Valpolicella Ripasso
Valpolicella RipassoVigneti Villabella produce tutti i grandi vini classici veronesi a denominazione di origine controllata come il Bardolino, il Chiaretto, il Valpolicella, il Ripasso e l’Amarone, il Lugana, il Custoza, il Soave ed il Garda. Completano la gamma I cru di Villa Cordevigo.
Cuore pulsante dell’azienda agricola Vigneti Villabella è la Tenuta di Villa Cordevigo a Cavaion Veronese, un’oasi viticola e paesaggistica a conduzione biologica, che conserva integra l’anima del luogo nel rispetto dell’ambiente che circonda Villa Cordevigo Wine Relais, villa veneta del ‘700 adibita all’ospitalità e alla promozione dei vini prodotti.
Ai primi 10 ettari se ne aggiungeranno altri 13 attualmente in conversione.
I vigneti utilizzati per produrre il Lugana Villabella si trovano nei comuni di Peschiera del Garda, Desenzano del Garda e Sirmione, lungo la sponda meridionale del Lago di Garda, nell’area anticamente occupata dalla foresta della Lugana e caratterizzata da una importante presenza di suoli argillosi (argille bianche e nere).
http://www.vignetivillabella.com/it/wine.php?wine=11
€13.90
Montemazzano Rosso del Veronese
Montemazzano Rosso del VeroneseVigneti Villabella produce tutti i grandi vini classici veronesi a denominazione di origine controllata come il Bardolino, il Chiaretto, il Valpolicella, il Ripasso e l’Amarone, il Lugana, il Custoza, il Soave ed il Garda. Completano la gamma I cru di Villa Cordevigo.
Cuore pulsante dell’azienda agricola Vigneti Villabella è la Tenuta di Villa Cordevigo a Cavaion Veronese, un’oasi viticola e paesaggistica a conduzione biologica, che conserva integra l’anima del luogo nel rispetto dell’ambiente che circonda Villa Cordevigo Wine Relais, villa veneta del ‘700 adibita all’ospitalità e alla promozione dei vini prodotti.
Ai primi 10 ettari se ne aggiungeranno altri 13 attualmente in conversione.
€11.30
Merlot del Piave Galion
Merlot del Piave GalionTerra di Antichi Valori. Tessère esplora, raccoglie, costruisce nuovi tasselli di vita e di storia. La sensazione è di essere avvolti da mosaici di natura e territorio uniti da una calda matassa di lana, un legame che si rafforza di giorno in giorno ed ha origine da una passione di famiglia quando, nel 1979, Ilario Bincoletto decide di dare vita all’azienda. Oggi è Emanuela che prosegue con impegno e passione il lavoro del padre e, con ogni bottiglia prodotta trasmette il profondo legame con le terre di Venezia ed il fiume Piave. Tessère reinterpreta i mosaici dell’epoca romana che raccontano la vita della sua gente e rivivono in ogni suo vino.
https://www.tessereonline.it/it/chi-siamo/
€11.80
Bruscade Rosso Biologico
Bruscade Rosso BiologicoCHI SIAMO
Per comprendere cosa sia l’Antica Quercia è necessario camminare tra le nostre vigne, guardare tutto ciò che ci circonda, sedersi all’ombra della grande quercia e ascoltare i silenzi. Ci troviamo nell’asse che unisce le alte vette dolomitiche a Venezia, incastonati tra colline uniche, capaci solo di donarci quanto di meglio possiamo desiderare. Produciamo vino, olio d’oliva e succo di melograno, nel pieno rispetto della natura e dei suoi ritmi. Ci piace pensare che l’Antica Quercia sia soprattutto un bel posto dove stare. Lo facciamo per noi stessi, per la gente che vive con noi e per chi ci sarà negli anni a venire…
Il nostro lavoro quotidiano non rimane che quello di armonizzare ogni nostra scelta, agendo come se tutto fosse un flusso continuo di energia.
IN CAMPAGNA
Quando per la prima volta abbiamo percorso la strada bianca che conduce all’Antica Quercia, ci siamo sentiti in dovere di rispettare ogni centimetro di questa terra. All’Ombra del grande albero ci siamo sentiti piccoli e non potevamo che abbracciare una coltura rispettosa per queste piante. Non è facile coltivare la vite così, però farlo ci rende felici. Abbiamo scelto l’agricoltura biologica perché è l’unica scelta che avremmo potuto fare, forse potremmo anche non chiamarla così, ma ciò che rimane è la nostra idea e il rapporto che in questi anni abbiamo instaurato con le piante che coltiviamo.
http://www.anticaquercia.it/
€18.80
Morellino di Scansano Sassato MAGNUM
Morellino di Scansano Sassato MAGNUMVinificazione alcolica strettamente legata alla tradizione Scansanese con macerazione di circa 10 gg a temperatura controllata.
Affinamento in vasca di acciaio inox e in bottiglia prima dell’emissione al commercio nei prodotti di pronta beva, ulteriore affinamento da 4 a 7 mesi in barriques ed almeno 6 mesi in bottiglia prima dell’emissione al commercio per i prodotti di selezione. Questo ulteriore affinamento in legno li predispone ad una longevità fino a 12 anni.
I Vigneti
Coltiviamo i nostri vigneti in modo tradizionale e nel rispetto del territorio.A 350 metri sul livello del mare nel cuore delle colline Toscane su un terreno tufaceo-calcareo con forte presenza di scheletro collinare; l’età media dei nostri vigneti è di 20 – 30 anni coltivando le viti a bacca rossa a cordone speronato e a bacca bianca a guyot.
Paragonando la vite ad un essere umano ha bisogno di …
RESPIRARE:
gestiamo la vegetazione del verde lasciando il giusto numero di foglie per grappoli.
La giusta proporzione tra foglie e uva, rendendo la vite forte, contribuiranno alla sintesi degli zuccheri, dei profumi e dei polifenoli.
BERE:
lavoriamo stagionalmente i terreni così che trattengano al meglio le acque piovane e le radici radicandosi e irrobustendosi porteranno al meglio nutrimento alla pianta.
MANGIARE:
successivamente alle annuali analisi del terreno stabiliamo l’adeguato nutrimento per il corretto fabbisogno.
CRESCERE CON REGOLE:
con la potatura, e lasciando il giusto carico di gemme, la pianta crescerà vigorosamente.
La ripetuta pulizia togliendo l’eccesso di foglie consentirà il passaggio dell’aria e la penetrazione della luce dandoci una vite sana ed equilibrata.
RISPETTO:
lasciare il giusto carico di grappoli, metterà la vite nella giusta condizione di portarli tutti ad un’ottima maturazione.
https://provveditore.net/
€26.00
036 • Rosso di Valtellina D.O.C.
036 • Rosso di Valtellina D.O.C.Capacità di conservazione: 10 anni
PLOZZA WINE GROUP
Plozza Wine Group accomuna quattro aziende ricche di tradizione e con un’adeguata competenza settoriale: nella vinificazione propria oppure nel commercio di prodotti provenienti da tutte le regioni del mondo. Oltre alla Plozza Vini, il Plozza Wine Groupe è composto da Cottinelli Weinbau Malans, Kaufmann Weine Davos e Romedi Weine Madulain.
€12.30
Montefalco Rosso Biologico
Montefalco Rosso BiologicoAnno: 2018
Vitigno: Sangiovese, Merlot e Sagrantino
Alcol: 15% Vol.
Colore: rosso rubino con riflessi violacei.
Profumo: complesso e di buona intensità , richiama la china, le spezie dolci e la cannella; elegante la progressione di note boisé, ben equilibrate con un persistente e fresco frutto rosso.
Gusto: di buona struttura e raffinata freschezza acida; tannino piacevole, lungo nel finale e con un bel richiamo alla tostatura e alle spezie dolci.
€13.50
Lessona
LessonaIl vitigno Nebbiolo trova da secoli una delle sue migliori espressioni sui colli lessonesi. La vigna della Prevostura, meravigliosamente esposta, sa donarci un vino di grande eleganza nella piena tradizione della nostra terra.
VITIGNI: Nebbiolo 100%
ZONA DI ORIGINE: Nord Piemonte, Lessona, filari sommitali del vigneto La Prevostura
CARATTERISTICHE DEL VIGNETO
ESPOSIZIONE: sud
ALTITUDINE: 390 m s.l.m.
TERRENO: 35% antiche sabbie marine, 40% limi, 25% argilla
SUPERFICIE: 1 ettaro
DENSITÀ D’IMPIANTO: 4500 piante ad ettaro
Una grande storia che si rinnova
Dell’Alto Piemonte Lessona rappresenta forse l‘espressione più elegante.
La Prevostura, collina tra le meglio esposte del nostro terroir, dona da secoli nobili grappoli di Nebbiolo.
Qui, nella tenuta un tempo appartenuta ai Marchesi La Marmora, la famiglia Quario a inizio ‘900 aveva portato alla fama il suo Lessona.
Se la seconda metà del XX secolo ha visto il declino della viticoltura nel Biellese, il nuovo millennio ne ha sancito la rinascita.
Vigneti e cantine a Lessona
Il nostro sogno romantico di riportare la Prevostura agli antichi fasti, iniziato nel 2001, porta oggi i frutti di una grande passione.
I 5 ettari di vigneti de La Prevostura, su terreni ricchi di antiche sabbie marine, coltivati con i vitigni tradizionali del territorio – Nebbiolo, Vespolina e Croatina – danno vita a Lessona, Bramaterra, Coste della Sesia rosso Muntacc, Coste della Sesia rosso Garsun, Piemonte rosato Corinna e vino rosso Giuinot.
€31.60
Barolo Riserva Lazzarito
Barolo Riserva LazzaritoAnno: 2015
Vitigni: Nebbiolo
Alcol. 14% Vol.
€99.10
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes€32.10
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles Vignes
Vallée d’Aoste DOC Donnas Supérieur Vieilles VignesL’azienda: sede CavesNel 1971, un gruppo di viticoltori, dopo aver ottenuto il D.P.R. dello 8-2-1971 la Denominazione di Origine Controllata al vino di Donnas, si è costituito in cooperativa col preciso scopo di tutelare e garantire la qualità e genuinità del vino. Tale Cooperativa con sede nella zona di origine del vino, dotata dei più moderni impianti di vinificazione e di una lunga linea di botti in rovere per l’invecchiamento, con una una capacità d’incantinamento di circa 1600 hl, provvede infatti alla raccolta delle uve, alla vinificazione e alle commercializzazione del vino per una produzione annua media di 150.000 bottiglie.
VISITA A 360° DELLA CANTINA »
La località :strada Romana di DonnasDonnas è un piccolo paese della Bassa Valle d’Aosta situato a 300 m sul livello del mare. Nel primo secolo a.C. i Romani vi lasciarono una visibile impronta della loro civiltà , scalpellando nella viva roccia , per più di 200 m., una strada ed un arco di pietra sotto il quale transitavano i carri che percorrevano la via delle Gallie. Donnas, per molti secoli ”capitale” della Bassa Valle, gode, nell’ambiente alpino, di un clima mite che permette di coltivare piante mediterranee (ulivo, limoni, palme , mimose) ma che soprattutto favorisce la coltivazione della vite, oggi come nel passato, come è dimostrato da numerosi documenti storici di diversi secoli, tra cui due del 1200.
La tradizione: pergole La viticoltura a Donnas, ha infatti tradizioni antichissime, anche se è una coltivazione difficile tenuto conto della forte pendenza della montagna. Ma i ripidi declivi sono vinti dai terrazzamenti secolari trattenuti da muri alti anche 4 metri. A Donnas, la situazione fondiaria delle aziende viticole è caratterizzata da dimensioni molto limitate e spezzettate. La lavorazione è manuale e distribuita su tutti i mesi dell’anno. D’inverno, mentre il vino matura, si costruiscono e si riparano le pergole, si pota e poi si legano i tralci con i vimini (gore). Successivamente si fanno 5-6 trattamenti per le malattie tradizionali della vite (oidio e peronospora) utilizzando prodotti a bassa tossicità . Se la produzione sembra eccessiva, si provvede ad eliminare alcuni grappoli perché quelli rimasti maturino meglio. Le vendemmie iniziano a Settembre col Pinot Grigio, proseguono ad inizio Ottobre col Vien de Nus, per il vino da tavola, e nella seconda metà di Ottobre col Nebbiolo-Picotendro e terminano a metà Novembre con la vendemmia tardiva dei grappoli già leggermente appassiti di Nebbiolo per il Vieilles Vignes.
Le uve:le uve di Donnas A Donnas, da sempre si coltiva il Nebbiolo , vitigno per grandi rossi da invecchiamento e di cui si hanno notizie a partire dal 1200, coltivato nell’Albese, nelle Langhe, nel Novarese (con la denominazione di Spanna), nella Valtellina (con la denominazione Chiavennasca) e nella Bassa Valle d’Aosta e Canavese (con la denominazione Picotendro o Picotener). Richiede una potatura lunga che ben si adatta alle nostre pergole; il portainnesti più utilizzato è il 420 A. I fattori ambientali (clima, suolo, ecc.) hanno influito a caratterizzare i Nebbioli delle diverse zone tanto da riconoscerne dei biotipi diversi nei cloni CVT 423, CVT 415 e CVT 308 delle nostre zone. Accanto al Nebbiolo, si coltivano i vitigni da uve rosse di Freisa e Neyret, anche questi con caratteristiche diverse dagli omonimi piemontesi, e gli autoctoni Vien de Nus e Fumin. Per i bianchi, sicuramente già nel 1800, si coltivava l’Erbaluce e poi in tempi più recenti, si è introdotto il Pinot Gris. Da segnalare che un tempo era molto più diffuso il Prié blanc, che è utilizzato come uva da tavola perché matura presto, lo si consuma già per il patrono di Donnas, S. Pietro in Vincoli, il 1° agosto.
http://www.donnasvini.it/index.php
Tagliata di cervo cotta nel fieno, con mela e frutti di bosco
INGREDIENTI:
per 4 persone:
600 g. sottofiletto di cervo pulito, in quattro pezzi
2 mele renette
200 g. tra lamponi, more, mirtilli e ribes
500 g. sale grosso per la crosta
una manciata di fieno, tritato grossolanamente
2 spicchi d’aglio, 4 foglie di alloro
2 albumi d’uovo
30 g. di di burro
PREPARAZIONE: Rosolare il cervo in padella con olio, aglio e alloro. Quando è ben colorito, adagiarlo su una placca da forno, coprirlo con la crosta di sale (preparata amalgamando il sale, il fieno e gli albumi) e infornare a 180° C per cinque minuti circa.
Cuocere le mele in padella insaporendole con 30 g. di burro e una goccia di aceto di mele e, in ultimo, unire i frutti di bosco. Servire con il cervo.
Ricetta tratta da “Valle d’Aosta in cucina” di Stefano Torrione, abbinamento e ricetta di F. Iacovone – Hotel Bellevue – Cogne
€32.10
Pinot Nero 2020
Pinot Nero 2020https://teatrodelvino.it/2019/01/piattoforte-pinot-nero-civettaja/
Nella regione chiamata comunemente Toscana, al centro della penisola italiana, si trova l’area del Casentino. Una zona montuosa appartata, più chiusa rispetto alle valli appenniniche vicine: “Le montagne che circondano il Casentino sono notevolmente più alte di quelle che racchiudono il Mugello, esse superano quasi ovunque i 1000 metri e rendono il bacino più isolato e culturalmente peculiare”. (Giovanni Caselli, “Casentino, guida storico antropologica e ambientale”, 2003)
Qui è in atto da anni, fuori del chiacchiericcio mediatico che avvolge come una nuvola le aree vinicole famose, uno studio di fattibilità su rossi a base di pinot nero. Lo conduce un gruppetto di vignaioli determinati a sfruttare le somiglianze – sia pedo che climatiche – della loro zona con la Borgogna.
Tra essi vignaioli sono peculiarmente interessanti gli esiti di Vincenzo Tommasi (Pinot Nero Civettaja) .
Entrambi buonissimi, centrati su un frutto ad ali spiegate*, hanno dinamica gustativa sicura, tannini sapientemente estratti e – nelle rispettive differenze – una chiusura dal forte potere tracciante lungo l’esofago e fino allo stomaco.
Difficile trovare Pinot Nero nostrani più vivi e buoni.
* il frutto ad ali spiegate necessita di spiegazioni (da cui il termine): è un timbro fruttato arioso, slanciato, che vince la forza di gravità e arriva direttamente dal palato al cervello e da lì ai capelli, per poi svolazzare sul soffitto della stanza.
https://teatrodelvino.it/2020/05/sogna-ragazzo-sogna-vincenzo-tommasi-e-il-pinot-nero-podere-civettaja/
https://teatrodelvino.it/2019/01/piattoforte-pinot-nero-civettaja/
https://teatrodelvino.it/2017/04/podere-della-civettaja-pinot-nero-2014-taccuvino-apr-2017-m-carlucci/
€57.90
Merlot Selezione
Merlot SelezioneZona di produzione: Matelica (Mc), regione Marche, Italia
Tipologia: Rosso
Uva: Merlot
Descrizione del vigneto: Esposizione Sud; altitudine 480 m/slm; superficie 1,5 ha; circa 4.200 ceppi/ha; sesto impianto 2,7×0,90
Resa in uva per ettaro (Q.li): 80 q/Ha (2 kg di uva per pianta)
Anno di impianto: 2000/2001
Allevamento: Guyot singolo
Terreno: Medio impasto tendente al sabbioso
L’Azienda Gagliardi, fondata negli anni ’50 da Gino Gagliardi, sorge sulle colline di Matelica, in provincia di Macerata. Da sempre Gagliardi rappresenta un marchio storico per il vino a Matelica ed in particolare per il Verdicchio.
L’azienda infatti vanta una serie di importanti riconoscimenti:
• prima azienda imbottigliatrice nella provincia;
• una delle prime aziende ad aver prodotto Verdicchio a marchio D.O.C., nella regione Marche, nel 1967;
• prima azienda ad ottenere il marchio D.O.C.G. per il Verdicchio di Matelica Riserva nel 2009;
Oggi la tradizione vitivinicola continua con Umberto e Lara, i figli del fondatore.
Umberto è un enotecnico, si occupa della produzione ed è presidente del Comitato Produttori Verdicchio Matelica; Lara invece è impegnata in amministrazione e nel punto vendita presso la cantina.
La produzione avviene soltanto con uve di proprietà ; questa si compone per il 70% dal celebre Verdicchio di Matelica, affiancato da una piccola quantità di uve rosse Sangiovese, Merlot e Ciliegiolo.
Inoltre, l’azienda realizza una piccola produzione di “vino naturale” maturato in anfore di argilla (sia Verdicchio che Sangiovese).
I vini vengono prodotti nel pieno rispetto del territorio e del consumatore , limitando l’utilizzo di solfiti e puntando alla riconoscibilità del vitigno.
http://www.vinigagliardi.it/it/index.html
€97.00
Il Bruciato
Il BruciatoClima
La 2018 è stata un’annata caratterizzata da frequenti precipitazioni, in particolar modo durante l’inverno e la primavera. Queste condizioni climatiche hanno garantito l’accumulo di ottime riserve idriche nel terreno, risultate notevolmente ridotte a seguito del clima tendenzialmente secco della stagione 2017. Il germogliamento è avvenuto con una settimana di ritardo rispetto alla media. L’estate regolare, caratterizzata da un clima asciutto e caldo, ha garantito le condizioni ottimali per una lenta e costante maturazione delle uve. La vendemmia è iniziata con il Merlot a partire dalla prima decade di settembre, è proseguita con lo Syrah, per concludersi nell’ultima decade di settembre con il Cabernet Sauvignon.
Dati Storici
Tenuta Guado al Tasso si trova nella piccola e prestigiosa DOC di Bolgheri, sulla costa dell’Alta Maremma, a un centinaio di chilometri a sud-ovest di Firenze. Questa denominazione ha una storia relativamente breve (nasce nel 1994) ma vanta di una fama internazionale come nuovo punto di riferimento nel panorama enologico mondiale. Tenuta Guado al Tasso si estende su una superficie di 1.000 ettari – circa 320 piantati a vigneto, il resto coltivato a grano, girasoli e ulivi – in una splendida piana circondata da colline conosciuta come “anfiteatro bolgherese” per la sua particolare conformazione. I vigneti di Guado al Tasso sono composti prevalentemente con uve di Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc, Petit Verdot e Vermentino. Godono di un clima mite per la vicina presenza del mare: le brezze costanti mitigano le calure estive e i rigori dell’inverno, puliscono il cielo e tengono alto l’indice di insolazione.
Il Bruciato nasce nel 2002, in una delle più difficili vendemmie di Tenuta Guado al Tasso, per raccontare e far conoscere secondo uno stile moderno il terroir unico di Bolgheri. L’uvaggio utilizzato inizialmente era quello del Guado al Tasso per poi cambiare negli anni composizione varietale ed avere una rosa di vigneti dedicata. Il Bruciato non è stato prodotto nel 2003.
€18.90
Lacrima di Morro d’Alba Doc Pignocco
Lacrima di Morro d’Alba Doc PignoccoAnno: 2021
Vitigni: Lacrima di Morro d’Alba
Alcol: 13% Vol.
Colore rosso rubino con sfumature violacee. Si evidenzia al palato un frutto rossor fiori come la rosa rossa, piacevolmente vinoso. fresco con tannini dolci.
€11.50
Pinot Nero Cors 2021
Pinot Nero Cors 2021Anno: 2021
Vitigni: Pinot Nero
Alcol: 13% Vol.
Colore rosso rubino terso e luminoso, di buona consistenza. Subito profumi di fragolina di bosco , ribes e lamponi, poi impreziosito da evoluzioni secche di fiori, rosa tea e tabacco biondo , con leggera speziatura di pepe, chiodi di garofano e una mineralità terrosa; in chiusura ritorno di ribes.Di beva piacevole e seducente, dove l’evidente morbidezza chiude un tannino già smussato.
€28.40
Pinot Nero
Pinot NeroTrentino – Vallagarina
La Val d’Adige nel Trentino meridionale diventa Vallagarina. Fra Ala e Avio, i vigneti si adagiano ai piedi del Monte Baldo e della Lessinia: una terra fertile, segnata allo stesso tempo dalla montagna che comincia a farsi imponente e dal corso vigoroso dell’Adige, che la spezza e insieme l’accarezza. I terreni, su cui la vite è coltivata ancora con il sistema della pergola, degradano dai monti verso il fiume, mentre la loro composizione varia dalla trama morenica a quella alluvionale.
Qui, dove il microclima risente, anche dell’influenza del lago di Garda ed è definito da forti escursioni termiche, la ricerca della giusta esposizione è il segreto per produrre vini di territorio.
Vino difficilissimo da produrre, il Pinot Nero presuppone un assoluto rigore aziendale e produttivo, nonché la ferrea volontà di dedicarsi alla ricerca della rotondità e dell’equilibrio.
Zona di produzione: Vallagarina in Trentino.
Composizione del suolo: autoctono, molto complesso, composto in prevalenza di roccia calcarea e marnosa.
Sistema di allevamento: guyot, condotto con potature invernali rigorose e con attenti interventi nel periodo vegetativo per il controllo della produzione. Lotta integrata contro i parassiti e gestione del suolo con inerbimento permanente nel rispetto dell’ l’ambiente.
€11.30
Terra di Lavoro 2016 – IGT Roccamonfina
Terra di Lavoro 2016 – IGT RoccamonfinaGALARDI: VITICOLTORI DAL 1991
Galardi è un’azienda a conduzione familiare, dal 1991 Dora Maria Luisa, Arturo, Roberto e Francesco hanno unito la loro passione per le attività agricole con il sogno di creare un vino di qualità riconosciuto internazionalmente. Con l’aiuto dell’esperto enologo Riccardo Cotarella nel 1993 è nato l’unico vino prodotto dall’azienda: Terra di Lavoro, dall’antico nome del territorio da cui nasce.
I PREMI DI TERRA DI LAVORO
Fin dai primi anni Terra di Lavoro ha ottenuto grandi riconoscimenti dai critici più autorevoli del settore vitivinicolo, riscuotendo grande successo sia in Italia che all’estero. Dall’annata 1994 in poi, Terra di Lavoro si è posizionato tra i Migliori Vini d’Italia, è stato premiato con i massimi riconoscimenti dalle Guide Italiane più importanti e note ottenendo con grande regolarità i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, le Quattro Viti dall’Associazione Italiana Sommelier, e valutazioni di assoluta eccellenza da Luca Maroni e da Luigi Veronelli. Anche in ambito internazionale ha ricevuto giudizi lusinghieri dai maggiori esperti, Robert Parker, Daniel Thomases, James Suckling e Stephen Tanzer.
TERRA DI LAVORO: L’ETICHETTA
L’immagine sull’etichetta di Terra di Lavoro, rappresenta un’antica mappa che raffigura la zona dell’Italia meridionale durante il Regno delle Due Sicilie chiamata appunto Terra di Lavoro.
IL TERROIR E I VIGNETI DI GALARDI
Le vigne dell’Azienda Agricola Galardi sono coltivate su dei terreni vulcanici tra uliveti e boschi di castagno. L’amore per la terra e il rispetto per la natura ha spinto l’azienda ad adottare l’agricoltura biologica per produrre un vino autentico e di valore.
I vigneti dell’azienda Agricola Galardi si trovano sui terreni collinari alle pendici del vulcano di Roccamonfina, nei comuni di Galluccio e Sessa Aurunca. Sono coltivati a cordone speronato con una densità d’impianto di 4.500 ceppi per ettaro. La produzione è di oltre 30.000 bottiglie all’anno destinate al mercato nazionale ed internazionale.
https://www.vinodalproduttore.it/49_azienda-agricola-galardi
€25.60
Contado Aglianico Riserva Molise DOC
Contado Aglianico Riserva Molise DOCContado Aglianico Riserva Molise DOC
Contado Aglianico Riserva Molise DOCI Fenici introdussero l’Aglianico in Italia dalla Grecia ed in particolare dall’Eubea, diversi secoli a.C. Da questo Antico Vitigno si produce un vino decantato anche da Papa Paolo III.
Il Contado del Molise
Nel Molise il vino ha una tradizione che risale ai Sanniti e ai Romani, i quali vi introdussero la coltivazione della vite. I metodi di produzione sono quelli tramandati da una generazione all’altra nell’Appennino meridionale, sempre legati ai valori del mondo contadino. La Masseria Di Majo Norante è ubicata a Nord del Gargano in contrada Ramitello, in agro di Campomarino, dove il terreno sciolto e in parte sabbioso e la brezza estiva concorrono a creare un habitat particolarmente favorevole. Alessio Di Majo, vignaiolo testardo e controcorrente, ha sacrificato produttività ed omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità , nella convinzione che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise. Segue una breve galleria fotografica della masseria Di Majo.
Una dedizione ereditaria
Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal 1800, come testimoniano le cantine sotto la piazza e nel vecchio palazzo di famiglia a Campomarino. La dedizione alla coltura della vite è ereditata prima da Luigi e poi da Alessio Di Majo ed è pianificata oggi insieme alla passione per la ricerca e la sperimentazione. Di Majo Norante produce i propri vini esclusivamente dagli 85 ettari dell’antico feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina. La filosofia enologica di Di Majo Norante rispetta l’approccio tradizionale alla conltivazione della vite ed alla produzione del vino, nel tentativo di conservare tutte le caratteristiche degli uvaggi mediterranei.
Tecniche secondo natura
Di Majo Norante pone una certosina attenzione alla selezione, alla raccolta delle uve ed alle tecniche di vinificazione, nell’ottica del miglioramento costante della qualità e della salubrità del vino. La vite è trattata esclusivamente con concimi di origine organica e minerale ed è difesa con l’estirpazione costante delle erbe infestanti e con la lotta biologica ai parassiti come la tignola, mentre i resti della potatura vengono asportati per evitare focolai di infezioni. La pratica di tecniche antiche e l’adozione di tecnologie moderne consentono così di produrre un vino per moltissimi aspetti biologico, che merita di essere goduto appieno nella profonda espressione della propria tipicità . Segue una breve galleria fotografica degli attuali impianti per la vinificazione, e imbottigliamento.
Nuovi vini d’antichi vitigni
La predisposizione a selezionare i cloni dei vitigni autoctoni attraverso lo studio della loro adattabilità al terreno di area meridionale è all’origine di tutti i vini Di Majo Norante. Ad uve classiche quali malvasia, Trebbiano, Montepulciano e Sangiovese ha affiancato dapprima il Bombino e l’Aglianico, e finalmente gli antichi vitigni Falanghina e Greco per la produzione dei bianchi. Ellenico-Aglianico, Prugnolo e Tintilia per i rossi. Moscato reale per il passito dolce. La sperimentazione con questi vitigni ed i buoni risultati raggiunti hanno spinto l’azienda vinicola a perseverare in una scelta coraggiosa che le consente di confezionare a prezzi naturalmente competitivi vini che rispondono perfettamente alla complessità del gusto contemporaneo.
http://www.dimajonorante.com/wines/red-wines/contado.php?lang=1
Aglianico del Vulture D.O.C. Syntesi
Aglianico del Vulture D.O.C. SyntesiTante facce un unico spirito
I generazione
Anselmo Paternoster pioniere della viticoltura locale, classe 1898, cavaliere di Vittorio Veneto ed inconsapevole artefice della nostra lunga storia sin dagli anni “ venti “.
II generazione
Pino Paternoster, classe 1919, figura carismatica, primo enologo di casa e probabilmente del Vulture, tecnico e manager allo stesso tempo. Molteplici le sue azioni, le prime botti in rovere pregiato, l’acquisizione di superficie vitata tra cui Villa Rotondo, i primi grossi meriti di diffusione dell’Aglianico del Vulture nelle varie partecipazioni a fiere e incontri, il Vinitaly sin dalla prima edizione. Corrispondente inoltre, di alcune riviste di settore dell’epoca e fautore della DOC Aglianico negli anni ’70.
III generazione e la nostra mission
Il ruolo che la storia ha affidato alla ns. famiglia ci riempie di orgoglio, di forte responsabilità e ci guida per sempre.
Il rispetto verso la natura che ci circonda, la storia, l’arte, le tradizioni e la nostra gente, ci gratifica più di ogni cosa.
Il rigore in vigna, in cantina ed in ogni processo successivo, è tal quale a quello di oltre 80 vendemmie or sono, di grappolo in grappolo, di generazione in generazione, con immutato spirito artigianale.
Sappiamo di essere privilegiati perché amiamo e viviamo in una terra speciale che si chiama Vulture con il suo simbolo più prezioso; sua maestà l’Aglianico.
E’ in questo contesto che la nostra famiglia si è formata, si è modellata, disegnando uno stile di vita coerente mai urlato, proprio come testimoniano i nostri vini o ancor meglio, i nostri “Vulture”, come amiamo chiamarli.
Frutto di un progetto preciso ma che posseggono un’anima, una fortissima personalità ed identità che con coraggio continuiamo a proporre nella loro impostazione originale, senza mai ricorrere a compromessi, condizionamenti, tendenze.
La nostra “mission” è unica, lunga e faticosa ma molto ambiziosa:
continuare a trasmettere nel tempo ed al mondo la forza del gruppo famigliare targato Paternoster, pari a quella del proprio terroir, “Il Vulture”.
Il prodotto che meglio sintetizza la tipologia, il territorio, la struttura, la longevità del vino Aglianico e dei terreni vulcanici dai quali proviene
Provenienza.Area del Vulture, fascia di vigneti dai 450/600 metri s.l.m.
Certificazioni
Certificati da: SUOLO E SALUTE IT- BIO-004 – Operatore 17-01965
https://www.paternostervini.it/contenuti/contenuto.jsf?contenutoId=1
€13.79
Brunello di Montalcino
Brunello di MontalcinoLa Tenuta Il Poggione
è stata fondata alla fine del 1800
Lavinio Franceschi, proprietario terriero di Firenze, a seguito dei racconti di un pastore che portava il bestiame in transumanza nei dintorni di Montalcino, decise di visitare la zona. Innamoratosi dei paesaggi e delle persone che vi abitavano, decise di comprarvi dei terreni e di farne un’azienda agricola.
L’azienda fu tra le prime a commercializzare il Brunello di Montalcino già dai primi del ‘900 e uno dei membri fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino.
Dopo oltre un secolo, il lavoro di Lavinio Franceschi è ancora un punto di riferimento per i suoi eredi, Leopoldo e Livia che continuano a potenziare l’azienda con lo stesso impegno ed inalterata passione, coniugando l’antica e sapiente tradizione enologica, con le tecniche più innovative.
La Tenuta Il Poggione si trova a Sant’Angelo in Colle,
circa 10 km a Sud di Montalcino.
Grazie alla sua posizione dominante, i suoi vigneti – tra cui Vigna Paganelli, impiantata nel 1964 – traggono beneficio dalla vicinanza del Monte Amiata e del Mar Tirreno.
Le vigne si trovano ad un’altitudine compresa tra 150 e 450 metri sul livello del mare.
Questo ampio margine, insieme all’età dei vigneti, permette di pianificare al meglio la vendemmia ed ottenere vini di struttura e adatti al lungo invecchiamento indipendentemente dalle condizioni climatiche.
La nuova cantina: Nel 2004 è stata costruita la nuova cantina nel cuore dell’azienda, dove la tradizione enologica della Tenuta, si unisce alle tecnologie più all’avanguardia.
http://www.tenutailpoggione.it/
€46.00