straordinariamente longevi. Tutte qualità che danno vita a vini entusiasmanti, profondi e persistenti e che richiamano l’attenzione degli intenditori. Vini che fanno bene.
A monte della creazione di ogni vino c’è la volontà di dare vita a qualcosa di assolutamente speciale con i vitigni locali. Ad esempio riscoprire e reinterpretare le potenzialità , in parte dimenticate e misconosciute, delle viti di 40-50 anni, come nel caso del Donà Rouge dal vitigno autoctono schiava. O l’affinamento in botti di legno per quasi due anni e il successivo lungo invecchiamento in bottiglia, per ottenere un vino di carattere, sapido e suadente.
Sono interessato a vini che non seguono le convenzioni ma esprimono con orgoglio e decisione la loro spiccata personalità .
€25.40