Tignanello
TignanelloAnno: 2021
Vitigni: Sangiovese 80%, Cabernet Sauvignon 15%, Cabernet Franc 5%
Alcol: 14.5% Vol.
Tignanello ha un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso è maturo, con note di frutta scura e sottofondo fresco nel finale; predomina la polpa di prugna insieme a sentori di ciliegia, andando con progressione ed equilibrio verso note di liquirizia e menta. Al gusto, seppur ancora giovane, il vino ha prontezza e disponibilità , è ricco e armonioso. Ottimo al palato, grazie all’acidità e alla strutturata morbidezza dei tannini. Il retrogusto è ricco, sapido e caratterizzato da una dolce persistenza.
€130.00
Cabernet Franc
Cabernet FrancLa famiglia
Gigante: dal 1957 uniti in un gioco di squadre sulle colline friulane della Rocca Bernarda.
Il nonno faceva il mugnaio ma la sua passione era la terra, il suo sogno la viticoltura.
Così nel 1957 acquistò la casa e il vigneto nelle colline della Rocca Bernarda.
Qualche animale, piccoli appezzamenti di terreno e un vigneto costituiscono la nuova attività di famiglia. Il sogno inizia a prendere forma e negli anni ’80 escono le prime bottiglie dei vini Gigante. Fino ad allora, infatti, il vino veniva venduto ad un’osteria del paese come vino della casa. È il giovane nipote di Ferruccio, Adriano Gigante che, mosso dall’entusiasmo dei vent’anni, decide di osare con i primi imbottigliamenti.
L’etichetta sulle bottiglie riportava il nome della famiglia Gigante, accompagnato dall’immagine del pavone, re indiscusso allora come oggi, del cortile.
Dalla fine degli anni ’90 Adriano è affiancato dalla moglie Giuliana nella conduzione e, finito gli studi, ha portato le sue competenze all’interno dell’impresa familiare il cugino Ariedo Gigante, tuttora l’enologo dell’azienda.
Una passione per il vino che è nata col tempo e che passo dopo passo ha preso forza, ha stretto sempre più i legami e ha trasformato il sogno di Ferruccio in una realtà , affermata a livello nazionale e internazionale, di vini territoriali e di qualità .
La famiglia
Gigante: dal 1957 uniti in un gioco di squadre sulle colline friulane della Rocca Bernarda.
Il nonno faceva il mugnaio ma la sua passione era la terra, il suo sogno la viticoltura.
Così nel 1957 acquistò la casa e il vigneto nelle colline della Rocca Bernarda.
Qualche animale, piccoli appezzamenti di terreno e un vigneto costituiscono la nuova attività di famiglia. Il sogno inizia a prendere forma e negli anni ’80 escono le prime bottiglie dei vini Gigante. Fino ad allora, infatti, il vino veniva venduto ad un’osteria del paese come vino della casa. È il giovane nipote di Ferruccio, Adriano Gigante che, mosso dall’entusiasmo dei vent’anni, decide di osare con i primi imbottigliamenti.
L’etichetta sulle bottiglie riportava il nome della famiglia Gigante, accompagnato dall’immagine del pavone, re indiscusso allora come oggi, del cortile.
Dalla fine degli anni ’90 Adriano è affiancato dalla moglie Giuliana nella conduzione e, finito gli studi, ha portato le sue competenze all’interno dell’impresa familiare il cugino Ariedo Gigante, tuttora l’enologo dell’azienda.
Una passione per il vino che è nata col tempo e che passo dopo passo ha preso forza, ha stretto sempre più i legami e ha trasformato il sogno di Ferruccio in una realtà , affermata a livello nazionale e internazionale, di vini territoriali e di qualità .
La terra
Questo territorio si estende lungo la fascia collinare a nord est della regione, a ridosso del confine con la Slovenia.
E’ caratterizzato da depositi sedimentatisi nel corso dei millenni che si presentano oggi come un’alternanza di strati, di marne, arenarie e flysch. Si tratta di rilievi di altitudine compresa tra i 100 e i 350 metri s.l.m., il cui profilo dei pendii è stato modellato con il lavoro di generazioni di viticoltori in gradoni e terrazze vitate. Terreni straordinariamente vocati alla viticoltura per la loro giacitura e composizione, con un clima unico che ha contribuito alla produzione di bianchi e rossi straordinari, con la valorizzazione dei vitigni autoctoni che hanno il sapore di questa gente. C’è una fusione di storia creata dal passaggio di Celti, Romani e Longobardi, di paesaggi che si intersecano, e tradizioni di uomini e donne, i friulani, a primo acchito riservati, diffidenti ma poi accoglienti, generosi, dei veri amici.
Il presidio produttivo dei vini Gigante è situato a Corno di Rosazzo nei Colli Orientali del Friuli, nella zona crù “Rocca Bernarda”, e comprende 25 ettari di terreno coltivati a vigneto, con una zona dedicata alla produzione di vini spumanti.
La conduzione dei vigneti, valorizzata dall’esperienza quotidiana, dalla competenza potenziata costantemente da aggiornamenti sulle tecniche più innovative, è il principio per ottenere il migliore risultato nella più alta tutela del territorio. Da qualche anno l’azienda ha aderito al progetto di difesa integrata istituito dal Consorzio Friuli Colli Orientali che prevede di produrre una serie di misure utili a ridurre l’impatto ambientale dei fitofarmaci, e ad accrescere la qualità delle uve, coadiuvato anche dall’uso nel vigneto di atomizzatori a recupero.
L’epoca di raccolta dell’uva viene stabilita dopo avere effettuato un’accurata analisi organolettica della polpa, della buccia e del vinacciolo che attesta lo stato di maturazione e i valori ottimali del frutto.
L’uva vendemmiata, si esprime in cantina con il supporto di lavorazioni essenziali e non aggressive per mantenere integra la genuinità e tipicità del prodotto.
La produzione annuale è di 100.000 bottiglie.
€17.40
Valpolicella Laute
Valpolicella LauteCos’è Adalia
Il Nome dell’Azienda Adalia,
Deriva da Adalia bipunctata, Una piccola coccinella con causa macchie nere Sulle ali.
Lei è Nostra Amica, ndr E ONU formidabile cacciatore delle
Principali specie di afidi.
Un Angolo della Val di Mezzane, zona Soleggiata e ben ventilata, Troviamo ONU piccolo gioiello della Valpolicella.
5 Ettari Che vogliono Diventare Espressione di ONU Concetto Diverso di Azienda Agricola: Giovane ma Autentico, innovativo ma Semper in contatto chat Diretto con la natura, in UNA delle Aree vitivinicole Più Tradizionali e austero del panorama Nazionale.
Grazie all’esperienza in campagna e in cantina, ad Una Gestione fresca ed entusiasta, Si e sviluppata Una Nuova ed Importante Realtà nel Mondo del vino italiano.
In un angolo della Val di Mezzane, area soleggiata e ben ventilata, troviamo un piccolo gioiello della Valpolicella.
5 ettari che vogliono diventare espressione di un concetto diverso di azienda agricola: giovane ma autentico, innovativo ma sempre in contatto diretto con la natura, in una delle aree vitivinicole più tradizionali e austere del panorama nazionale.
Grazie all’esperienza in campagna e in cantina, ad una gestione fresca ed entusiasta, si è sviluppata una nuova ed importante realtà nel mondo del vino italiano.
€99.00
Carmignano
CarmignanoLa Fattoria di Bacchereto si trova in Toscana, splendidamente adagiata sulle colline del Montalbano, zona del Carmignano D.O.C.G.
Durante la manifestazione La Renaissance des A.O.C. a Roma ho incontrato il loro giovane enologo che mi ha spiegato i loro metodi di produzione: basse rese per ettaro, limitato uso della solforosa, uso di soli concimi biologici, vendemmia rigorosamente manuale, nessun uso di lieviti selezionati, nessuna filtrazione o refrigerazione del mosto e del vino, maturazione del vino in botti di rovere di Allier da 350 litri seguito da un affinamento minimo di bottiglia di 6 mesi.
Nulla di nuovo sotto il cielo, sono pratiche abbastanza usuali per chi pratica la biodinamica, ma quello che però mi ha colpito è stato il modo in cui mi spiegava queste cose, traspirava la passione di una persona che credeva veramente in quelle che stava facendo e, dagli assaggi, lo fa veramente bene.
Fattoria di Bacchereto produce “solamente” tre vini: un bianco, il Sassocarlo Terre a Mano, un rosso, Carmignano D.O.C.G. Terre a Mano,
€29.40
Teroldego Rotaliano Rosato 2022
Teroldego Rotaliano Rosato 2022Chi siamo
La Famiglia Fedrizzi
L’azienda agricola Fedrizzi Cipriano vinifica le uve dei propri vigneti da ben cinque generazioni. Verso la metà del 1800 il mio bisnonno Cipriano ha dato inizio alla storia dell’azienda agricola Fedrizzi Cipriano. La prima vinificazione ebbe inizio nel 1870. Le varietà coltivate erano il Pinot Grigio, il Lagrein e il Teroldego.
La gestione dell’azienda è a costituzione familiare. Dal 1994 l’azienda ha operato una scelta di mercato: “puntare alla qualità !” Da lì la decisione di ridurre le rese ad ettaro, di applicare nuove pratiche agronomiche, di introdurre nuova tecniche di vinificazione e altri accorgimenti atti a mantenere e rendere salubre e migliore il prodotto.
Attualmente l’azienda è gestita da GIovanni Fedrizzi, che ha frequentato l’Istituto agrario di San Michele a/A per poter continuare a gestire l’azienda di famiglia. Ancora oggi Giovanni ha alle spalle l’appoggio e l’esperienza del padre Cipriano.
Vigneto di provenienza: situati nella zona di Mezzolombardo (Piana Rotaliana)
* Superficie2,8ha – 3300-5500 ceppi/Ha – sesto impianto 0,60×5,00- 0,90×2,00
* Altitudine 229 m/slm – esposizione sud-est
Sistema di allevamento: pergola doppia trentina, guyot.
Anno di impianto: 1985-2000
Resa per ettaro: 100/110 q/ha
Terreno: alluvionale.
€13.60
Merlot Falconera
Merlot FalconeraAnno: 2018
FALCONERA – IGT Colli Trevigiani Merlot. FALCONERA è il nome di una delle più belle vigne di Venegazzù, nell’Alta Marca Trevigiana (40Km a nord di Venezia), dove un tempo il leggendario Conte Loredan, uno dei personaggi che hanno davvero fatto la storia del vino nel mondo, amava cacciare con i suoi falchi. La vigna Falconera è una bellezza unica, dove lo stile classico di una splendida villa palladiana del 1700 fa da palcoscenico ad un meraviglioso vigneto di Merlot e Malbec.
In Venegazzù di Volpago del Montello, alle pendici della riviera omonima, nel cuore dell’Alta Marca Trevigiana (a nord di Venezia), si estendono gli 80 ettari dei vigneti dell’Azienda Agricola Conte Loredan Gasparini. Zona storicamente vocata alla produzione di vini di pregio, tanto che nel lontano 1590 lo storico Bonifacio ne tesseva le lodi nella sua “Historia Trevigiana” sostenendo che “Ha il contado di Trevigi boschi utili per molte legne e per la caccia… I terreni producono (…) vini buonissimi ed il migliore è quello della riviera del Montello”, consta di terreni argillosi ricchissimi di ferro e componenti minerali.
Fondata negli Anni Cinquanta dal Conte Piero Loredan, diretto discendente del Doge di Venezia Leonardo Loredan (il quale scelse il territorio di “Vignigazzu” per stabilirvi la propria dimora in una splendida villa palladiana), l’azienda passò nel 1973 all’attuale titolare Giancarlo Palla. Sin dagli inizi il fondatore fece mettere a dimora nei tenimenti aziendali i vigneti di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Malbec per produrre vini di elevato pregio qualitativo, adottando quale filosofia produttiva (rimasta un punto fermo dell’azienda) il rispetto e la profonda valorizzazione del legame vitigno/territorio
€13.00
Barbera Mon Ross MAGNUM
Barbera Mon Ross MAGNUMUva: Barbera
Vigna: Terreno molto vocato tendenzialmente decarbonato a reazione neutra, preÂvalentemente argilloso franco limoso o franco sabbioso, evoluto, di colore giallo o rossastro. Giacitura collinare superiore a 300 metri slm con pendenza medio elevata. Ben soleggiata e di notevoli caratteristiche climatiche.
Età media delle viti superiore a 30 anni, interessante equilibrio ecologico per la presenza, nelle immediate vicinanze, di utilissime piccole aree boschive.
Caratteristiche Enologiche:
Gradazione effettiva: ⁓ 13,5 vol.
Acidità totale: ⁓ 6%
pH: ⁓ 3,55%
Solfiti: < 0,09 g/lt
L’Azienda agricola Forteto della Luja, è giunta all’attuale proprietario Giancarlo scaglione dalla famiglia materna. L’accorpamento aziendale è documentato dal 1826 mentre la grotta-cantina in pietra e una parte dei fabbricati risale al 1700.
Fino al 1985 l’Azienda veniva gestita nella produzione di uve per la vendita e solo una piccola parte vinificata per il consumo familiare. Le uve delle nostre vigne son tenute in alta considerazione da parte degli acquirenti ricevendo premi particolari per la lor eccellente qualità . Nel 1985 su incoraggiamento di Giacomo Bologna, iniziava con la surmaturazione dell’uva moscato, la produzione del vino omonimoForteto della Luja che raggiungeva prestigiosi riconoscimenti e la pubblicazione sulla G.U. del 19/5/92 della doc. Loazzolo vendemmia tardiva.
€26.50
Sulitai Cannonau di Sardegna 2021
Sulitai Cannonau di Sardegna 2021Anno: 2021
Vitigni: Cannonau
Alcol: 13.5% Vol.
Colore rosso con un profumo intenso e persistente
di frutta rossa, in particolare di ciliegie. Pieno e ben strutturato
con uno straordinario equilibrio tra morbidezza, acidità e tannini.
Valpolicella Ripasso Superiore Campi Magri
Valpolicella Ripasso Superiore Campi MagriValpolicella Sup. Campi Magri
Il vigneto Cavallero fiancheggia la strada irta e sassosa che porta alla cantina e rappresenta per l’azienda la vera rivoluzione agronomica.
Le barbatelle provengono da una selezione massale del vecchio vigneto, l’impianto con pali in castagno, ha densità di 9200 viti per ha. (1.30 x 0.70) Il sistema di allevamento è ad alberello già utilizzato in altri fondi dell’azienda.
Come tutte le uve dell’azienda sono certificate biologiche e da qualche anno i fondi sono condotti secondo i principi della agricoltura biodinamica.
I vigneti sono situati nei fondi “Pra Alto 3, Retratto 8, CAMPI MAGRI 11, Cavallero 1” per complessivi 5 ettari.
Il vigneto Cavallero fiancheggia la strada irta e sassosa che porta alla cantina e rappresenta per l’azienda la vera rivoluzione agronomica.
€23.80
Spezier Raboso del Piave
Spezier Raboso del PiaveAnno: 2018
Vitigni: Raboso
Alcol: 13% Vol.
Granato di ottima consistenza.Esordisce minerale e grintoso, ma poi si scioglie su toni fruttati, di ciliegie e lamponi maturi, e floreali di viola. Il percorso si interseca con una leggera speziatura di chiodi di garofano, completandosi con ampie digressioni balsamiche, verso un finale di ribes rosso. Al palato i tannini sono ben presenti ma avvolgenti, donano lunghezza e gusto senza mai predominare. Solo acciaio.
€20.50
Nipolo
NipoloZona di produzione e storia
La viticoltura nel territorio di Castagneto Carducci ha origini antiche; essa risale al tempo degli Etruschi, quando la zona, meta di importanti rotte commerciali degli antichi Greci, vide l’introduzione di nuovi vitigni e di nuove tecniche di vinificazione, nate dall’incontro delle due culture.
La coltivazione della vite suscitò grande interesse anche nei Romani ed inoltre, al periodo medievale risalgono importanti testimonianze di monaci e domini ecclesiastici.
Negli anni a seguire vennero predisposti nuovi impianti sopratutto nelle zone di Bolgheri ed in quelle di San Guido, Belvedere, Segalari, Grattamacco, Lamentano, Sant’Agata, Il Castellaccio, Casavecchia e Felciano, aumentando così la produzione enologica dei vini della zona.
La grande rivoluzione delle zone in questione fu attuata dal marchese Mario Incisa della Rocchetta, che intuì la grande vocazione del territorio ad ospitare gli illustri vitigni francesi Cabernet e Merlot.
Nel 1942 piantò nella tenuta di San Guido a Bolgheri, la prima vigna di appena 2000 metri quadrati con del solo Cabernet, che avrebbe dato origine al mitico Sassicaia.
Oltre al nuovo vitigno introdusse innovazioni colturali come il sesto di impianto molto stretto e basso, una potatura severa, così da ottenere poca uva e l’utilizzo di barrique.
La prima commercializzazione dei vini ottenuti da questo nuovo impianto risale al 1968, data storica per la viticoltura italiana, quando vennero imbottigliate 3000 esemplari di un vino considerato entusiasmante.
Nel 1978 arriva la prima vittoria internazionale, quando il Sassicaia ’72 sbaraglia i migliori 32 Cabernet francesi in una degustazione a Londra.
Il valore inestimabile del Sassicaia venne riconosciuto dal suo legislatore solo nel 1983, dopo averlo per anni classificato come un semplice vino da tavola.
Nello stesso anno si ottiene così il riconoscimento della DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia.
bottiglie prodotte 6000
€14.90
Chianti Classico Brolio 2022
Chianti Classico Brolio 2022Brolio riesce a coniugare la grande bevibilità così tipica del Chianti Classico nella versione giovane ad una struttura piena e complessa, che lo rende vino importante nella sua categoria.
ZONA DI PRODUZIONE Gaiole in Chianti
Le vigne dell’azienda, che dai 280 raggiungono i 480 metri s.l.m., producono le uve destinato al Brolio annata: si tratta di terreni anche molto diversi tra loro ma tutti accomunati dalla ricchezza di scheletro.
Ricasoli è l’azienda vitivinicola più rappresentativa del territorio del Chianti Classico. Tra morbide colline, valli vellutate e fitti boschi di querce e castagni, i 1200 ettari di proprietà ne comprendono circa 240 di vigneto e 26 coltivati a ulivo, in una successione continua di colori e sfumature intorno al Castello di Brolio, nel comune di Gaiole in Chianti.
In questa porzione della Toscana più centrale, dal 1993 il Barone Francesco Ricasoli conduce l’azienda verso nuove sfide, nel rispetto più profondo dei suoi illustri antenati che hanno fatto grande quello stesso territorio, primo tra tutti Bettino Ricasoli.
Nascono per volontà di Francesco Ricasoli, attuale proprietario e Presidente, nuove idee e nuovi concetti per vivere i vigneti in maniera sostenibile: lo studio continuo dei suoli e la selezione clonale del Sangiovese di Brolio sono tra le sue passioni più grandi, tanto da aver voluto rinnovare totalmente i vigneti e definire la mappatura completa degli stessi.
Le nuove etichette sono, pertanto, l’espressione delle tante ricerche condotte con lo stesso rigore scientifico del grande antenato ma con lo spirito contemporaneo di chi raccoglie il testimone e lo porta avanti con nuove energie.
€19.40
Capo di Stato
Capo di StatoAnno: 2017-2018
La nascita di un Cru
Quando il Conte Loredan, dopo anni di produzione di vini di estremo pregio, cominciò a disporre di un patrimonio viticolo ormai di una certa maturità , negli anni 60 cominciò a pensare alla realizzazione di una riserva speciale di Rosso di Venegazzù. Nacque così l’idea di un vino squisito, prodotto in quantità ed annate limitate, che venne ben presto ricercato per molte occasioni speciali, in particolare nella città di Venezia e subito apprezzato in tutto il mondo. Tra i suoi primi estimatori ebbe vari Capi di Stato ed in particolare il Presidente Francese Charles de Gaulle, in onore del quale prese definitivamente la carica di Capo di Stato.
La prima annata venne realizzata nel 1964 come frutto della selezione delle migliori uve provenienti dalla vigna più vecchia dell’azienda.
€64.90
Venegazzù Rosso della Casa
Venegazzù Rosso della CasaAnno:2017
E’ il vino storico del Conte Loredan ed è la piena espressione del terroir di Venegazzù.
Nato negli anni cinquanta come risultato della massima selezione dei grappoli dell’azienda agricola, senza dubbio rappresenta ancor oggi un’avanguardia nell’interpretazione del taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Malbec
€25.20
Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2017
Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2017Le Serre Nuove dell’Ornellaia
Bolgheri DOC Rosso
“Secondo vino” di Ornellaia, nasce nel 1997 dalla decisione di effettuare un’ulteriore selezione nella fase di assemblaggio dei vini base che danno vita a Ornellaia.
Prodotto in prevalenza dai vigneti più giovani, Le Serre Nuove dell’Ornellaia abbina l’impronta del vino simbolo dell’azienda a caratteristiche di freschezza, accessibilità e morbidezza con una struttura, equilibrio e intensità tipiche del grande terroir di Ornellaia.
Clima e annata
La 2012 è stata un’annata siccitosa, così come la 2011. La mancanza d’acqua si è sentita già durante l’inverno, freddo ma poco piovoso. Al momento del germogliamento, che si è svolto nella norma, le precipitazioni accusavano un deficit di circa 100 mm rispetto alla media pluriennale. Una primavera soleggiata e mite ha condotto ad un ottimo sviluppo vegetativo portando ad una fioritura rapida e omogenea. Luglio e agosto sono stati caldi e quasi privi di piogge, facendo temere problemi di blocco della maturazione per mancanza d’acqua. Nonostante ciò, l’invaiatura si è svolta in perfette condizioni completandosi così in modo regolare e soddisfacente. Alcune piogge tra fine agosto e inizio settembre, hanno poi dato un’ulteriore accelerazione alla maturazione che si è completata in modo uniforme con ottimi parametri sia aromatici che polifenolici.
La vendemmia si è svolta tra il 29 agosto e il 17 settembre per i Merlot. Dal 18 settembre è iniziata quella dei Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot dai vigneti giovani, per concludersi il 5 ottobre con i Petit Verdot e Cabernet Sauvignon dai vigneti vecchi.
€46.20
Sapaio 2008
Sapaio 2008Nel 1999 , dopo essersi laureato in ingegneria ed aver lavorato per alcuni anni nell’azienda del padre, il giovane Massimo Piccin innamoratosi della Toscana, decide di acquistare un podere in Castagneto Carducci e di iniziare la sua avventura in questo affascinante mondo . Inizialmente l’azienda possedeva 10 ettari di terreno , ad oggi , dopo aver acquistato altri 25 ettari in località Bibona, i terreni coltivati sono 40 ht.di cui 25 sono a vigneto. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla passione e al duro lavoro di chi ha inizialmente collaborato e creduto in lui, Dario, Roy, Carlo, Gioia e Simone.
I due vini, Sapaio e Volpolo sono curati da Carlo Ferrini, enologo di fama internazionale, e sono di taglio bordolese provenendo da diverse selezioni di uve, maturate in vigneti differenti; oltre al vino si produrre olio toscano. I nomi Sapaio e Volpolo derivano dalle denominazioni di due antichi vitigni toscani: Sapaia e Volpola. Sono stati scelti per esaltare l’origine locale dei prodotti sin dal loro appellativo. La corona che contraddistingue tutta l’immagine di Podere Sapaio è un omaggio alla nobiltà del vino e del territorio, pienamente rispettate dal lavoro svolto in vigna e in cantina.
La filosofia
Podere Sapaio ha una filosofia di sperimentazione e innovazione: si propone di ricercare nuove espressioni dei vitigni bordolesi nel territorio di Bolgheri, con l’obiettivo di ottenere vini che coniughino potenza, eleganza e longevità
€120.00
Chianti Colli Senesi
Chianti Colli SenesiCARPINETA FONTALPINO è di proprietà della famiglia CRESTI dagli anni ‘60 e si trovano tracce della tradizione vinicola aziendale già dagli inizi del secolo scorso.(1800)
La Fattoria è ubicata nel cuore della Toscana, vicinissima alla splendida SIENA nello storico comune di Castelnuovo Berardenga, nella storica Montaperti.
Il territorio che la circonda è ricco di storia, di leggende e d’amore.
Trasmette a chi ha la fortuna di visitarlo emozioni forti ed atmosfere indimenticabili.
Noi abbiamo l’onore ed il privilegio di viverci, e cerchiamo di mantenerne inalterato il paesaggio e le tradizioni.
Gioia è l’enologo della fattoria e si occupa di tutti i processi produttivi, della vinificazione e dell’invecchiamento, determina le scelte più importanti conferendo a tutta la produzione il suo stile personale.
Filippo, si occupa principalmente della parte commerciale e di sviluppo marketing.
I terreni di proprietà si estendono per circa 80 Ettari e presentano vari cultivar.
La superficie vitata si estende per circa 23 ettari di vigneto specializzato suddiviso in uvaggi di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon oltre ad altri vitigni sperimentali pregiati.
(petit verdot,alicante ecc.)
Le zone di produzione aziendale sono quella del Chianti Classico e quella dei Colli Senesi.
€14.90
Brunello di Montalcino
Brunello di MontalcinoEstratto secco 29.9 g/l
Acidità totale 6.30 g/l
Acidità volatile 0.65 g/l
Bottiglie prodotte n. 12.800
Raccolta prima settimana di ottobre
Clima ventilato asciutto
Ceppi per ettaro 4000/5000
Resa 70 q.li uva / Ettaro
Sistema di allevamento cordone speronato
Conservazione tenere le bottiglie coricate in una cantina a temperatura
Costante di 15°, buia, senza rumori ed odori.
Il vigneto è impiantato esclusivamente a Sangiovese e si trova in tre zone distinte nel comune di Montalcino, ciò permette di avere unprodotto equilibrato anche in annate con caratteristiche climatiche particolari.
I terreni sono molto vocati, ricchi di scheletro, godono di un ottima insolazione e di un microclima estremamente favorevole, questo favorisce la produzione di una materia prima di alta qualità ,grazie anche al costante ed attento lavoro manuale, alla potatura verde e al diradamento dei grappoli.
L’altezza varia dai 350 ai 450 mt slm , questo rende possibile una maturazione graduale delle uve, soprattutto con la tendenza ad avere estati sempre più caldi e siccitose, quindi di protrarre l’inizio della vendemmia fino alla prima settimana di ottobre.
La densità di impianto è di 4500 viti per ettaro e la forma di allevamento è il cordone speronato con un numero ridotto di gemme per contenere la resa in circa 70 q.li/ Ha
La vendemmia si svolge esclusivamente a mano dopo avere effettuato durante l’estate un drastico diradamento dei grappoli.
La cantina si trova a ridosso di Montalcino, a circa 500 mt dal centro storico e gode di uno splendido panorama che si affaccia sull’antica cittadina, la Val D’Arbia e sui boschi circostanti. Qui avvengono tutte le operazioni di vinificazione, affinamento e imbottigliamento.
La cantina di vinificazione è ubicata in un locale interrato, di recente costruzione, nascosto sotto una terrazza naturale e efficientemente coibentata. La vinificazione avviene in vasche di acciaio inox termoregolate della capacità di 60 Hl.
La cantina di affinamento è costruita con muri a pietra naturale ed è dotata di un impianto di condizionamento.
L’affinamento in legno avviene in botti di rovere di Slavonia della capacità media di circa 30 Hl e tonneax di rovere francese. Terminato l’affinamento il vino viene imbottigliato e lasciato riposare nel vetro per almeno sei mesi in locale di stoccaggio a temperatura costante di 15°.
€49.00
Rosso di Montalcino
Rosso di MontalcinoEstratto secco 28.5 g/l
Acidità totale 5.2 g/l
Acidità volatile 0.65 g/l
Bottiglie prodotte n. 14.933
Raccolta prima settimana di ottobre
Clima ventilato asciutto
Ceppi per ettaro 4000/5000
Resa 80 q.li uva / Ettaro
Sistema di allevamento cordone speronato
Conservazione tenere le bottiglie coricate in una cantina a temperatura Costante di 15°, buia, senza rumori ed odori.
Il vigneto è impiantato esclusivamente a Sangiovese e si trova in tre zone distinte nel comune di Montalcino, ciò permette di avere un prodotto equilibrato anche in annate con caratteristiche climatiche particolari.
I terreni sono molto vocati, ricchi di scheletro, godono di un ottima insolazione e di un microclima estremamente favorevole, questo favorisce la produzione di una materia prima di alta qualità ,grazie anche al costante ed attento lavoro manuale, alla potatura verde e al diradamento dei grappoli.
L’altezza varia dai 350 ai 450 mt slm , questo rende possibile una maturazione graduale delle uve, soprattutto con la tendenza ad avere estati sempre più caldi e siccitose, quindi di protrarre l’inizio della vendemmia fino alla prima settimana di ottobre.
La densità di impianto è di 4500 viti per ettaro e la forma di allevamento è il cordone speronato con un numero ridotto di gemme per contenere la resa in circa 70 q.li/ Ha
La vendemmia si svolge esclusivamente a mano dopo avere effettuato durante l’estate un drastico diradamento dei grappoli.
La cantina si trova a ridosso di Montalcino, a circa 500 mt dal centro storico e gode di uno splendido panorama che si affaccia sull’antica cittadina, la Val D’Arbia e sui boschi circostanti. Qui avvengono tutte le operazioni di vinificazione, affinamento e imbottigliamento.
La cantina di vinificazione è ubicata in un locale interrato, di recente costruzione, nascosto sotto una terrazza naturale e efficientemente coibentata. La vinificazione avviene in vasche di acciaio inox termoregolate della capacità di 60 Hl.
La cantina di affinamento è costruita con muri a pietra naturale ed è dotata di un impianto di condizionamento.
L’affinamento in legno avviene in botti di rovere di Slavonia della capacità media di circa 30 Hl e tonneax di rovere francese. Terminato l’affinamento il vino viene imbottigliato e lasciato riposare nel vetro per almeno sei mesi in locale di stoccaggio a temperatura costante di 15°.
€22.00
Franchetti
FranchettiIl vino Franchetti 2012 è fatto con uve di petit verdot che crescono a mille metri sul lato nord dell’Etna, a Contrada Guardiola. Contrada Guardiola è stata formata 15 mila anni fa dall’ultima delle grandi esplosioni piroclastiche che hanno gettato a terra un profondo deposito di cenere e pomice. Dopo quella, il vulcano cambiò e cominciarono le colate laviche. La maggior parte dei vigneti oggi cresce sulle colate laviche che hanno coperto il vulcano, ma qualche zona come Contrada Guardiola è rimasta scoperta.
Vigne piantate intorno ai 1000 metri di altezza in antiche terrazze viticole del lato nord dell’ Etna nel Cru di Guardiola, sulla colata lavica sopra Passopisciaro. Sono selezioni massali di Cesanese d’Affile provenienti della zona alta di Paliano in provincia di Frosinone, dove sono originarie.
L’ altezza e i terreni vulcanici dell’ Etna conferiscono a quest’ uva risultati più estremi e costanti. Il Petit Verdot è frutto di selezione massale da alcuni vigneti di St. Julien, a Bordeaux.
I vini Petit Verdot sono originari di Bordeaux – Francia. Si tratta di una varietà di uve rosse quasi sempre utilizzata per mescolarsi con altri vitigni provenienti sempre da Bordeaux. La sua origine è misteriosa, così come avviene con molti altri vitigni. Presumibilmente il Petit Verdot è anteriore al Cabernet Sauvignon, anch’esso originario di Bordeaux; la prima registrazione di questo vitigno risale al secolo XVIII.
Il Petit Verdot ha come padri i vitigni Tressot e Duras, quest’ultimo proveniente dalla zone settentrionale della Valle del Tam, vicino alla regione di Tolosa; si presume che il Petit Verdot è stato portato dai Romani verso l’inteno del Mediterraneo.
Il Petit Verdot, come ci viene suggerito dal suo nome stesso, deve essere molto maturo per raggiungere la sua pienezza (“petit”, parola francese che significa “poco” e “verdot” che significa “verde”: Petit Verdot = poco verde), è a bacca piccola ed ha un intenso colore nero. Uno dei maggiori problemi del Petit Verdot è che talvolta la bacca smette di crescere, quasi sempre per ragioni climatiche. E una delle sue caratteristiche più interessanti è che spesso produce più di due grappoli per germoglio.
Il Petit Verdot si può trovare soprattutto a Bordeaux, in particolare nella zona del Médoc, dove raggiunge la sua eccellenza solo nelle annate più calde, ed è quasi sempre utilizzato per le denominazioni miste bordolesi (o Bordeaux Blends, letteralmente “miscele Bordeaux”). In Australia si trova il maggior numero di piantagioni di questo vitigno, utilizzato nella produzione di vini monovarietali. Anche in Italia ritroviamo il Petit Verdot, ma nel nostro paese viene impiegato per la produzione di vini 100% Petit Verdot. Lo ritroviamo in quantità considerevoli anche negli Stati Uniti, dove viene utilizzato per il Meritage, in Cile, Spagna, Canada, Argentina e Venezuela.
Come abbiamo visto, la produzione di vini 100% Petit Verdot è alquanto scarsa; quasi sempre è accompagnato da un altro vitigno la cui percentuale è solitamente maggiore.
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