Il Gentile Marche Bianco (TRIPLE AAA)
Il Gentile Marche Bianco (TRIPLE AAA)Di Giulia
Giulia Fiorentini / Cupramontana
“Nasce, la mia azienda, dall’incontro con una pienezza.”
Quello della campagna è un sogno che Giulia Fiorentini si è trovata seminato dentro dall’infanzia. All’età di sette anni, pur essendo nata e cresciuta a Milano, proclamava a gran voce di voler fare la contadina: la terra e il suo lavoro avrebbero sfamato la sua autonomia sotto il sole, facendone un immenso gioco a cielo aperto. Questo sogno ha trovato forma nei suoi 26 anni, alla fine di un lungo periodo di viaggio, quando l’inquietudine dell’adolescenza non riusciva a trovare sollievo se non nel contatto profondo con la terra. Il luogo è un paesino nelle Marche, a Cupramontana, crocevia di vignaioli indipendenti e di contadini, gente semplice, generosa di fatiche condivise: loro le hanno insegnato come potare un tralcio, come guidare un trattore, cosa leggere in un vino.
Nel 2012 nasce l’azienda, rilevata da proprietari bergamaschi che la introducono ai fondamenti di un abitare in relazione con la terra. Nel 2016 Giulia conosce l’amore, così questo luogo è oggi abitato da due donne: a condividere con lei la vita e è arrivata Ileana, assetata di natura e come Giulia proveniente da una grande città . Quello che cercano nel vino è quanto hanno cercato per loro, quanto oggi le lega alla vigna: una possibilità di espressione senza compromessi, il canto della terra così com’è, nei suoi mille profumi, attraverso i suoi colori, mai ripetibili, sempre nuovi, inafferrabili. Da 2 ettari condotti in maniera biologica, nella culla più vocata al Verdicchio, producono quattro vini e due spumanti, lavorati in maniera naturale, senza l’ausilio di lieviti e altri interventi chimici, tra cui spiccano i bianchi: il Gentile, nervoso, trafitto di luce; il Grottesco, ampio e profondo di lunghe maturazioni e macerazioni; e l’ancestrale Scompiglio, irriverente e imprevedibile bollicina.
Giulia e Ileana per il futuro desiderano continuare a crescere nella bellezza e, della bellezza, farne la parola ultima sulle cose, anche se costa gesto di fatica, anche se impegna a tempo pieno. Rinascere in ogni vino, conoscere in ogni pianta, vivere di una natura che, per quanto agricola, è promessa di assoluta libertà . Coltivare è la sola possibilità , per l’uomo, d’amare.
Suolo: Argilloso calcareo
Estensione del vigneto: 1.4 ha
Tipo d’impianto: Guyot
Densità ceppi per ha: 3.100
Età media del vigneto: 30 anni
Produzione media per ha: 40 hl
€16.70
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie€13.20
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le VaglieSanta Barbara
l nome Santa Barbara è un omaggio alla nostra terra, alle nostre tradizioni e ai nostri culti. La storia di questi luoghi affonda le radici nel VI secolo, quando Senigallia era una città bizantina e un avamposto longobardo (e quindi “barbaro”) si insediò in un borgo vicino. Da allora, quel borgo prese il nome di Barbara dove sorge oggi la nostra cantina, la quale ha il privilegio di avere la sua sede produttiva all’interno di un antico monastero.
La mission della Cantina
La passione, unita al rispetto della terra e alla voglia di innovare sono le basi sulle quali abbiamo deciso di improntare la nostra azienda. Ogni vendemmia è un esame importante per quanto riguarda la vita delle nostre uve e delle nostre terre. Quello che ci prefiggiamo, anno dopo anno, è migliorare lo standard qualitativo della materia prima, tenendo conto della tradizione e della storia del terreno ma applicando allo stesso tempo nuovi concetti di produzione, attraverso la pratica del diradamento e una cura maniacale della sanità delle uve.
Non è però merito nostro il paesaggio che ne deriva… è il vino stesso a perfezionarne continuamente i dettagli. Così, ogni giorno, non ci stanchiamo mai di ammirare le nostre terre e di innamorarci delle nostre uve. E’ per noi un privilegio lavorare in questi luoghi, ed è quindi per noi un dovere trasmettere l’essenza di questa terra e la qualità del nostro lavoro nelle 900.000 bottiglie che ogni anno vengono prodotte e, delle quali, ben il 50% viene esportato in tutto il mondo dall’Europa, agli Stati Uniti, al Canada, fino ad arrivare in Mexico, Brasile, Australia, Giappone, Singapore, Cina, Hong Kong e Tailandia. Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e a migliorarci.
Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e intraprendere sempre nuovi progetti.
igneti
I nostri vigneti, tra i 25 e i 40 anni, sono distribuiti su 45 ettari di terreno lungo le sinuose colline che dal comune di Barbara attraversano Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia fino ad arrivare a Morro D’Alba e Cupramontana. La particolarità di queste zone sono i terreni argillosi e ricchi d’acqua che sorgono in una fascia di terra racchiusa tra il Mare Adriatico, a est, e la catena degli Appennini, ad ovest. Le lavorazioni, che iniziano a gennaio e proseguono fino ad ottobre, vengono svolte ancora a mano, sotto l’attenta guida di rinomati tecnici ed esperti contadini. L’Azienda si è posta fin dall’inizio della sua attività due obiettivi: il rilancio delle uve autoctone, Verdicchio Castelli di Jesi, Montepulciano e Lacrima di Morro d’Alba, e la creazione di vini dal “gusto internazionale” che abbiano originalità e grande personalità come il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon.
€13.20
Verdicchio di Matelica
Verdicchio di MatelicaAnno: 2022
Vitigno: Verdicchio
Alcol: 13.50% Vol.
È un vino prodotto interamente con uve verdicchio di nostra proprietà . È il primo vino ad uscire sul mercato tra marzo e aprile. Si caratterizza per la presenza di sentori di frutta fresca (principalmente mela) ed essendo un non aromatico, si possono avvertire note floreali e vegetali. È dotato di una buona struttura ed equilibrio. Rappresenta in pieno tutte le caratteristiche del Verdicchio d’annata a Matelica.
€12.00
Verdicchio Ste
Verdicchio SteSanta Barbara
l nome Santa Barbara è un omaggio alla nostra terra, alle nostre tradizioni e ai nostri culti. La storia di questi luoghi affonda le radici nel VI secolo, quando Senigallia era una città bizantina e un avamposto longobardo (e quindi “barbaro”) si insediò in un borgo vicino. Da allora, quel borgo prese il nome di Barbara dove sorge oggi la nostra cantina, la quale ha il privilegio di avere la sua sede produttiva all’interno di un antico monastero.
La mission della Cantina
La passione, unita al rispetto della terra e alla voglia di innovare sono le basi sulle quali abbiamo deciso di improntare la nostra azienda. Ogni vendemmia è un esame importante per quanto riguarda la vita delle nostre uve e delle nostre terre. Quello che ci prefiggiamo, anno dopo anno, è migliorare lo standard qualitativo della materia prima, tenendo conto della tradizione e della storia del terreno ma applicando allo stesso tempo nuovi concetti di produzione, attraverso la pratica del diradamento e una cura maniacale della sanità delle uve.
Non è però merito nostro il paesaggio che ne deriva… è il vino stesso a perfezionarne continuamente i dettagli. Così, ogni giorno, non ci stanchiamo mai di ammirare le nostre terre e di innamorarci delle nostre uve. E’ per noi un privilegio lavorare in questi luoghi, ed è quindi per noi un dovere trasmettere l’essenza di questa terra e la qualità del nostro lavoro nelle 900.000 bottiglie che ogni anno vengono prodotte e, delle quali, ben il 50% viene esportato in tutto il mondo dall’Europa, agli Stati Uniti, al Canada, fino ad arrivare in Mexico, Brasile, Australia, Giappone, Singapore, Cina, Hong Kong e Tailandia. Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e a migliorarci.
Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e intraprendere sempre nuovi progetti.
igneti
I nostri vigneti, tra i 25 e i 40 anni, sono distribuiti su 45 ettari di terreno lungo le sinuose colline che dal comune di Barbara attraversano Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia fino ad arrivare a Morro D’Alba e Cupramontana. La particolarità di queste zone sono i terreni argillosi e ricchi d’acqua che sorgono in una fascia di terra racchiusa tra il Mare Adriatico, a est, e la catena degli Appennini, ad ovest. Le lavorazioni, che iniziano a gennaio e proseguono fino ad ottobre, vengono svolte ancora a mano, sotto l’attenta guida di rinomati tecnici ed esperti contadini. L’Azienda si è posta fin dall’inizio della sua attività due obiettivi: il rilancio delle uve autoctone, Verdicchio Castelli di Jesi, Montepulciano e Lacrima di Morro d’Alba, e la creazione di vini dal “gusto internazionale” che abbiano originalità e grande personalità come il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon.
Lugana Clay
Lugana ClayAnno: 2018
Prodotto esclusivamente da uve di Turbiana appartenenti a vitigni autoctoni del podere, uve meticolosamente selezionate
CLAY significa argilla in inglese ed è grazie alle argille della nostra terra che il nostro vino acquista il suo carattere unico.
Bottiglie a tiratura limitata.
Questo vino esce solo nelle migliori annate.
Bevendolo devi capire la personalità di chi lo fa. Il vino di Cascina Maddalena rispecchia il suo modo di produrre il Lugana, la sua visione, la volontà e la forza di fare il vino come una volta, senza inseguire mode o modi che non gli appartengono. Come dicono tra gli addetti ai lavori è un vino che non si stacca dal palato, ma il suo sapore, la sua essenza rimangono in bocca per deliziare il tuo palato e darti un piacere diverso, unico.” – Mattia Zordan
“Poche bottiglie, dalle 25 alle 30 mila secondo annata nei 4 ettari di proprietà , grande qualità , questa la sua filosofia, nella testa il Lugana, nome ed etichetta del suo vino principale lo esplicitano, prima di tutto «bevibilità , pulizia, freschezza, tipicità ». Solo uve Turbiana, niente compiacimenti zuccherini nè profumi esasperati ma sapidità , mineralità , eleganza con una insospettabile, per alcuni, longevità .” – Carlos Mac Adden, Corriere della Sera, 1 set 2017
“Qui la turbiana, che altro non è se non il biotipo locale del plebeo trebbiano, trova sulle argille di bordo lago la bellezza e la coordinazione di un cigno. E vola alta, difatti.” – Castagno, Gravina e Rizzari, Vini da scoprire – La riscossa dei vini leggeri
“Mattia, 24 anni, ha talento ed idee chiare: oltre che della vigna si occupa in prima persona della cantina, la sua visione del Lugana è tradizionalista/classica, nessun’altra uva in uvaggio e pochi interventi in cantina. Viene praticata una viticoltura a basso impatto ambientale con la volontà ogni anno di alzare l’asticella della qualità . Mattia con molta concretezza e senza talebanismi sta sperimentando vinificazioni con lieviti indigeni e sta lavorando ad altri progetti come filtrazioni piu’ larghe, per cercare di esaltare al massimo il carattere piu’ autentico del Lugana e del suo prezioso terroir.” – Michele Malavasi, Vis à Vin, 8 giugno 2014
“Che grande, grande piacere quando, seduto ad un tavolo, bicchiere dopo bicchiere ti si forma innanzi un quadro bello, variegato, pieno di personalità , di originalità , soprattutto. Tu assaggi, e ti rendi conto di tutti i pezzetti incastrati, minutamente, con semplicità ma altrettanta decisione, cura, passione, dedizione; pezzetti incastrati che diventanto vini poco usuali, brillanti, spontaneamente in cerca di complessità senza mollare un briciolo della loro capacità di chiamarti a bere. Una di quelle magnifiche sorprese – solo per te che non bazzichi tanto, sia chiaro – che danno proprio un bel senso al nostro lavoro.” – Luca Santini
Recensioni su Cascina Maddalena
€26.90
Bianco Alpi Retiche 2021
Bianco Alpi Retiche 2021Nino negri
La Nino Negri rappresenta oggi la realtà vitivinicola Valtellinese che meglio concilia tradizione e tecnologia. Per ottenere grandi risultati è necessario lavorare sempre con il massimo impegno ed investire continuamente in cantina e nei vigneti.
Oggi la cantina conta 1500 barriques nuove di rovere francese e americano e ha completato la sostituzione delle grandi vecchie botti con più di 100 botti di dimensione diverse ma più piccole per permettere una maggiore selezione delle masse.
La stessa cosa vale per le nuove vasche d’acciaio e per i vinificatori più moderni che ci permettono di implementare nuovi sistemi di vinificazione. Sono stati reimpiantati 11 dei 31 ettari di proprietà con nuove selezioni clonali di nebbiolo e nuovi sistemi di impianto a girapoggio.
Vigneti
Un ambiente unico, che dà molto ma in cambio chiede fatica, sacrificio e passione. Le viti qui crescono in terreni straordinari, sulle pendici dei monti, protette dai freddi venti del nord, esposte al sole dal suo sorgere al suo tramonto.
Nel cuore di una zona vinicola così importante, la Nino Negri è proprietaria di ben 33 ettari di vigneti posti nelle zone più prestigiose.
Dalla vendemmia 2017, questa tipologia denominata in precedenza “Terrazze Retiche di Sondrio”, prende il nome di Alpi Retiche. Include vini rossi, rosati, bianchi,frizzanti, passiti, novelli, da vendemmia tardiva e spumante metodo classico,anche rosè. L’elenco dei vitigni ammessi comprende tutti quelli idonei e in osservazione in Regione Lombardia. i bianchi sono molto sapidi e serbevoli, fragranti se consumati giovani ma anche complessi e minerali sefermentati in legno e affinati in bottiglia.
€15.80
Pandataria Bianco Lazio
Pandataria Bianco LazioEsposizione: SUd-ovest – Altitudine: 30 mslm
Superfice: 2ha – Ceppi/ha: 3500 ha
Sesto di impianto : 1,2m x 2,4m – Allevamento: guyot
Anno di impianto : 2013/2016 – Resa per ettaro: 60 q.li/ha
http://www.candidaterra.it/
PANDATARIA
il vino del confino
Solo da una grande uva può nascere un grande vino. E’ questa la regola base cui ogni produttore sa di non poter sfuggire se intende realizzare un vino di eccellenza, per cui in questa erea abbiamo dedicato la massima attenzione e attinto alle migliori competenze nazionali. Prima di scegliere i vitigni da impiantare sono stati svolti accurati studi geomorfologici per individuare le varietà di viti porta-innesti più adeguate ad essere coltivate sui nostri terreni e in prossimità del mare, e in seguito sono state scelte tre qualità di vitigni: Greco, Fiano e Falanghina che sono allevate con il sistema Guyot.
Abbiamo dato al nostro vino il nome di PANDATARIA che il nome con il quale gli antichi chiamarono la nostra amata isola di Ventotene e, dopo sei lunghi anni di studi e perfezionamento lo abbiamo presentato nel mondo enologico italiano, ottenendo subito plausi e complimenti.
http://www.candidaterra.it/azienda.html
€28.60
Bianco Emotiq ORANGE
Bianco Emotiq ORANGERiccardi Reale
Azienda relativamente nuova nel mondo dei vini naturali, nata dalla passione e dall’amore per la terra di Lorella Reale e di Piero Riccardi, primo anno di produzione nel 2013, Cantine Riccardi Reale è grande 5 ettari e abbraccia i due comuni limitrofi di Bellegra e Olevano Romano, vicinissimi a Roma.
Lorella e Piero si conoscono lavorando assieme nel mondo televisivo ma nel 2010, concretizzano il desiderio di conservare a Bellegra, terra di origine di Piero, la volontà di salvaguardare e portare avanti la storia di uno dei vitigni tipici della zona, il Cesanese,uno dei vini rossi più importanti ed autoctoni del Lazio. La vigna viene lavorata in modo biodinamico, in continua evoluzione con studi e confronti con altri vignaioli,di modo che la chimica non venga mai utilizzata, e puntando piuttosto ad un’incremento della fertilità dei suoli (tramite sovesci e preparati biodinamici) nella convinzione di poter solo così ottenere buona uva, sana e integra, da cui produrre ottimi vini, non soltanto vini di terroir ma anche godibili, digeribili e ovviamente buoni.
A Olevano Romano, esattamente nella zona di Colle Pazzo, a 300 mt sul livello del mare ci sono i due vigneti coltivati a guyot della varietà chiamata Cesanese di Affile o Cesanese piccolo.
All’interno di ogni singolo vigneto coesistono due tipologie di terreno, uno di natura vulcanica di colore rossastro, mentre l’altro invece, composto da terre bianche arenarie emerse nel periodo Cretaceo. Le uve vengono raccolte separatamente per zone e al termine di ogni affinamento otteniamo tre diversi tipi di Cesanese, due sono il risultato della distinzione delle uve prodotte nelle rispettive tipologie differenti di terreno e uno che rappresenta al contrario il frutto dell’unione delle uve prodotte sui due tipi di terreno.
In cantina viene mantenuto il rispetto portato in vigna e al suolo, si manipola il meno possibile il prodotto procedendo con un semplice ma efficace ragionamento: buona uva sana crea buoni vini.
Fermentazione spontanea e macerazione in vasche di cemento oppure acciaio, mentre l’affinamento avviene in legno di rovere e castagno (legno di cui Olevano nei tempi passati era famosa per la produzione di botti di affinamento) senza aggiunta di sostanze.
€20.20
Tre Armi Lazio Bianco BIOLOGICO
Tre Armi Lazio Bianco BIOLOGICOL’Azienda Agricola Le Rose nasce da una convinta e condivisa passione per i prodotti della terra e da un appezzamento acquistato nel 2003 nella campagna di Velletri. In questa piccola tenuta di fronte al mare, situata tra le colline dei Castelli Romani, grazie alla guida di un enologo coraggioso come Luca D’Attoma, abbiamo individuato, tra la tradizione, il passato geologico delle nostre terre e la ricerca della qualità , dei vitigni che potessero arricchire e rinnovare quelli già presenti nella nostra zona.
Per creare vini delicati ma ricchi, riconoscibili ma non aggressivi, abbiamo aggiunto a malvasia puntinata e verdicchio, ben noti nelle nostre zone, il fiano, già presente in passato e tipico delle zone vulcaniche, petit e gros manseng, utilizzati per la vendemmia tardiva, e il cesanese. Crediamo nella ricerca della qualità a tutti i costi come strumento di rilancio del territorio del Lazio, per questo lavoriamo alla creazione di prodotti buoni, sani e sostenibili che possano rappresentare al meglio le potenzialità dimenticate del nostro territorio.
Valorizzare il territorio significa prima di tutto proteggerlo”
Fin dall’inizio la scelta del biologico c’è sembrata la via più “naturale” da intraprendere puntando nel tempo alla conversione in biodinamica. Dal 2011 le etichette dei nostri bianchi sono tutte bio, e per controllare meglio i processi di produzione, dalla barbatella al bicchiere, abbiamo deciso di interrompere la produzione dei vini rossi, per i quali utilizzavamo uve cesanese provenienti da una vecchia vigna di Olevano Romano e impiantare all’interno della nostra azienda una nuova vigna.
Abbiamo ridotto al minimo le quantità di zolfo e rame utilizzate che, nonostante siano previste nelle coltivazioni biologiche, comportano un apporto forzato di metalli pesanti nel terreno. Stiamo sperimentando quindi nuove tecniche di protezione della vite, lavorando per il futuro nel miglioramento delle tecniche di potatura al fine di rendere le piante meno vulnerabili e introducendo l’uso di estratti di alghe marine che nel tempo andranno a sostituire zolfo e rame.
€14.20
Frascati Superiore Racemo
Frascati Superiore RacemoL’Olivella è stata fondata nel 1986, grazie all’ispirazione di un esperto viticoltore pugliese, il signor Umberto Notarnicola, e di uno scrupoloso esperto di vini piemontese, il signor Bruno Violo, entranbi innamorati del paesaggio del Lazio. E’ un’azienda agricola giovane e dinamica, che si innova costantemente, seppur mantenendo forti legami con la cultura e le tradizioni locali. Le colline, dove le vigne di Frascati crescono, sono di origine vulcanica, ricche di sali minerali (potassio, fosforo, calcio e magnesio) e povere di azoto.
Il mix ideale per la coltivazione della vite e la produzione di vini di alta qualità organolettica. L’Olivella è situata tra Monteporzio e Frascati, sulle colline intorno a Roma, pochi chilometri a sud, lungo la via Tuscolana. E’ facilmente raggiungibile dall’autostrada Roma-Napoli, uscendo allo svincolo Monteporzio Catone. Frascati è sempre stato il vino di Roma, che vanta la più lunga tradizione storica: gli antichi romani apprezzavano il vino di Tuscolo, collina sopra Frascati, una terrazza naturale che si affaccia sulla Capitale.
Papa Paolo III (1534 – 1549), prima di diventare Papa, come vescovo di Frascati, ha reso questo vino, il Frascati appunto, sempre presente sulla tavola papale. Goethe, il famoso scrittore tedesco, durante il suo soggiorno a Roma nel 1816, lo definisce “paradisiaco”.
Un’azienda agricola giovane e dinamica, che si innova costantemente,
seppur mantenendo forti legami con la cultura e le tradizioni locali.
Dati Analitici
Acidità Totale: 5,50 gr/lt.
Estratto secco: 21 gr/lt.
Zucchero residuo: 2,5-3,5 gr/lt.
https://www.olivella.it/
€11.80
Ribolla Anfora
Ribolla AnforaAnno: 2015
Vitigno: Ribolla Gialla
Alcol: 13% Vol.
Ribolla è il vino cui Gravner tiene di più in assoluto perché è parte integrante della sua terra. I sette mesi di contatto con le bucce in anfora hanno permesso l’estrazione di una grande quantità di sostanza colorante che gli ha conferito l’aspetto giallo ambrato con cui si presenta. Ma se originale è il colore, ancora di più lo sono i profumi, intensi ed eleganti: frutta esotica candita, uva passa, sale e pepe, ciliegie sotto spirito. Il gusto è secco, asciutto e saporoso. Si consuma a piccoli sorsi, ma ad intervalli ravvicinati.
€85.40
Biancosesto MAGNUM
Biancosesto MAGNUMTra passato e futuro, perfettamente inserita nella contemporaneità . È così che si potrebbe definire una delle cantine più rappresentative di tutto il Friuli-Venezia Giulia ed in particolare dei suoi Colli Orientali. Una storia in continua evoluzione, che inizia oltre cinquant’anni fa grazie a poco vino sfuso e che prosegue oggi con la costruzione della nuova cantina, luogo funzionale ad una produzione unica per costanza qualitativa. Dal Friulano alla Ribolla gialla, dalla Malvasia allo Schioppettino ed il Pignolo, non c’è vino de La Tunella che non valga l’assaggio grazie ad una completa aderenza territoriale ed un’innata eleganza.
Un territorio unico al mondo
La storia de La Tunella e i vini che ne sono il frutto prezioso sono inscindibili da un territorio, i Colli Orientali del Friuli da sempre considerato tra i più vocati alla coltivazione della vite, per le terre composte da una miscela di arenaria e di marna (la ponca, in friulano) e per il microclima, favorevolissimo e unico al mondo: le colline di lontanissima origine eocenica,lavorate a terrazze dalla mano dell’uomo (si tratta di ben duemila ettari di superficie vitata), sono protette a Nord dalle Prealpi Giulie, scudo poderoso contro i venti più freddi, e piacevolmente riscaldate dalle brezze che provengono da Sud, dal mare Adriatico, lontano solo poche decine di chilometri.
Valori indicativi: Acidità totale 5,50 gr/L; alcool 13,50% vol.
€46.00
Vitovska Origine
Vitovska OrigineSe c’è un vitigno rappresentativo dell’aspra e fiera zona del Carso, dove il vento di Bora sferza con vigore le antiche viti divenute tutt’uno con la roccia madre, quel vitigno è appunto la Vitovska: timida e lenta nell’esprimersi durante i primi anni di vita, molto esigente dal punto di vista produttivo, è capace di regalare sensazioni uniche se vinificata come un rosso, dando strabilianti prove di longevità , testimoniabile da una complessità aromatica sinceramente fuori dal comune e difficlmente riscontrabile in altri bianchi.
A dare lustro a questo vitigno dalle profonde peculiarità sono i fratelli Vodopivec, per anni impegnati in una produzione che assomiglia più che altro a una scelta di vita: nei vigneti dei Vodopivec, a cavallo tra Italia e Slovenia, crescono unicamente piante di Vitovska, precisamente diecimila per ettaro, con una resa che non supera mezzo chilogrammo per ettaro. In campo non viene fatto ricorso ad alcun fertilizzante, diserbante o anticrittogamico e la vendemmia ha effettivamente luogo solo nelle annate migliori. Per una piccola percentuale di Vitovska, i Vodopivec riservano una tecnica di vinificazione che riprende l’antichissimo utilizzo delle anfore di terracotta interrate, come avveniva agli albori della nascita del vino nel territorio del Caucaso.
L’anfora ha la peculiarità di garantire una traspirazione del vino maggiore rispetto a contenitori di altri materiali, nutrendo lo sviluppo aromatico verso sentori ad alta complessità . Con questo principio, la Vitovska Anfora di Vodopivec riposa nelle anfore a contatto con le bucce per 6 mesi, assumendo connotazioni aromatiche senza pari, per poi maturare 2 anni nelle grandi botti di rovere di Slavonia. Solo così, la Vitovska riesce a mostrare i suoi lati migliori, regalando la possibilità di assaggiare un vino così come lo si sarebbe fatto quasi 2000 anni fa.
Verità
Fuori, il Carso è la terra della verità . Aspra, ostica, difficile. In una parola, vera. La terra della pietra e del vento, della natura forte e vigorosa. La terra delle stagioni dai colori da sogno, dell’aria tersa e pungente.
Dentro, il Carso è nella cantina. Fatta di pietra, parte di una casa antica che è testimone della lunga storia di questo territorio, la cantina è un angolo di natura gelosamente protetta, un ecosistema che crea naturalmente le condizioni ideali perchè la natura trovi la sua dimora.
€44.40
Ribolla Gialla
Ribolla GiallaI vini
Non si può non parlare di un vitigno intimamente legato a questo territorio, qual è la Ribolla gialla.
Di origine incerta, sicuramente tra i più antichi della regione, è stato riscoperto dai vignaioli locali e trasformato in prodotto di eccellenza che sorprende per l’intensità dei suoi profumi ed aromi.Qui ad Oslavia, la Ribolla, ferma e ottenuta da macerazioni più o meno lunghe, ha il suo territorio d’elezione e riesce ad esprimersi al meglio.
Piantata sulle sommità delle colline, dove i terreni sono più poveri ma con forte presenza di minerali, la pianta cresce meno vigorosa che altrove ma i pochi grappoli prodotti resistono sulle viti fino all’autunno e offrono una buccia spessa e ricca di polifenoli, antiossidanti naturali che consentono l’utilizzo di una quantità molto inferiore di solfiti.
Il compito del produttore è rispettare l’integrità dell’uva, preservandone il più possibile le proprietà che acquisisce con la maturazione, e cercare di ottenere vini sapidi, profondi e longevi, più genuini e meno sofisticati possibile.
https://lacastellada.it/
€31.60
Ograde
OgradeIl Venezia Giulia IGT “Ograde”, nonostante sia l’ultimo arrivato, è senza dubbio il fiore all’occhiello della cantina Skerk, capace di imporsi con fermezza agli occhi di critici nazionali ed internazionali.
Fondata nel 1990 la tenuta Skerk è un’azienda giovane ed in continua crescita grazie alla qualità dei suoi prodotti. I 6 ettari di proprietà , situati a Prepotto sull’Altopiano Carsico, godono di un clima ed di un terroir perfetto per la coltivazione dei vitigni vitovska, malvasia istriana, sauvignon, pinot grigio e terrano, che riescono infatti ad esprimersi a livelli eccelsi. La filosofia dell’azienda prevede un approccio interamente naturale e biologico, con tanto di certificazione per dimostrarlo, per il quale ogni trattamento chimico è severamente proibito. La cantina stessa è una semplice grotta scavata nella roccia carsica in cui i vini, mai chiarificati o filtrati, subiscono macerazioni e vinificazioni. Sandi Skerk, proprietario dell’azienda, è riuscito nell’impresa di produrre vini unici e dalla tipica impronta friulana, oramai apprezzatissimi da pubblico e critica sia dentro che fuori i confini italiani.
€30.60
Sauvignon
SauvignonL’AZIENDA
Nel 1954 Giuseppe Bensa, ritornato dalla Svizzera, dove lavorava come carpentiere, decise di acquistare degli appezzamenti di terreno ed una casa, per adibirla ad osteria dove vendere alla mescita i vini da lui prodotti.
Nel 1985, i figli Giorgio e Nicolò preferirono intraprendere un’attività diversa e decisero di iniziare ad imbottigliare il vino che già vendevano sfuso e di dedicarsi anima e corpo alla viticoltura, fondando così l’azienda agricola “La Castellada”, dal nome di una collina di Oslavia
Dei 10 ettari di vigneti che costituiscono l’azienda, una metà ha 45/55 anni e circa 3000/3500 ceppi per ettaro con una produzione di 50 q/ha, com’era abitudine una volta, mentre l’altra metà , più recente, di circa 25 anni d’età , conta 5500/6000 piante per ettaro con una resa inferiore di 50 q/ha, raggiungendo così ottime maturazioni e concentrazioni.
IL TERRITORIO
Oslavia, 180 m slm, è un piccolo angolo del Collio attraversato dai filari, situato sulle colline che attorniano Gorizia, a ridosso del confine sloveno.
Il suolo è composto da sedimenti sottomarini stratificati di marne ed arenarie (ponca o tecnicamente flysch) di origine eocenica, che spinge le radici delle viti a dirigersi in profondità per ricercare l’acqua e i sali minerali necessari al proprio sostentamento.
I VIGNETI
In campagna si utilizzano esclusivamente solfato di rame e zolfo per contrastare la peronospora e l’oidio.
I filari sono completamente inerbiti, così da creare un equilibrio fondamentale grazie agli elementi di biodiversità . L’inerbimento è, inoltre, un regolatore idrico tale da rendere inutile l’irrigazione.
LA CANTINA
Le tecniche naturali non si limitano al vigneto ma vengono applicate anche in cantina, dove si prende spunto dalle pratiche enologiche tradizionali.
Grazie alle macerazioni svolte a contatto con le bucce in tini troncoconici, per periodi più o meno lunghi a seconda del tipo di uva, i mosti iniziano la fermentazione con l’azione dei lieviti indigeni, per poi proseguire con l’affinamento per due anni in legno, in vecchie botti grandi, barriques o tonneaux.
Una bassissima solfitazione, l’effettuazione di travasi solo in casi di necessità e il non controllo della temperatura, perseguono la logica di un interventismo minimo. I vini affinati per uno o più anni in botti grandi e piccole, passano poi in acciaio, dove sostano per un anno, in modo da depositare i fondi, ed infine, senza alcuna filtrazione, in bottiglia, dove trascorrono l’ultimo anno prima dell’uscita sul mercato.
Questa terra, insieme all’aria, fresca e ventilata per la vicinanza alle Alpi Giulie e al mare Adriatico, creano un microclima che permette all’azienda di lavorare con metodi naturali ottenendo dei vini complessi, strutturati e di grande espressione territoriale.
https://lacastellada.it/
€29.90
Friulano
FriulanoUn numero limitatissimo di etichette che parlano di una viticoltura rispettosa dell’ambiente e di un modo personale di interpretare i vitigni autoctoni friulani.
Produrre pochi vini significa fare delle scelte. Ti educa a selezionare, a pensare. Nei 18 ettari di terreno che coltiviamo abbiamo abbracciato da subito le buone pratiche della biodinamica, senza gridarle. Selezionando quelli più vocati, impiantammo nuovi vigneti collocando i diversi vitigni con la massima attenzione per la posizione, l’orientamento, l’altitudine di ciascuno. Utilizzando al meglio le diverse composizioni dei substrati, abbiamo lasciato sempre le vigne inerbite per controllare la vigoria delle viti e al tempo stesso preservare gli equilibri biologici della terra che le accoglieva.
Impatto ambientale
La terra è eredità . Abbiamo il dovere di preservarla: nel 1990, per essere certi di limitare l’impatto ambientale e garantire una buona protezione fito-sanitaria, adottammo da subito una elevata densità d’impianto per ettaro.
Potature verdi e diradamenti, malolattiche, lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e imbottigliamenti senza filtrazioni sono state poi le nostre parole chiave, insieme alle vendemmie manuali “dedicate”: un programma di raccolta teso a cogliere le diverse uve nel momento di perfetta maturazione di ciascuna, per conservare quella nota “croccante” che contraddistingue i nostri vini.
Equisetum e soleras
Fare scelte sostenibili ci appassiona. Nelle nostre vigne non utilizziamo prodotti di sintesi: sì a rame e zolfo, ma soprattutto sì a infusioni di equisetum, tarassaco e ortica, che ci danno ottimi risultati se applicati in opportuni momenti della stagione vegetativa.
Durante la vinificazione operiamo un piccolo metodo soleras per il recupero di parte dei lieviti indigeni: tutto ciò che resta farà da “balia” al nuovo mosto, così il dna si preserva nel tempo. Perché il vino è anche memoria.
€16.80
Malvasia
MalvasiaBorgo San Daniele
Un numero limitatissimo di etichette che parlano di una viticoltura rispettosa dell’ambiente e di un modo personale di interpretare i vitigni autoctoni friulani.
Produrre pochi vini significa fare delle scelte. Ti educa a selezionare, a pensare. Nei 18 ettari di terreno che coltiviamo abbiamo abbracciato da subito le buone pratiche della biodinamica, senza gridarle. Selezionando quelli più vocati, impiantammo nuovi vigneti collocando i diversi vitigni con la massima attenzione per la posizione, l’orientamento, l’altitudine di ciascuno. Utilizzando al meglio le diverse composizioni dei substrati, abbiamo lasciato sempre le vigne inerbite per controllare la vigoria delle viti e al tempo stesso preservare gli equilibri biologici della terra che le accoglieva.
Impatto ambientale
La terra è eredità . Abbiamo il dovere di preservarla: nel 1990, per essere certi di limitare l’impatto ambientale e garantire una buona protezione fito-sanitaria, adottammo da subito una elevata densità d’impianto per ettaro.
Potature verdi e diradamenti, malolattiche, lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e imbottigliamenti senza filtrazioni sono state poi le nostre parole chiave, insieme alle vendemmie manuali “dedicate”: un programma di raccolta teso a cogliere le diverse uve nel momento di perfetta maturazione di ciascuna, per conservare quella nota “croccante” che contraddistingue i nostri vini.
Equisetum e soleras
Fare scelte sostenibili ci appassiona. Nelle nostre vigne non utilizziamo prodotti di sintesi: sì a rame e zolfo, ma soprattutto sì a infusioni di equisetum, tarassaco e ortica, che ci danno ottimi risultati se applicati in opportuni momenti della stagione vegetativa.
Durante la vinificazione operiamo un piccolo metodo soleras per il recupero di parte dei lieviti indigeni: tutto ciò che resta farà da “balia” al nuovo mosto, così il dna si preserva nel tempo. Perché il vino è anche memoria.
https://www.borgosandaniele.it/it/azienda.html
€16.80
Pinot Grigio
Pinot Grigio“È proprio in Friuli che ha finalmente trovato il suo ambiente ideale ”
Il Pinot Grigio deve il suo nome al colore caratteristico degli acini. Esso deriva da una mutazione gemmaria del Pinot Nero del quale, colore escluso, conserva quasi tutte le caratteristiche. Il Pinot Grigio ha bisogno di un habitat naturale specifico in terreni piuttosto freddi, non umidi. È proprio in Friuli che ha finalmente trovato il suo ambiente ideale: nella nostra terra ha messo radici fornendo vendemmie contenute, ma sempre costanti. Si può vinificare in bianco con immediata separazione delle bucce dal mosto, ottenendo così finezza ed eleganza, oppure in ramato, lasciando che i suoi coloranti naturali tingano il mosto.
BORGO SAN DANIELE UNA PASSIONE TRA LO JUDRIO E L’ISONZO
Attorno a noi e alle nostre vigne, boschi, prati, fauna locale e un paesaggio incontaminato. Per l’amore del territorio che ci ospita, curiamo le nostre vigne nella maniera più semplice in armonia con la natura che ci circonda. Siamo una azienda di dimensioni relativamente piccole: è per questo che ogni nostra decisione è calcolata, pensata e mirata ad avere un numero limitato e ricercato di bottiglie. I nostri vigneti sono dei piccoli appezzamenti dislocati nel nostro territorio ed ognuno porta con se un’anima legata alla storia del posto, alle caratteristiche più intrinseche.
IMPATTO AMBIENTALE
La terra è eredità . Abbiamo il dovere di preservarla: nel 1990, per essere certi di limitare l’impatto ambientale e garantire una buona protezione fito-sanitaria, adottammo da subito una elevata densità d’impianto per ettaro.
Potature verdi e diradamenti, malolattiche, lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e imbottigliamenti senza filtrazioni sono state poi le nostre parole chiave, insieme alle vendemmie manuali “dedicate”: un programma di raccolta teso a cogliere le diverse uve nel momento di perfetta maturazione di ciascuna, per conservare quella nota “croccante” che contraddistingue i nostri vini.
EQUISETUM E SOLERAS
Fare scelte sostenibili ci appassiona. Nelle nostre vigne non utilizziamo prodotti di sintesi: sì a rame e zolfo, ma soprattutto sì a infusioni di equisetum, tarassaco e ortica, che ci danno ottimi risultati se applicati in opportuni momenti della stagione vegetativa.
Durante la vinificazione operiamo un piccolo metodo soleras per il recupero di parte dei lieviti indigeni: tutto ciò che resta farà da “balia” al nuovo mosto, così il dna si preserva nel tempo. Perché il vino è anche memoria.
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Ribolla Gialla
Ribolla GiallaTra i colli orientali del Friuli,Cialla, una piccola valle racchiusa da boschi di castagni, querce e ciliegi selvatici Roncs, in friulano, sono le colline coltivate a vigna.
Cialla è una piccola valle orientata da Nord-Est a Sud-Ovest, racchiusa da boschi di castagni, querce e ciliegi selvatici, nella zona Doc Colli Orientali del Friuli e ufficialmente riconosciuta con decreto Ministeriale del 30.10.95 – cru CIALLA per la coltivazione di soli vitigni autoctoni friulani (bianchi: Verduzzo, Picolit e Ribolla Gialla; neri: Refosco dal Peduncolo rosso e Schioppettino) e produzione di vini d’invecchiamento.
Cialla è rimasta intatta perché un po’ fuori dal mondo com’era in antico quando fu chiamata Cela. Cela, nella lingua slava del posto, significa “Riviera”, il nome le fu dato proprio perchè godeva di un microclima così esclusivo e felice che ancor’oggi vi cresce l’ulivo. I ripidi terrazzamenti, ricavati nel giro delle colline in esposizione ottimale per la coltivazione della vite, risalgono ai tempi del Patriarcato d’Aquileia e della Repubblica di Venezia e secondo radicata tradizione popolare, furono creati da prigionieri turchi. A conferma che già allora i vini di Cialla erano apprezzati, esistono documenti risalenti sin dal 1496 che attestano come l’Onorevole Capitolo di Cividale se ne approvvigionasse ogni anno.
Nel 1970 è risorta qui, per la passione di Paolo e Dina Rapuzzi e oggi con la continuità dei figli Pierpaolo e Ivan, un’azienda agricola a conduzione familiare, tesa a valorizzare vitigni di antica origine friulana secondo una filosofia mirata ad una selezionata produzione di vini di altissima qualità .
Nel 1976 Paolo e Dina ottennero il prestigioso premio “Risit d’Aur” per aver salvato il vitigno “Schioppettino” dalla scomparsa.
Le viti furono messe a dimora su terreni di marna eocenica – in filari nel rispetto delle distanze e orientamento ideali per le vigne in collina.
La potatura viene eseguita con cura estrema ed i trattamenti anticrittogamici sono controllati da una centralina microclimatica computerizzata che permette minimi interventi con prodotti non inquinanti. L’uva ottenuta, quale risultato di una limitata resa imposta dal disciplinare del cru Cialla, viene vendemmiata in selezione nei momenti ottimali e con la massima cura per ottenere un prodotto qualitativamente perfetto. La vinificazione segue una linea naturale in cui la filosofia della non forzatura delle fasi di trasformazione ed affinamento, privilegia sempre la “tipicità ” che ci viene donata dal cru.
L’elevazione dei vini in barriques con una dosatura personalizzata di legni (rovere francesi) e tostature delle doghe, pone i Ronchi di Cialla tra i primissimi in Italia ed i primi in assoluto per i vini bianchi (1977), ad aver adottato questo antico procedimento di stabilizzazione naturale del vino.
Successivamente i vini vengono imbottigliati; le bottiglie, numerate progressivamente sono fatte riposare nell’oscurità della cantina fino al momento in cui avranno raggiunto, grazie alle lunghe e quiete meditazioni, una perfetta maturazione. Sta alla sensibilità ed esperienza del produttore accompagnarle nel loro affinamento, così da produrre un vino “giusto” che da quel momento potrà esprimere per lunghi anni, in crescendo, la sua personalità e la tipicità del cru Cialla.
La diversità biologica è una delle risorse fondamentali per l’uomo.
La diversità biologica è una delle risorse fondamentali per l’uomo al pari delle risorse idriche ed energetiche.La biodiversità esprime la quantità di specie animali e vegetali viventi in un dato territorio e rappresenta la risorsa più importante dei sistemi naturali del nostro pianeta.
Il mantenimento di un’elevata biodiversità dell’ambiente deve rappresentare un obiettivo primario per le attività produttive, soprattutto in campo agricolo, la biodiversità è un valore irrinunciabile per un’agricoltura sostenibile che guarda al futuro del pianeta.
Per tutelare la biodiversità , il diritto alla vita di ogni organismo, gli equilibri ambientali ed evitare l’estinzione di preziosi organismi, sono necessarie azioni dirette a massimizzare la riduzione degli impatti dei processi produttivi sull’ambiente e al sostegno di azioni che si ispirano alla sostenibilità .
Collocazione geografica vigneto
Valle di Cialla nel comune di Prepotto (Udine) – Friuli.
Vigna
Vescul Ha. 3.00; esposizine SW; quota m. 130 – 150; di proprietà . Quercigh; Ha 2.50; giacitura di collina; esposizione SSE; quota m. 130 – 240; di proprietà .
Età media delle vigne: 25-50 anni.
€15.90