Vermentino
VermentinoArea di produzione: Sud Maremma – Area di Grosseto
Denominazione: Toscana Vermentino IGT – Indicazione GeograficaTipica
Altitudine: Vigneti in zona Alberese s.l.m.Uvaggio: Vermentino
Annata: 2019
Densità d’impianto: 5.000 ceppi/haSistema d’allevamento: Guyot
Terreno: Vigneti in zona Alberese – prevalenza di sabbia e limoProduzione media: 12.000 bottiglie
€11.80
Tutti i giorni Bianco
Tutti i giorni BiancoIl novello Mozart del Ciliegiolo” – Castagno, Gravina e Rizzari, Vini da scoprire – La riscossa dei vini leggeri
“In bocca al lupo Antonio, la tua avventura è bella e i tuoi vini sono gioia pura.” – Antonio Boco, Tipicamente, mag 2015
“Antonio Camillo continua la sua avventura senza venir meno all’intento originario: la valorizzazione di vitigni autoctoni con l’obiettivo di nobilitarli e rendere omaggio alla terramaremmana.” – Guida Espresso Vini d’Italia 2017
“Antonio Camillo possiede un’esperienza enologica e soprattutto viticola della Maremma con pochi eguali. […] reintrodurre in questo territorio le virtù di un vitigno di antica coltivazione come il ciliegiolo. I vini ottenuti da questa varietà continuano a rappresentare il suo punto di forza e si distinguono per uno stile ben precisoe ben leggibile, in cui lavarietà abbandona la sua rusticità e riconquista, oltre alla piacevolezza, anche tratti non privi una ritrovata originalità .”– Guida Gambero Rosso 2017
“Antonio interpreta in modo magistrale il territorio maremmano, regalando vini di grande fascino, accomunati da una matrice gustativa che privilegia sapidità e freschezza.”- Guida Slow Wine 2017
https://teatrodelvino.it/produttore/antonio-camillo/
€84.00
Canto del Grillo
Canto del GrilloAnnusare quel calice è fare un viaggio senza biglietto in quell’isola siciliana.
Dove il vento caldo secco e salato piega le viti pantesche così come esso accarezza la delicata macchia mediterranea.
È il profumo dell’acqua di mare, degli agrumi che sprigionano la loro essenza, l’erba pettinata da una brezza.
E’ il sole che candisce la frutta , la bellezza estasiante candida e rosea dell’infiorescenza del cappero come il profumo dei suoi boccioli. E’ il sale, la frutta secca, lo charme e l’energia magica dei dammusi adornati da bouganville e longilinee palme.
E’ il refrigerio della sera appena il sole si dissolve nel mare.
Abbazia San Giorgio
Pantelleria è un’isola davvero speciale. Il nero cono vulcanico perso nel mare tra Sicilia e Africa è espressione di un carattere intenso, identitario, persino nei prodotti agricoli più semplici.
Ci sono dei celebranti che, pur non sapendo di esserlo, sono l’incarnazione di quanto appena affermato.
Uno di questi è Battista Belvisi, coltivatore, viticoltore, cantiniere ed enologo.
L’altro Beppe Fontana, bongustaio itinerante, glamour chef, la mente della comunicazione, del brand, del visual.
Oltre la simpatia reciproca con una medesima visione del vino pantesco, l’idea di combinare lavoro e competenze in un unico progetto ha una lunga gestazione, circa sette anni. Confluirà nel 2016 nella creazione di una piccolissima realtà chiamata Abbazia San Giorgio, i cui vigneti, tre e ettari e mezzo situati a Khamma si trovano nella parte sud orientale dell’isola.
Spezzettati in minuscoli corpi, a circa 300 mt. sul livello del mare con età media di 60 anni, sono allevati a zibibbo per i due terzi della superficie, mentre la restante parte è coltivata a Pignatello, qui conosciuto con in nome di “Nostrale”, Carignano e Nerello Mascalese. Le viti sono allevate ad alberello, con il tipico sistema pantesco, quello recentemente riconosciuto dall’Unesco patrimonio “immateriale” dell’umanità . La resa è ridicola, 30 quintali per ettaro.
Tutto ciò premesso, nel 2015 Battista e Beppe producono 1.000 bottiglie di Passito di Pantelleria, 2.000 bottiglie di uno Zibibbo secco e 1.000 bottiglie rosso, buona parte di queste già razziate sull’isola.
C’è una particolarità . Abbazia San Giorgio è impegnata sul fronte dei vini naturali: conduzione in BIOLOGICO con uso di tecniche BIODINAMICHE.
La lotta alle piante infestanti ed ai parassiti è condotta con mezzi agronomici, senza antiparassitari, crittogamici né altro tipo di prodotto chimico. Non si effettuano concimazioni di alcun tipo, non con concimi chimici e nemmeno organici. A fine inverno si interrano le erbe spontanee. In cantina, la fermentazione si avvia da sola ad opera dei lieviti indigeni.
Un ultimo dettaglio: durante i passaggi di trasformazione non si utilizza nemmeno l’anidride solforosa. NIENTE SOLFITI AGGIUNTI.
€22.20
Lustro
LustroAnnusare quel calice è fare un viaggio senza biglietto in quell’isola siciliana.
Dove il vento caldo secco e salato piega le viti pantesche così come esso accarezza la delicata macchia mediterranea.
È il profumo dell’acqua di mare, degli agrumi che sprigionano la loro essenza, l’erba pettinata da una brezza.
E’ il sole che candisce la frutta , la bellezza estasiante candida e rosea dell’infiorescenza del cappero come il profumo dei suoi boccioli. E’ il sale, la frutta secca, lo charme e l’energia magica dei dammusi adornati da bouganville e longilinee palme.
E’ il refrigerio della sera appena il sole si dissolve nel mare.
Abbazia San Giorgio
Pantelleria è un’isola davvero speciale. Il nero cono vulcanico perso nel mare tra Sicilia e Africa è espressione di un carattere intenso, identitario, persino nei prodotti agricoli più semplici.
Ci sono dei celebranti che, pur non sapendo di esserlo, sono l’incarnazione di quanto appena affermato.
Uno di questi è Battista Belvisi, coltivatore, viticoltore, cantiniere ed enologo.
L’altro Beppe Fontana, bongustaio itinerante, glamour chef, la mente della comunicazione, del brand, del visual.
Oltre la simpatia reciproca con una medesima visione del vino pantesco, l’idea di combinare lavoro e competenze in un unico progetto ha una lunga gestazione, circa sette anni. Confluirà nel 2016 nella creazione di una piccolissima realtà chiamata Abbazia San Giorgio, i cui vigneti, tre e ettari e mezzo situati a Khamma si trovano nella parte sud orientale dell’isola.
Spezzettati in minuscoli corpi, a circa 300 mt. sul livello del mare con età media di 60 anni, sono allevati a zibibbo per i due terzi della superficie, mentre la restante parte è coltivata a Pignatello, qui conosciuto con in nome di “Nostrale”, Carignano e Nerello Mascalese. Le viti sono allevate ad alberello, con il tipico sistema pantesco, quello recentemente riconosciuto dall’Unesco patrimonio “immateriale” dell’umanità . La resa è ridicola, 30 quintali per ettaro.
Tutto ciò premesso, nel 2015 Battista e Beppe producono 1.000 bottiglie di Passito di Pantelleria, 2.000 bottiglie di uno Zibibbo secco e 1.000 bottiglie rosso, buona parte di queste già razziate sull’isola.
C’è una particolarità . Abbazia San Giorgio è impegnata sul fronte dei vini naturali: conduzione in BIOLOGICO con uso di tecniche BIODINAMICHE.
La lotta alle piante infestanti ed ai parassiti è condotta con mezzi agronomici, senza antiparassitari, crittogamici né altro tipo di prodotto chimico. Non si effettuano concimazioni di alcun tipo, non con concimi chimici e nemmeno organici. A fine inverno si interrano le erbe spontanee. In cantina, la fermentazione si avvia da sola ad opera dei lieviti indigeni.
Un ultimo dettaglio: durante i passaggi di trasformazione non si utilizza nemmeno l’anidride solforosa. NIENTE SOLFITI AGGIUNTI.
€22.20
Grillo Mozia
Grillo MoziaLa Tenuta Whitaker si trova sull’antica isola fenicia di Mozia, davanti alle coste di Marsala. Piccola ma incredibilmente ricca di testimonianze storiche, Mozia vanta un microclima in cui l’uva Grillo esprime tutta la sua forza vitale. La vigna è in una splendida posizione, circondata da siti archeologici e nei pressi di uno stagno salmastro dove anticamente si pescava con le reti da lancio. Qui i destini di due famiglie, Whitaker e Tasca d’Almerita, si sono intrecciati nella cornice di un ecosistema dove la vite ha da molto tempo un ruolo rilevante. Il primo impianto di viti a Mozia risale agli inizi del XIX secolo, quando gli inglesi, arrivati dalla vicina Marsala, vi individuarono caratteristiche pedoclimatiche molto favorevoli alla produzione di uva.
I suoli dell’isola di Mozia derivano da fondali di origine marina. Sono terreni sabbiosi e sciolti. Importante la presenza di calcare, che determina una reazione alcalina del suolo (pH 8,2) e che influenza le caratteristiche aromatiche delle uve.
La profondità della terra permette un adeguato sviluppo dell’alberello. La potatura lunga, “archetto alla marsalese”, è la più adeguata per l’uva Grillo, considerata la scarsa fertilità alla base del tralcio. La raccolta, leggermente anticipata, preserva qualche punto di acidità per mantenere la freschezza del sorso e la longevità , che il bianco di Mozia ha saputo dimostrare negli anni.
Zona vitivinicola: Mozia – Isola di San Pantaleo (TP), isolotto dello Stagnone a pochi chilometri dalla costa di Marsala – Sicilia
Sistema di allevamento: alberello
Tipo di potatura: alla “marsalese” corta e lunga
Densità di ceppi per ha: 3.300
Resa quintali di uva per ha: 50 ql
Dati analitici del vino: pH 3,15 – AT 6,44 g/l – ZR 1,8 g/l – ET 27,1 g/l
€20.50
Grillo
GrilloVigneto di provenienza vigna pianogrillo soprana
Esposizione: sud/sud ovest
Altitudine: 485 metri
Superficie: 2 ettari
Allevamento: alberobello con metodo biologico
Anno di impianto: 2014
Terreno: calcareo argilloso
Resa per ettaro: max 70%
PIANOGRILLO
La casa è da secoli sulla collina del Pianogrillo. Una vera “Manor” siciliana, distesa tra cipressi e olivi saraceni, affacciata sulla piana dell’Acate, nell’antica contea di Modica e Chiaramonte. Durante il medioevo torre d’avvistamento contro i pirati saraceni, fu trasformata nel 1700, in dimora padronale in stile ragusano, con cappella gentilizia e cantine interrate a volta tufacea.
Sorge in posizione panoramica al margine della zona archeologica di Akrillai, antichissimo insediamento neolitico dai contorni misteriosi e perduti nella notte dei tempi.
Ancora oggi a Pianogrillo restano antiche mole da olio in pietra lavica, risalenti al III secolo d.c. e, all’interno della stessa azienda, un’antica necropoli paleocristiana ubicata nella zona di San Nicola.
Fu antico feudo, per più di 300 anni,dei baroni Piccione di Grassura e del Molino d’Immezzo , originari di Acireale ma trasferiti al nord inseguendo le loro carriere, trasformato oggi in moderna azienda agricola da Lorenzo Piccione di Pianogrillo, ultimo discendente dei baroni, che si occupa della gestione, un siciliano di ritorno e di… rito ambrosiano…
Superfice coltivata complessiva oltre 80 ettari.
VIGNE
Estensione: 4 ettari vitati / 2 ettari in impianto
Quota media 480m slm
Marna calcareo argillosa
Portainnesto RU.140
Tecniche impianti: Guyot, Alberello a pedale d’olivo, Cordone speronato, Alberello
Cultivar trattate: Grillo, Nero d’Avola, Frappato, Grecanico, Carricante.
Produzione totale 30.000 bottiglie vendemmia 2015
LA NUOVA CANTINA
Costruita nel 2014 la nuova cantina, con sistemi ad impatto ambientale zero, contiene i vinificatori da 50hl e i tini troncoconici da macerazione da 25hl, nonché botti ed impianti di imbottigliamento sotto azoto.
Metodi di vinificazione: Vinificatori in acciaio da 50hl, tini troncoconico da 25hl, tini da 7hl per microvinificazione e inoculo mosto. Lieviti autoctoni e/o selezionati.
Tecniche in vinificazione: macerazione, follatura manuale, rimontaggio e délestage, svinatura, bâtonnage.
Tecniche in affinamento: botti in rovere di slavonia da 25h, tonneaux in castagno dell’Etna, acciaio, tini troncoconici in rovere francese da 22hl.
http://www.pianogrillo.it/it/azienda
€11.10
Terre Siciliane IGT Bouquet Bianco
Terre Siciliane IGT Bouquet BiancoIl Terre Siciliane Bouquet Bianco di Tenuta Rapitalà nasce in vigneti situati nel territorio che da Camporeale declina verso Alcamo, su dolci colline fra i 300 e i 600 metri, su una terra dove si alternano argille e sabbie.
Per le condizioni climatiche, le temperature miti, le terre collinari, la leggera brezza marina e il sole, la Sicilia presenta un ambiente perfetto per la coltivazione della vite e la produzione di vino. Il vigneto siciliano è suddiviso in tre grandi distretti: quello occidentale del Trapanese con i celebri vini di Marsala, quello nord-orientale con i vini dell’Etna e quello meridionale con i prodotti del Ragusano.
Con i suoi vini, questa regione testimonia una secolare vocazione alla viticoltura, che affonda le proprie radici già ai tempi dei Greci. La produzione enologica siciliana sta vivendo oggi una svolta importante: la valorizzazione delle potenzialità ancora non del tutto espresse dell’isola.
La Tenuta Rapitalà è situata sulle dolci colline di Camporeale, in provincia di Palermo; in questi luoghi, la perfetta esposizione e una particolare composizione del suolo creano condizioni particolarmente favorevoli alla coltivazione di vitigni molto pregiati e alla produzione di vini che racchiudono i profumi e i sapori della Sicilia.
I vigneti sono il patrimonio più prezioso della Tenuta Rapitalà e, per questo motivo, sono coltivati con grande amore, passione e cura. I frutti della terra vengono lavorati in cantine moderne, utilizzando tecniche avanzate, per garantire la creazione di vini eccellenti, tecnicamente perfetti e dalla personalità forte e riconoscibile
Grillo Sicilia
Grillo SiciliaVino certificato Vegan.
La Colosi è una azienda che opera nel campo del vino da quattro generazioni. La cantina è gestita dall’enologo Pietro Colosi che segue i vari passaggi, dalla vinificazione all’affinamento e dall’imbottigliamento alla commercializzazione dei vini. Da molti anni l’azienda si occupa della produzione dell’antico vino Malvasia delle Lipari. L’azienda comprende una superficie di dieci ettari in Salina (una piccola isola che fa parte dell’arcipelago eoliano) compresi tra Capo Faro e Porri. Tale zona è riconosciuta tra le migliori dell’isola sia per l’esposizione sia per la natura chimico fisica del terreno che essendo di origine vulcanica risulta particolarmente vocato per la coltivazione della vite. L’impianto del vigneto, reso particolarmente difficoltoso per la morfologia del terreno, è stato realizzato a terrazze ripristinando i vecchi muri a secco. La potatura tipo Guyot viene praticata lasciando poche gemme a frutto poiché l’impossibilità di effettuare l’irrigazione mette a dura prova le piante nei mesi più caldi. Nella seconda metà di settembre o inizi ottobre si vendemmia l’uva Malvasia che deve raggiungere la massima maturazione per ottenere una gradazione zuccherina oscillante tra il 28% ed il 30%. L’azienda produce altri vini tipici nella zona di Marsala nella Sicilia occidentale.
Viognier IGP – Terre Siciliane
Viognier IGP – Terre SicilianeDa uve Viognier in purezza, questo vino riesce ad esaltare intensa aromaticità e freschezza.
La Colosi è una azienda che opera nel campo del vino da quattro generazioni. La cantina è gestita dall’enologo Pietro Colosi che segue i vari passaggi, dalla vinificazione all’affinamento e dall’imbottigliamento alla commercializzazione dei vini. Da molti anni l’azienda si occupa della produzione dell’antico vino Malvasia delle Lipari. L’azienda comprende una superficie di dieci ettari in Salina (una piccola isola che fa parte dell’arcipelago eoliano) compresi tra Capo Faro e Porri. Tale zona è riconosciuta tra le migliori dell’isola sia per l’esposizione sia per la natura chimico fisica del terreno che essendo di origine vulcanica risulta particolarmente vocato per la coltivazione della vite. L’impianto del vigneto, reso particolarmente difficoltoso per la morfologia del terreno, è stato realizzato a terrazze ripristinando i vecchi muri a secco. La potatura tipo Guyot viene praticata lasciando poche gemme a frutto poiché l’impossibilità di effettuare l’irrigazione mette a dura prova le piante nei mesi più caldi. Nella seconda metà di settembre o inizi ottobre si vendemmia l’uva Malvasia che deve raggiungere la massima maturazione per ottenere una gradazione zuccherina oscillante tra il 28% ed il 30%. L’azienda produce altri vini tipici nella zona di Marsala nella Sicilia occidentale.
Fiano AAA
Fiano AAATerroir, lavoro nel vigneto e vendemmia
Suolo: Tendenzialmente argilloso con venature di calcare miste a pietrisco siliceo; ricco di humus.
Vitigno: Fiano Minutolo
Estensione del vigneto: 2.0 ha. Lavorato in biologico.
Tipo d’impianto: Controspalliera Libera
Densità media ceppi per ha: 4545
Età media del vigneto: 16 anni
Produzione media per ettaro: 60.0 hl
Solforosa totale (SO2): 7.0 mg/l
Bottiglie prodotte: ca. 13000
Dopo vent’anni di Agricoltura Biologica e cinque di Agricoltura Biodinamica siamo riusciti finalmente a portare i nostri terreni a una situazione di equilibrio che è quella che in termini tecnici è definita agricoltura sinergica.
Nel momento in cui un ecosistema non presenta picchi di sviluppo di un essere vivente sugli altri, solo allora possiamo parlare di ecosistema in equilibrio. In altri termini, nel momento in cui assistiamo a una predominanza di una qualsiasi forma di vita sulle altre, significa che l’ecosistema non è in equilibrio e questo deve portare l’Uomo consapevole a comprendere i giusti interventi agronomici da porre in atto per giungere all’equilibrio tra tutte le forme di vita di quell’ecosistema specifico. Vogliamo sottolineare l’importanza della consapevolezza in quanto per noi dell’Archetipo il vero significato di Uomo consapevole è: colui che quando mangia sa cosa sta mangiando, quando parla sa cosa sta dicendo e quando opera sa cosa sta facendo.
Studiando e applicando per anni gli insegnamenti di Rudolf Steiner e Masanobu Fukuoka, a cui sono dedicate le nostre produzioni, si impara a ridare vita alla terra. Ciò è il fondamento del nostro divenire.
Per chi non ha ancora compreso quello che è stato fatto alla nostra madre terra negli ultimi 50-60 anni, deve sapere che l’uso di concimi chimici, diserbanti e antiparassitari, portano alla desertificazione del suolo, in quanto tali sostanze incidono su tutta la microflora e microfauna del suolo determinandone la morte.
http://www.triplea.it/producers/65-l-archetipo
€12.80
Greco AAA
Greco AAATerroir, lavoro nel vigneto e vendemmia
Suolo: Argilloso-limoso con notevole presenza di pietrisco siliceo ed humus
Vitigno: Greco
Estensione del vigneto: 2.0 ha. Lavorato in biologico.
Tipo d’impianto: Controspalliera Libera
Densità media ceppi per ha: 4545
Età media del vigneto: 17 anni
Produzione media per ettaro: 70.0 hl
Dopo vent’anni di Agricoltura Biologica e cinque di Agricoltura Biodinamica siamo riusciti finalmente a portare i nostri terreni a una situazione di equilibrio che è quella che in termini tecnici è definita agricoltura sinergica.
Nel momento in cui un ecosistema non presenta picchi di sviluppo di un essere vivente sugli altri, solo allora possiamo parlare di ecosistema in equilibrio. In altri termini, nel momento in cui assistiamo a una predominanza di una qualsiasi forma di vita sulle altre, significa che l’ecosistema non è in equilibrio e questo deve portare l’Uomo consapevole a comprendere i giusti interventi agronomici da porre in atto per giungere all’equilibrio tra tutte le forme di vita di quell’ecosistema specifico. Vogliamo sottolineare l’importanza della consapevolezza in quanto per noi dell’Archetipo il vero significato di Uomo consapevole è: colui che quando mangia sa cosa sta mangiando, quando parla sa cosa sta dicendo e quando opera sa cosa sta facendo.
Studiando e applicando per anni gli insegnamenti di Rudolf Steiner e Masanobu Fukuoka, a cui sono dedicate le nostre produzioni, si impara a ridare vita alla terra. Ciò è il fondamento del nostro divenire.
Per chi non ha ancora compreso quello che è stato fatto alla nostra madre terra negli ultimi 50-60 anni, deve sapere che l’uso di concimi chimici, diserbanti e antiparassitari, portano alla desertificazione del suolo, in quanto tali sostanze incidono su tutta la microflora e microfauna del suolo determinandone la morte.
http://www.triplea.it/producers/65-l-archetipo
€11.60
Greco
GrecoGRECO BIANCO 2016
Coltivazione agricola sinergica
Vitigno: Greco Bianco, vinificato in purezza
Terreno: Argilloso-limoso con notevole presenza di pietrisco siliceo ed humus.
Superfice Coltivata a Greco: 2ha condotti con i criteri dell’Agricoltura Sinergica e certificazione biologica.
Forma di allevamento: “Controspalliera Libera” in onore a un libro di Rudolf Steiner dal titolo “Filosofia della Libertà “.
Densità di impianto: 4545 piante per ettaro.
Età del vigneto: 17 anni.
Produzione media per ettaro: 90 ql/ha
Vendemmia: seconda decade di settembre, rigorosamente manuale.
L’Archetipo
Vent’anni di agricoltura biologica e cinque anni di agricoltura biodinamica hanno spinto verso la scelta di un’agricoltura sinergica, secondo la quale oggi viene condotta l’azienda vitivinicola “L’Archetipo”. Appartenente ai Dibenedetto, la cantina è gestita a livello familiare e conta attualmente circa venti ettari vitati, situati ai piedi della murgia barese. È qui che le varietà di primitivo, aglianico, greco e fiano, ma anche di susumaniello, marchione e maresco, incontrano il proprio habitat naturale, fatto di ottimali condizioni pedo-climatiche, grazie alle quali sono coltivate e raccolte uve pregiate, naturali, ricche e concentrate. In fase di vinificazione, l’obiettivo primario è quello di lasciare invariato il gusto, il profumo e il colore del frutto, quindi le fermentazioni avvengono esclusivamente per mezzo dei soli lieviti indigeni, e i vini non vengono mai filtrati. Prendono vita in questa maniera etichette pure, integre e incontaminate, figlie vere di una sinergia che scaturisce dal raggiungimento dell’equilibrio tra tutti gli anelli dell’ecosistema.
€11.60
Arneis Blangè
Arneis BlangèAnno: 2022
Vitigno: Arneis
Alcol: 13% Vol.
Frutto e mineralità , fragranza e calibrata freschezza, coesistono in un bianco che ha fatto della godibilità e della trasversalità il suo marchio di fabbrica.
€21.40
Ivag Gavi
Ivag GaviIl NOSTRO TERRITORIO
Cascina degli Ulivi è un’azienda agricola biodinamica situata sulle colline del Gavi nel Sud Piemonte, in provincia di Alessandria. Fa parte del territorio del Alto Monferrato. Un territorio ricco di rocche, edifici fortificati e castelli, e una delle più note regioni vinicole italiane nel mondo.
Stefano spiega…
” “Terroir” è una parola francese di cui in italiano non abbiamo l’equivalente. Fondamentalmente terroir rappresenta un gusto legato ad un luogo e ad una determinata pianta. Non c’è solo nel vino ma in qualsiasi prodotto agricolo, per l’olio in particolare. Quel gusto, quel sapore, quei profumi possono esserci soltanto in un determinato luogo. Ogni prodotto alimentare è giusto che sia unico ed irripetibile come ognuno di noi è unico ed irripetibile. La gioia di vivere, la gioia del palato, la gioia del gusto è dovuta proprio a questa irripetibilità che si traduce anche in convivialità . Questa unicità non può che provenire da una buona agricoltura e da piante vere.”
Il nostro terroir
La Cascina degli Ulivi è situata sulle colline del Gavi nel Sud Piemonte, vicino a Novi Ligure in provincia di Alessandria. Fa parte del territorio del Alto Monferrato, storicamente un luogo di passaggio, un territorio ricco di rocche, edifici fortificati e castelli, di antichi suggestivi borghi e di musei. Il suo paesaggio collinare si caratterizza per la coltivazione vitivinicola. Il Monferrato è in effetti una delle più note regioni vinicole italiane nel mondo.
Stefano Bellotti è diventato viticoltore perché qui la terra non è particolarmente ricca e generosa con l’agricoltura. Anzi sono tra le terre più difficili che ci siano da coltivare. Si tratta di argille rosse, acido-ferrose, terre molto difficili. Ma sono molto generose nel conferire qualità alle uve e struttura al vino.
http://www.cascinadegliulivi.it/azienda-agricola/viticoltura/terroir/
€16.70
Favorita Valle dell’Olmo
Favorita Valle dell’OlmoLa cantina Abbona è stata fondata nel 1970 ed affonda le proprie radici nella passione per il vino, per la terra e per le vigne, che per Celso, papà di Marziano, rappresentavano un autentico amore. Quasi sessant’anni fa Celso decise di impiantare la vigna di Doriolo, che per esposizione, natura del terreno e contesto vinicolo rappresentava una vera perla per la produzione del Dolcetto di Dogliani. Fu poi Marziano a raccogliere l’eredità di suo padre e, con cura, dedizione ed intuizioni geniali, ha ottenuto vini di grandissima qualità , dove paesaggi e profumi si fondono per dare vita a prodotti che rispecchiano lo spirito di uno dei vignaioli più ammirati in Langa. In questi paesaggi suggestivi prendono vita grandissimi vini: dal già citato Dolcetto, al Barbera, al Nebbiolo nelle sue varie forme; sono tutti il simbolo di una qualità che unisce equilibrio, passione, piacevolezza e grande determinazione.
In questo panorama non manca la ricerca di creare vini non propri del territorio delle Langhe. Ne è un esempio il Cinerino, prodotto da uve Viogner, che ha permesso a tutti gli appassionati di avvicinarsi ad un vino dotato di estrema gradevolezza, dai profumi esotici e dalla grande bevibilità .
La cantina San Luigi, il luogo dove tutto questo prende vita, è stata da poco ristrutturata, e si stende su 2.500 mq. Recentemente è interessata anche dalla costruzione di un impianto fotovoltaico per la copertura totale del fabbisogno energetico. Insomma, una cantina grande protagonista della riqualificazione del Dolcetto nel Doglianese, che è riuscita negli anni a raggiungere grandi risultati a partire da una sapiente ed accurata scelta nella gestione dei vigneti.
Vitigno di antica coltivazione, raggiunge risultati eccellenti sulle nostre colline. Profumata e accattivante, si distingue per un naso floreale e freschissimo. Si abbina agli antipasti, ai primi, al pesce e alle carni bianche.
VITIGNO:Favorita
VIGNETO DI PRODUZIONE:attiguo alla cantina
ETÀ MEDIA DEI VIGNETI:18 anni
PRIMO ANNO DI PRODUZIONE:2008
https://www.abbona.com/vini/valle-dellolmo-langhe-doc-favorita/
€11.10
Bianco GI IGT.
Bianco GI IGT.Rappresenta per noi più di un vino: è la fusione è tra local e global, è l’incontro tra il “nostro” Moscato e lo “straniero” Chardonnay. Ogni anno la produzione del GI comporta un sfida, dobbiamo misurare la personalità dei due vitigni per ritrovare il giusto equilibrio. “Gi” è il termine con il quale viene indicato il ghiro nel dialetto piemontese, abbiamo scelto questo nome perché è un vino che dà il meglio di sé dopo un po’ di riposo in cantina.
Conservazione: Gi ha sorprendenti doti di invecchiamento, acquisisce complessità a partire dal secondo anno per crescere in un arco temporale di 4/5 anni.
€10.80
Moscato d’Asti
Moscato d’AstiIn etichetta la frase latina “Sator Arepo Tenet Opera Rotas” significa “il contadino all’aratro dirige i lavori”. L’abbiamo scelta quando abbiamo acquisito il vigneto divenendone proprietari. È una vigna sulla collina di Mango, paese di Langa. La comprammo nel 1990. La lettera G evidenziata in etichetta sottolinea la trasmissione di padre in figlio del sapere della vigna: Giuseppe, Giacomo e ancora Giuseppe.
€10.60
Il Gentile Marche Bianco (TRIPLE AAA)
Il Gentile Marche Bianco (TRIPLE AAA)Di Giulia
Giulia Fiorentini / Cupramontana
“Nasce, la mia azienda, dall’incontro con una pienezza.”
Quello della campagna è un sogno che Giulia Fiorentini si è trovata seminato dentro dall’infanzia. All’età di sette anni, pur essendo nata e cresciuta a Milano, proclamava a gran voce di voler fare la contadina: la terra e il suo lavoro avrebbero sfamato la sua autonomia sotto il sole, facendone un immenso gioco a cielo aperto. Questo sogno ha trovato forma nei suoi 26 anni, alla fine di un lungo periodo di viaggio, quando l’inquietudine dell’adolescenza non riusciva a trovare sollievo se non nel contatto profondo con la terra. Il luogo è un paesino nelle Marche, a Cupramontana, crocevia di vignaioli indipendenti e di contadini, gente semplice, generosa di fatiche condivise: loro le hanno insegnato come potare un tralcio, come guidare un trattore, cosa leggere in un vino.
Nel 2012 nasce l’azienda, rilevata da proprietari bergamaschi che la introducono ai fondamenti di un abitare in relazione con la terra. Nel 2016 Giulia conosce l’amore, così questo luogo è oggi abitato da due donne: a condividere con lei la vita e è arrivata Ileana, assetata di natura e come Giulia proveniente da una grande città . Quello che cercano nel vino è quanto hanno cercato per loro, quanto oggi le lega alla vigna: una possibilità di espressione senza compromessi, il canto della terra così com’è, nei suoi mille profumi, attraverso i suoi colori, mai ripetibili, sempre nuovi, inafferrabili. Da 2 ettari condotti in maniera biologica, nella culla più vocata al Verdicchio, producono quattro vini e due spumanti, lavorati in maniera naturale, senza l’ausilio di lieviti e altri interventi chimici, tra cui spiccano i bianchi: il Gentile, nervoso, trafitto di luce; il Grottesco, ampio e profondo di lunghe maturazioni e macerazioni; e l’ancestrale Scompiglio, irriverente e imprevedibile bollicina.
Giulia e Ileana per il futuro desiderano continuare a crescere nella bellezza e, della bellezza, farne la parola ultima sulle cose, anche se costa gesto di fatica, anche se impegna a tempo pieno. Rinascere in ogni vino, conoscere in ogni pianta, vivere di una natura che, per quanto agricola, è promessa di assoluta libertà . Coltivare è la sola possibilità , per l’uomo, d’amare.
Suolo: Argilloso calcareo
Estensione del vigneto: 1.4 ha
Tipo d’impianto: Guyot
Densità ceppi per ha: 3.100
Età media del vigneto: 30 anni
Produzione media per ha: 40 hl
€16.70
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie€13.20
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le Vaglie
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Le VaglieSanta Barbara
l nome Santa Barbara è un omaggio alla nostra terra, alle nostre tradizioni e ai nostri culti. La storia di questi luoghi affonda le radici nel VI secolo, quando Senigallia era una città bizantina e un avamposto longobardo (e quindi “barbaro”) si insediò in un borgo vicino. Da allora, quel borgo prese il nome di Barbara dove sorge oggi la nostra cantina, la quale ha il privilegio di avere la sua sede produttiva all’interno di un antico monastero.
La mission della Cantina
La passione, unita al rispetto della terra e alla voglia di innovare sono le basi sulle quali abbiamo deciso di improntare la nostra azienda. Ogni vendemmia è un esame importante per quanto riguarda la vita delle nostre uve e delle nostre terre. Quello che ci prefiggiamo, anno dopo anno, è migliorare lo standard qualitativo della materia prima, tenendo conto della tradizione e della storia del terreno ma applicando allo stesso tempo nuovi concetti di produzione, attraverso la pratica del diradamento e una cura maniacale della sanità delle uve.
Non è però merito nostro il paesaggio che ne deriva… è il vino stesso a perfezionarne continuamente i dettagli. Così, ogni giorno, non ci stanchiamo mai di ammirare le nostre terre e di innamorarci delle nostre uve. E’ per noi un privilegio lavorare in questi luoghi, ed è quindi per noi un dovere trasmettere l’essenza di questa terra e la qualità del nostro lavoro nelle 900.000 bottiglie che ogni anno vengono prodotte e, delle quali, ben il 50% viene esportato in tutto il mondo dall’Europa, agli Stati Uniti, al Canada, fino ad arrivare in Mexico, Brasile, Australia, Giappone, Singapore, Cina, Hong Kong e Tailandia. Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e a migliorarci.
Una responsabilità e una sfida che ci spinge a crescere e intraprendere sempre nuovi progetti.
igneti
I nostri vigneti, tra i 25 e i 40 anni, sono distribuiti su 45 ettari di terreno lungo le sinuose colline che dal comune di Barbara attraversano Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia fino ad arrivare a Morro D’Alba e Cupramontana. La particolarità di queste zone sono i terreni argillosi e ricchi d’acqua che sorgono in una fascia di terra racchiusa tra il Mare Adriatico, a est, e la catena degli Appennini, ad ovest. Le lavorazioni, che iniziano a gennaio e proseguono fino ad ottobre, vengono svolte ancora a mano, sotto l’attenta guida di rinomati tecnici ed esperti contadini. L’Azienda si è posta fin dall’inizio della sua attività due obiettivi: il rilancio delle uve autoctone, Verdicchio Castelli di Jesi, Montepulciano e Lacrima di Morro d’Alba, e la creazione di vini dal “gusto internazionale” che abbiano originalità e grande personalità come il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon.
€13.20
Verdicchio di Matelica
Verdicchio di MatelicaAnno: 2022
Vitigno: Verdicchio
Alcol: 13.50% Vol.
È un vino prodotto interamente con uve verdicchio di nostra proprietà . È il primo vino ad uscire sul mercato tra marzo e aprile. Si caratterizza per la presenza di sentori di frutta fresca (principalmente mela) ed essendo un non aromatico, si possono avvertire note floreali e vegetali. È dotato di una buona struttura ed equilibrio. Rappresenta in pieno tutte le caratteristiche del Verdicchio d’annata a Matelica.
€12.00